L'ho percepito perché è qualcosa che capitava anche a me quando conoscevo qualcuno. Quando sentiamo dei dubbi non sempre riguardano noi stessi, o meglio riguardano noi ma anche l'altro. È il nostro sesto senso che dovremmo ascoltare.
Sono d'accordo con te sul non auto-riferirsi in via esclusiva i dubbi. L'unico modo per evitare l'idealizzazione è però lo stesso che ci espone a essa: frequentare la persona, essere presenti, osservare, ascoltare se stessi e l'altro/a.
A mio avviso l'idealizzazione non sarà mai assente in una relazione, di qualsiasi tipo. Impossibile conoscere completamente se stessi, figuriamoci l'altro. Per tutto ciò che non riusciamo a vedere ci proiettiamo del nostro. Diventa un problema quando nonostante vediamo, siamo un significato diverso, idealizzato appunto, perché siamo disposti a tutto pur di mantenere in essere la relazione.
Ma appunto, è sempre la presenza a essere rivelatrice. Possiamo solo lavorare sulla nostra consapevolezza e lucidità. E per me cercare di capire in che modo mi sto legando a F è parte anche di questo processo. Che poi sia effettivamente consapevole e lucida è un altro paio di maniche