Mio marito è stato con una prostituta e non riesco a perdonarlo

  • Questo però non significa che non abbiano l'impulso, ma che sappiano gestirlo.

    Definirlo impulso dipinge però uno stimolo dai tratti irrefrenabili ed incontenibili, naturalmente incontrollabile. Il fatto che invece molti siano in grado di gestire (quando presente) tale pulsione egregiamente senza mordere il freno, dimostra che si tratta con più probabilità di una generica aspirazione, magari alimentata dall'immaginazione e dalla frustrazione della routine quotidiana, che di una reale necessità.

  • difficilmente sarebbero rispondenti alla realtà

    ... anche perché alterate dal fatto che su xxx individui che hanno tradito, molti non lo dichiarerebbero.

    Quindi, anche laddove ci fossero delle statistiche al riguardo, le prenderei con le pinze.


    Ma poi... Che gliene frega delle statistiche in questo momento a Sunflower24??! :D


    Tra l'altro, mal comune mezzo gaudio, gli eventuali elevati numeri di fedifraghi o frequentatori di prostitute NON giustifica né ridimensiona in alcun modo la responsabilità del soggetto in questione. E il perdono è un fatto del tutto personale.

  • E' quello che mi sono chiesto anch'io.

    Sicuramente è interessante discutere del fenomeno statisticamente ma penso che alla signora non interessi molto se 2 uomini su 3 vadano a prostitute, le dispiace solo che uno di quei 2 sia il marito.

    Concordo in pieno... a parte le statistiche, che a me davvero non conforterebbero, della serie mal comune mezzo gaudio... io credo che passare un'esperienza del genere sia davvero tanto doloroso e la statistica non include quanti grammi o etti o metri di dolore ci sono in ballo

  • Forse sono la persona meno indicata a dare consigli, quantomeno positivi, poiché io sono stata tradita e per quanto abbia provato ad andare avanti, non ci sono riuscita. Inevitabilmente pensavo a cose tipo "perché lei?", "Cosa gli dava che io non gli davo?". E ancora peggio quando provavamo ad avere rapporti intimi, pensavo "starà pensando a lei, si immaginerà che il corpo anziché il mio sia il suo?". Non credo che non si possa superare un tradimento, ma dipende davvero come sei tu a livello caratteriale. Una cosa è certa, se decidi di passarci sopra devi farlo davvero, ciò significa nessuna frecciatina in merito a quanto accaduto, non voler continuare avere spiegazioni (io le cercavo, e non erano mai abbastanza per me, non colmavano né placavano la mia sofferenza e rabbia) quindi evitare il discorso e chiuderlo una volta per tutte.

    Dicono che l'amore ti fa superare ogni cosa, non sono d’accordo, quindi non ti sentire in colpa se non riesci, non significa che tu non lo ami perché se lo amassi lo perdoneresti e bla bla bla... mi sono sentita dire anche questo e sai cosa? Quando avevo provato a superarla, e ci ho provato per due anni, mi ha tradita altre due volte... Il lupo perde il pelo ma non il vizio, difficilmente succede. Esistono le eccezioni, e puoi capirlo dal modo in cui è avvenuto, se è stato casuale (una serata alcolica ma non mi pare) o se è stato pensato e costruito. Nella prima ipotesi può essere che davvero non lo rifaccia più, nella seconda... un po’ meno.

  • Attenzione, perché nessuno ha scritto che "Non è colpa di lui". Abbiamo scritto perché si può arrivare a tanto, non che questo comprenda una mancanza di responsabilità. Mi sono scornato con Juniz (rischiando la vita) apposta. Non fare che sia stato inutile.

    Ritorno sull'argomento solo per dire che questa mal comprensione fra noi non v'è mai stata, avevo capito che tu non intendevi deresponsabilizzarlo. Io non ho obiettato sulle tue conclusioni circa il fatto che lei non abbia colpe, che la sex worker per lui non significa nulla come persona, come scrissi, tutte cose che condivido.


    Ciò che non condivido è il significato ontologico che si dà al termine impulso.

    DALI :hibiscus:

  • Ritorno sull'argomento solo per dire che questa mal comprensione fra noi non v'è mai stata, avevo capito che tu non intendevi deresponsabilizzarlo. Io non ho obiettato sulle tue conclusioni circa il fatto che lei non abbia colpe, che la sex worker per lui non significa nulla come persona, come scrissi, tutte cose che condivido.


    Ciò che non condivido è il significato ontologico che si dà al termine impulso.

    Perché la sex worker viene cercata dal cliente e ancora di più questi centri massaggi. Alle scuse di suo marito poco ci credo, perché c'è dietro l'intenzione di fare sesso con un'altra donna.

  • Definirlo impulso dipinge però uno stimolo dai tratti irrefrenabili ed incontenibili, naturalmente incontrollabile. Il fatto che invece molti siano in grado di gestire (quando presente) tale pulsione egregiamente senza mordere il freno, dimostra che si tratta con più probabilità di una generica aspirazione, magari alimentata dall'immaginazione e dalla frustrazione della routine quotidiana, che di una reale necessità.

    "Impulso" effettivamente è una reazione istintiva immediata.

    Il termine corretto però non è nemmeno "generica aspirazione alimentata dalla routine quotidiana", poiché è alimentata da fattori istintivi atavici.


    Non so se possa essere definita come una "generica aspirazione". Di certo è un desiderio atavico inconscio.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Concordo in pieno... a parte le statistiche, che a me davvero non conforterebbero, della serie mal comune mezzo gaudio... io credo che passare un'esperienza del genere sia davvero tanto doloroso e la statistica non include quanti grammi o etti o metri di dolore ci sono in ballo

    Sia chiaro la discussione è interessante (sarebbe da aprirci un altro topic) ma forse poco inerente con il problema di chi la sta affrontando in prima persona.

    E' come se dicessi che ho perso il lavoro e che mi servono consigli per tirarmi su il morale o per trovarne uno nuovo e mi piazzano davanti le percentuali di disoccupati in Italia.

    Il marito dell'utentessa è andato con una escort e si è fatto pizzicare, immagino che l'utentessa sia qui per capire come affrontare il dramma che sta vivendo in casa, poi dei mariti delle altre che vanno con le prostitute gliene fregherà tanto quanto.

  • Sia chiaro la discussione è interessante (sarebbe da aprirci un altro topic) ma forse poco inerente con il problema di chi la sta affrontando in prima persona.

    E' come se dicessi che ho perso il lavoro e che mi servono consigli per tirarmi su il morale o per trovarne uno nuovo e mi piazzano davanti le percentuali di disoccupati in Italia.

    Il marito dell'utentessa è andato con una escort e si è fatto pizzicare, immagino che l'utentessa sia qui per capire come affrontare il dramma che sta vivendo in casa, poi dei mariti delle altre che vanno con le prostitute gliene fregherà tanto quanto.

    Io penso invece sarebbe importante per l'opener comprendere se il tradimento da parte degli uomini sia questa pratica diffusisissima come alcuni vorrebbero farla passare, e che quindi solo una minima parte non vi indugi, perché in tal caso sarebbe forse più facile accettarlo. Chiaramente, come ho già scritto, non la vedo affatto in questi termini, e credo sia solo una tattica per cercare di sviare le proprie responsabilità personali, oltre che minimizzare il problema messo in evidenza dal thread.

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