Mio marito è stato con una prostituta e non riesco a perdonarlo

  • Scusate ma parliamo di istinti e pulsioni? Ma l'umanità che fine ha fatto? Lo ripeto, capirei più un tradimento in cui ci sarebbe stato sentimento e coinvolgimento anche se le conseguenze poi sarebbero tremende, ma sapere che il mio uomo va a prostitute pagando per una prestazione tecnica o meccanica, incentivando poi il mondo dello sfruttamento e della prostituzione beh, cadrebbe davvero ogni stima.

    Sono profondissime, perché ci restituiscono alcuni fattori estremamente importanti:

    1. non è colpa di lei se lui è stato con la prostituta.

    2. lui non sa controllare quell'impulso che è semplicissimo e facilmente razionalizzabile.

    3. era solo sesso.


    Grazie a tutti dei commenti e/o considerazioni che insieme alle mie riflessioni personali sono sempre utili.

    annarella3 ho fatto le tue stesse considerazioni identiche che sembrano essere in controtendenza anche con quello che mi dicono anche le persone vicine (giusto 2 amiche anche sue non voglio condividere con tutta la nostra cerchia di amici e famigliari) che se ci fossero sentimenti sarebbe più grave... ma faccio fatica a togliermi dalla testa che si è trattato di un gesto volontario, farsi dare il numero, andare ecc.


    Anche i fattori citati sopra sono veri: io mi sono sentita e ancora mi sento profondamente umiliata, nonostante mi ripeta che non è colpa mia che è grande abbastanza per sapere cosa fa e cosa mette a repentaglio.

    Quell'impulso a detta di lui è stato una sola volta, gli ha fatto pure schifo, nessuna volontà di ripeterlo.

    Era solo sesso e anche fatto male (questo sostiene).

    Una mia amica medico ha fatto questa considerazione: "in tanti anni di professione ho sentito spesso che gli uomini tra i 50 e i 60 anni, in concomitanza dell'andropausa cercano delle forme più o meno sane di conferma della loro virilità" e forse visto che lui non sa darmi e darsi una spiegazione della c∙∙∙∙∙a che ha fatto forse questa è la ragione.


    L'unica cosa adesso che gli sto dicendo che SE e con un SE grosso come una casa ruscirò a perdonare le cose tra di noi devono cambiare perchè nulla sarà come prima, il vaso è rotto, la fiducia tradita. Gli ho chiesto (e io farò altrettanto) di fare una lista di ciò che secondo lui non va tra di noi che ha portato a questo, cosa si può e si vuole fare per migliorare il nostro rapporto e capire se ancora ne vale la pena; mentre io mi prendo il tempo per pensarci, lui continua con la sua tesi che lui mi ama che io sono la donna della sua vita, che per un errore così stupido non si butta tutto all'aria. Spero che si fermi un momento per pensare perchè io sicuramente non riesco a far finta di nulla perdonare(?) e tutto come prima.

  • Se per assurdo fossi stata tu ad andare con un altro uomo, per come pensi di conoscerlo, lui cosa avrebbe fatto? Avrebbe ridimensionato/sminuito la gravità dello sbaglio come sta facendo con se stesso? Prova ad aprire un confronto cercando di capire cosa avrebbe fatto a parti inverse, anche se è difficile dare una risposta sincera e obiettiva alla luce di ciò che è stato commesso. Potrebbe venire fuori una risposta edulcorata e "permissiva" più in virtù del senso di colpa, ma potresti (e dico POTRESTI) meglio valutare la portata del suo comportamento e soprattutto portarlo a riflettere su quanto questo episodio non così trascurabile ti abbia ferito.

  • Leggere so leggere, è possibile invece sia tu a non saper fare tanto bene di conto visto che snoccioli proporzioni e stime approssimative e fantasiose, basate solo ed esclusivamente sulla tua personale percezione e bias: "La maggior parte di qui", "la maggior parte di là", "al massimo il 2%", ma da dove deduci questi elementi? Li stai semplicemente tirando fuori dal cappello, ed è inutile imbastirci un ragionamente serio.

    Che noia, l'analfabetismo funzionale è una brutta bestia.
    Ho provato a comunicare un concetto ma nulla, anzi che discutere sul concetto dell'inclinazione al tradimento lì a contestare i conteggi (peraltro senza nessun dato ufficiale che smentisca i miei).
    TI spiego come funziona una contestazione in ogni caso.
    Io espongo una statistica, Tu accerti che questa è sbagliata e contesti la mia affermazione con numeri. Dati, statistiche studi.
    "Ti sbagli, perchè la statistica X dice che la percentuale giusta è questa, non quella che hai scritto". E allora io cercherò dati che attestano quanto ho scritto, oppure dirò "scusate ho sparato un numero così a caso".
    Ma se tu ti limiti a dire che quello che dico è sbagliato senza motivare il perchè stai solo facendo polemica sterile.
    Capisco che però per fare quello che dico io ci si debba impegnare, troppo faticoso e molto meglio dare del ciarlatano senza motivazione.

    Continuate a fare gli indignati e a dire che queste cose non le fa nessuno, che un uomo su mille va con prostitute e che i tradimenti esistono solo nei film, che il marito dell'autrice del post è una persona orribile e che lei merita sicuramente di meglio.

  • Che noia, l'analfabetismo funzionale è una brutta bestia.

    Ho già lasciato cadere la provocazione del non saper leggere, cerca di non prenderti troppe confidenze, soprattutto quando tra i due chi sta dimostrando deficit argomentativi non sono certo io.

    Ho provato a comunicare un concetto ma nulla, anzi che discutere sul concetto dell'inclinazione al tradimento lì a contestare i conteggi (peraltro senza nessun dato ufficiale che smentisca i miei).
    TI spiego come funziona una contestazione in ogni caso.
    Io espongo una statistica, Tu accerti che questa è sbagliata e contesti la mia affermazione con numeri. Dati, statistiche studi.
    "Ti sbagli, perchè la statistica X dice che la percentuale giusta è questa, non quella che hai scritto". E allora io cercherò dati che attestano quanto ho scritto, oppure dirò "scusate ho sparato un numero così a caso".

    Tu HAI sparato numeri a caso, probabilmente non hai familiarità col concetto di onere della prova, il quale imporrebbe a chi afferma qualcosa di portarne anche le prove a sostegno. Dici di aver citato "statistiche" ma io ho letto solo tue personalissime supposizioni e generalizzazioni, che lasciano il tempo che trovano e che certamente non sono tenuta a smentire, in quanto non possiedono alcun valore probante da avallare o contestare. Sono solo tue fantasie. I dati a supporto li devi cercare prima, non dopo, ammesso e non concesso che esistano, e dubito fortemente tu possa trovarne in grado di supportare quanto hai scritto.


    L'onere della prova è un principio logico-argomentativo in base al quale chi vuole dimostrare l'esistenza di un fatto ha l'obbligo di fornire le prove per l'esistenza del fatto stesso.


    https://it.wikipedia.org/wiki/Onere_della_prova

    Ma se tu ti limiti a dire che quello che dico è sbagliato senza motivare il perchè stai solo facendo polemica sterile.
    Capisco che però per fare quello che dico io ci si debba impegnare, troppo faticoso e molto meglio dare del ciarlatano senza motivazione.

    Non hai portato nulla di concreto da discutere, ma solo tue supposizioni preconcette spacciandole per fatti. Quando e se produrrai qualcosa di tangibile, allora potremo discuterne.

    dire che queste cose non le fa nessuno, che un uomo su mille va con prostitute e che i tradimenti esistono solo nei film, che il marito dell'autrice del post è una persona orribile e che lei merita sicuramente di meglio.

    Nessuno ha scritto nulla di quanto riporti, stai solo cercando di sparigliare le carte mettendo in bocca agli altri cose mai dette. Vecchio trucco anche questo.

  • Nessuno ha scritto nulla di quanto riporti, stai solo cercando di sparigliare le carte mettendo in bocca agli altri cose mai dette. Vecchio trucco anche questo.

    Vero. Mi pare anzi che le riflessioni portate dai vari utenti siano state equilibrate. Io stessa ricordo di aver scritto che la curiosità o l'impulso alla frequentazione di una Sex worker sia probabilmente (e dico probabilmente perché mica sto nella testa degli uomini) presente in molti maschietti. Bisogna essere uomini per capire e io non lo sono. Però bisogna anche essere donne per capire cosa prova una donna che scopre che il proprio marito è andato con una prostituta. Io non ho la più pallida idea dei valori delle statistiche in merito, anche perché penso che, pur se esistessero, difficilmente sarebbero rispondenti alla realtà, però ho il sospetto che anonimotriste tenda un po' troppo a tirare l'acqua al suo mulino :S tendenza umanissima comunque.

  • Quella di Instagram... sebbene anche quella dei massaggi è preoccupante.

    Quella di Instagram se ne renderà conto quando sarà troppo tardi. L'altra lo sa già.


    non è colpa di lei se lui è stato con la prostituta.

    Attenzione, perché nessuno ha scritto che "Non è colpa di lui". Abbiamo scritto perché si può arrivare a tanto, non che questo comprenda una mancanza di responsabilità. Mi sono scornato con Juniz (rischiando la vita) apposta. Non fare che sia stato inutile.


    Una mia amica medico ha fatto questa considerazione: "in tanti anni di professione ho sentito spesso che gli uomini tra i 50 e i 60 anni, in concomitanza dell'andropausa cercano delle forme più o meno sane di conferma della loro virilità" e forse visto che lui non sa darmi e darsi una spiegazione della c∙∙∙∙∙a che ha fatto forse questa è la ragione.

    La tua amica non sa le cose mediche di base, perché l'andropausa non esiste. E' un termine inventato dai giornali per equiparare la situazione maschile a quella femminile. L'andropausa dell'uomo coincide grossomodo con la morte o poco prima.


    Che 50-60enni possano cercare conferme di virilità è possibile, ma anche in questo caso siamo di fronte a una prospettiva più femminile che maschile. L'uomo non ha così tanto bisogno di conferme del proprio potere attrattivo, quanto invece ha bisogno di sfogare quello sessuale (se lo ha).


    L'ipotesi della tua amica è completamente fuori strada.


    L'unica cosa adesso che gli sto dicendo che SE e con un SE grosso come una casa ruscirò a perdonare le cose tra di noi devono cambiare perchè nulla sarà come prima, il vaso è rotto, la fiducia tradita.

    Questo è ovvio. Quando accade una cosa di questo tipo il vecchio rapporto è finito. Quale che sia quello che state vivendo ora: è già un altro rapporto. Questo lo deve capire, anche perché non è detto che il nuovo rapporto abbia luogo di esistere o un benché minimo futuro.


    Gli ho chiesto (e io farò altrettanto) di fare una lista di ciò che secondo lui non va tra di noi che ha portato a questo, cosa si può e si vuole fare per migliorare il nostro rapporto e capire se ancora ne vale la pena;

    E' inutile fare liste di "quello che non va nel vostro rapporto". Il moto che spinge alcuni uomini a questo comportamento non ha alcun legame con il rapporto principale: sono proprio due mondi completamente separati, anche a livello psichico.


    Però bisogna anche essere donne per capire cosa prova una donna che scopre che il proprio marito è andato con una prostituta.

    No. Per lui scoprire che la moglie è stata con un altro è pari o peggio, poiché per l'uomo il corpo della "propria donna" è inviolabile.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • l'impulso alla frequentazione di una Sex worker sia probabilmente (e dico probabilmente perché mica sto nella testa degli uomini) presente in molti maschietti.

    Certamente. Ma ho idea ci siano anche tantissimi uomini che questo impulso non lo hanno proprio per nulla, e non farebbero sesso con una prostituta nemmeno se ad essere pagati fossero loro. Insomma non c'è nessuna prova che gli uomini fedeli e con la testa sulle spalle siano solo un'esigua minoranza.

  • Ma ho idea ci siano anche tantissimi uomini che questo impulso non lo hanno proprio per nulla, e non farebbero sesso con una prostituta nemmeno se ad essere pagati fossero loro.

    Sì. Principalmente sono quelli che non hanno bisogno di andare a prostitute.


    Insomma non c'è nessuna prova che gli uomini fedeli e con la testa sulle spalle siano solo un'esigua minoranza.

    Non sono una esigua minoranza. Stando alle tendenze moderne sono più numerosi della controparte femminile. Questo però non significa che non abbiano l'impulso, ma che sappiano gestirlo.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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