Vivere senza aspettative lo trovo un po' pretenzioso, e non lo credo possibile.
Immagino ci siamo correnti di pensiero ed esercizi spirituali che possano allenare la mente a vivere nel famoso qui e ora, dunque svincolati dal fardello del passato e dal peso delle aspettative.
Quindi penso che si possa "migliorare" al fine di vivere meglio dal punto di vista delle aspettative e delle ansie che ne derivano. Però eliminarle del tutto, no: è un po' come l'illusione del vivere alla giornata. Non ha senso, siamo portati ad attendere, sperare e progettare, credere e illuderci. Diamo quasi per scontato che ci sia il domani, molte delle nostre azioni di oggi hanno senso proprio sull'assunto che anche domani ci saremo: dal più banale programmare un viaggio, al più complesso volere una famiglia, una casa.
Figurarsi possibili scenari futuri è insito nella natura umana, pensare a ciò che si vorrebbe, a come sarebbe se.
Il lavoro che si può fare su se stessi è provare a imparare a non essere così tanto condizionati dall'aspettativa e soprattutto da ciò che poi nella realtà si manifesta. Leggerlo in una prospettiva aperta e non necessariamente nei rigidi binari che ci eravamo prefissati.
Penso che con l'età e con la crescita personale, in parte le aspettative mutino, assumano angoli più smussati; ci arrivano risposte da sé e impariamo a evitare quelle situazioni che sappiamo ci porterebbero noia, come meccanismo di autodifesa.
L'esempio che hai fatto tu Ylli del compleanno è delicato perché tocca corde emozionali, pure io ci sarei rimasta male lì per lì nonostante tua figlia non fosse in malafede, avrà avuto solo la testa fra le nuvole.
una volta ero molto più attiva a fare le cose, a organizzare le cose, mi piaceva, ci mettevo passione,
però poi vedi che dall'altra parte è quasi come non venisse apprezzato o comunque non considerato abbastanza e allora passa la voglia.
Questo è ciò a cui mi riferisco quando dico che con il tempo aggiustiamo le nostre aspettative.
Anche io un tempo ero molto più vulcanica e organizzatrice tra amici. Ero più propositiva. Poi vedevo che non veniva contraccambiato (non che per forza tutto debba essere un do ut des! Solo questione di reciprocità) e mi sono un po' raffreddata. E mi sono anche sentita dire cose tipo "pensavo che questo Capodanno/Ferragosto/ecc. organizzassi una delle tue feste"... Cioè, se io non organizzo, non ricevo altre proposte o inviti, come se stessero solo ad aspettare l'invito.