E' probabile che lui non ti abbia accettato ma stia aspettando che qualcosa si sblocchi. Non voglio essere cinica ma non credo nelle relazioni come oasi di benessere un po' troppo facili.
Questo a prescindere dal fare sesso.
E' probabile che lui non ti abbia accettato ma stia aspettando che qualcosa si sblocchi. Non voglio essere cinica ma non credo nelle relazioni come oasi di benessere un po' troppo facili.
Questo a prescindere dal fare sesso.
Questo genere di dipendenze si trattano in psicoterapia che io sappia.
Ma la terapia con la psicologa che l'ha diagnosticato non è sufficiente a dargli supporto? Voglio dire come mai vuoi cercare altro aiuto? L'attuale terapia non lo sta aiutando a sufficienza?
Vi siete visti mercoledì, oggi è sabato e quindi sarà fuori per l'evento con i suoi parenti: a meno che lei non sia rimasta folgorata da te è naturale (dal mio punto di vista) che una donna abbia un atteggiamento più frenato, anche per non fornire confeme su un interesse intenso che magari non prova ancora. Se ti ha dato un altro appuntamento vuol dire che l'intento di approfondire c'è. Penso tu debba giocarterla dal vivo, le donne sono più sul sentire, reagiscono a stimoli sensoriali: l'odore, il tono di voce. Se dovrà scattare qualcosa non accadrà per messaggi... aspetta di incontrarla e vedere cosa accade, se il suo interesse aumenta oppure no. Nel frattempo sii presente in maniera leggera senza forzare necessariamente una conversazione, se vi rivredrete comunque a giorni anche qualche messaggio giusto per "farti sentire" al giorno può bastare.
In un certo senso una volta era anche normale sposarsi e poi trovare la "sorpresa" in seguito con il modello cattolico della castità fino a dopo il matrimonio, infatti per i miei è stato così. Ti lascio immaginare le conseguenze riguardo al tuo discorso sul tradimento e sulla possibilità di creare relazioni collaboranti e positive.
Capisco, comunque le statistiche sono più svantaggiate per gli uomini asperger. Le donne aspie invece hanno molto più successo relazionale e le relazioni donna aspie uomo tipico sembrano durare, mentre quelle con donna tipica e uomo asperger hanno percentuali di fallimento altissime...
Comunque mia madre era innamorata di mio padre e lei dalla sua prospettiva ancora lo vede com un "dio" di cultura e conoscenza (tipico degli aspie essere attraenti per queste ragioni) in quanto mia madre non è invece istruita, ma io ho sempre pensato che sia molto più intelligente lei di mio padre
Ho capito, quindi ci vorrebbe una valutazione da parte di qualcuno che sia esperto, mia mamma è impossibile convincerla, io non avrei problemi a farmi vedere anche se ammetto che sono un po pigra ad andare dal "medico" un po' in generale, al contrario di tuo padre mia madre non ha mai avuto un partner con un atteggiamento di tipo accuditivo e questo ha probabilmente rinforzato un arroccamento nell'aspetto ossessivo e in quello moralista.
Mio padre e mia madre sono stati anche aiutati dai modelli sociali della loro generazione.
Oggi le relazioni hanno standard di benessere più elevati e un partner Asperger può essere una sfida, difficile fare il percorso se non si è sinceramente innamorati di un aspie. Anche un noto terapeuta italiano (che fu criticato per averlo detto in maniera così schietta) disse che dalla sua esperienza terapeutica può dirsi che è molto diffuso il tradimento nelle relazioni fra neurotipici e asperger... a danno degli asperger.
Molti studi scientifici (in lingua inglese fruibili in rete) affermano che la possibilità di creare relazioni positive nelle persone neurodiverse dipende da quanto sono sviluppate in esse le abilità sociali come la capacità di fornire sostegno pratico ed emotivo al partner e di cooperare.
Inoltre gli asperger hanno un attaccamento emotivo di tipo evitante: hanno bisogno di una persona, ma al contempo sono distaccati e potrebbero non cercare la presenza e il calore del partner anche per periodi molto, molto lunghi. E le relazioni sopravivvono solo se il partner è un soggetto emotivamente forte da porterlo sostenere.
Diciamo che il partner con tendenze accuditive, comprensivo che si adatta e non giudica, è praticamente il solo modo di entrare in relazione con una persona asperger che non ha mai lavorato sulla sua condizione.
Secondo me per vagliare una linea ereditaria bisogna avere una diagnosi sicura di partenza da una o l'altra parte. Per esempio mio padre è palesemente nello spettro ma non è diagnosticato in quando lui ha il suo equilibrio: fra cui la relazione con mia madre che lo sovracompensa negli aspetti tipicamente aspie (lo aiuta a mediare socialmente, è accuditiva, si adatta alla sua rigidità etc). E in ogni caso questa generazione non poteva essere diagnosticata in quanto non esisteva letteratura medica a riguardo.
Mia sorella invece stava sviluppando comorbilità sempre più severe, fortuna ha voluto che una quindicina di anni fa cominciò a diffondersi sempre più fra gli orientamenti cognitivo-comportamentali l'asperger ed è finalmente passata ai criteri diagnostici in cui è sfuggita per un'intera esistenza. Dalla sua diagnosi ufficiale è stato possibile capire per estensione anche mio padre senza farlo diagnosticare.
Tutto questo per dire che potrebbe essere logico considerare una neurodiversità in tua madre se almeno tu fossi diagnosticata.
Ma fin quando non lo sei né tu né lei sarebbero solo speculazioni senza fondamento certo che potrebbero portare anche fuori strada.
Esistono casi di persone che non sono state diagnosticate ufficialmente, o per meglio dire non hanno voluto verificare pur riconoscendo in loro una neurodiversità perché non sentono necessità di approfondire, ma difficilmente ci arrivano completamente da sole e per mezzo dell'autovalutazione, sono le persone più vicine a loro come i famigliari o il partner che le hanno aiutate a "spostare il velo".
Ho capito, immagino che tutto ciò su di te ha avuto un impatto. Non ti sei sentita compresa/sostenuta/accudita?
Con genitori e partner Asperger purtroppo è così...
E' proprio l'avere un genitore quasi sicuramente aspie che mi spinge a interrogarmi sui miei tratti comportamentali, non posso darti una certezza clinica, perché non verrebbe a farsi valutare nemmeno se le puntassi un "fucile" alla schiena, ma mia mamma lo è quasi sicuramente, e sì, senza dubbio una parte dei dei miei problemi affettivi sono da attribuirsi a questo, te lo confermo.
Il fatto che non vado in sovraccarico, anzi mi piace, è invece uno dei fattori che mi convincevano del contrario.
Non lo so, ma sono davvero tanto ripetitiva, posso ascoltare la stessa canzone a nastro continuo per giorni, oppure ritorno sempre sulle stesse vecchie musiche che conosco a memoria.
Anche tu fossi ripetitiva fino all'ossessività questo non sarebbe comunque singolarmente un indizio sufficientemente forte verso un possibile Asperger a mio avviso.
Invece come mai pensi che tua madre lo sia ? Quali sono le caratteristiche e i comportamenti che te lo fanno sospettare? Sempre che tu voglia/possa parlarne.
Se mi scoprissi tale può essere che il mio cruccio sia incentivato da una tendenza asperger, ma la mia difficoltà nel piano emotivo/sentimentale, ha sicuramente origini anche nella mia famiglia "burrascosa", non ho mai vissuto una sentimentalità sana e rassicurante.
Certo, eventuali traumi o instabilità affettiva in famiglia hanno il loro peso al di là dell'asperger. Tendenzialmente gli aspie compensano cognitivamente la dimensione emotiva che nel loro caso è più difficile da prevedere o comprendere e quindi gestire, ma questo non è un parametro fisso perché alcuni per via dell'adattamento diventano molto abili grazie alla compesazione e all'empatia cognitiva nel comprendere le emozioni.
Se ti scoprissi tale per me potrebbe essere anche utile valutare se hai un genitore nello spettro e se i problemi affettivi di cui parli possono provenire da questa direzione.
E' che ho alcune caratteristiche abbastanza incompatibili con il profilo Asperger, ad esempio mi piacciono i cibi di sapore forte, e i luoghi affolati con musica sparata e luci strobo, o le giostre extreme, anche se purtroppo ho poca occasione di frequentarne con i gusti medi in fatto di locali del mio gruppetto di amici. Inoltre sono sregolata, non abitudinaria, e mi piace guardare negli occhi, quindi non so...
La selettività alimentare è una caretteristica ma non è detto che sia sempre presente. Io ho padre e sorella nello spettro e sono due buone forchette, soprattutto mia sorella amante del cibo molto saporito e pieno di salse (messicano, cinese, etc).
Sull'essere sregolata anche, gli asperger sono "abitudinari" a modo loro, non è un'abitudinarietà necessariamente disciplinata, si parla di abitudine o tendenza ad essere abitudinari perché tendenzialmente non riescono a gestire prontamente prospettive di cambiamento (e queste variano da soggetto a soggetto ovviamente) e possono essere vissute con più stress del normale o possono essere stressati degli elementi specifici.
Per esempio organizzare un viaggio per una persona aspie può essere un problema. Per alcuni il problema è proprio l'aspetto organizzativo a causa delle funzioni esecutive quali prendere una decisione quindi prenotare un biglietto, eccetera... Per altri il viaggio è un "sovraccarico" sensoriale a causa dei mezzi di trasporto dei suoni e delle luci.
Ma sai che adesso che ci penso, Juniz, in effetti sono estremamente ripetitiva nei gusti musicali? Forse potresti avere ragione su una mia tendenza asperger.
No non credo che la ripetizione nei gusti musicali sia un criterio per far sospettare l'asperger. Inoltre sei donna, le donne aspie sono meno rigide nei vari tratti e anche nelle questioni sociali. Infatti sono più difficili da capirsi..
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