Perdonami Bruce, non sono d'accordo su quello che hai scritto. E poi; perché darsi già in partenza il ruolo del perdente, non saresti potuto essere tu a stufarti della compagna o della moglie?
Quando una relazione finisce non ci sono per forza perdenti e vinti. L'unica cosa certa è che è un fallimento per entrambi... a meno che qualcuno dei due non ne tragga un vantaggio.
Usavo l'esempio di lei che si stanca per far capire che nonostante tutti i buoni propositi: la decisione può arrivare dall'altra parte.
Purtroppo può capitare a tutti di non sentirsi più a proprio agio in una relazione e decidere di troncare, ciò non rende le persone dei mostri o esseri che non meritano nessun rispetto.
Certamente, a meno che la fine della relazione non dia l'occasione ad uno o all'altra di infliggere un colpo di grazia e questa occasione non venga presa come una palla al balzo. Capita. I sentimenti alla fine di una relazione non sono quasi mai di serenità e rispetto.
Come si fa a considerare il partner un accollo, un peso?
Non lo si considera tale fino a quando non si dimostra tale. Dipende dal suo comportamento. Chi sa di poter essere un peso certamente si lascerà andare più facilmente dopo il matrimonio, se è previsto; diversamente la relazione probabilmente finirà.
Lo posso capire in astratto: si parla di matrimonio impersonalmente, da single e allora si può anche dire "non voglio sposarmi perché non voglio caricarmi un uomo-bambino, od una donna-bambina" ma sul partner che amo e con cui sto (questo è il mio ragionamento) non è che non mi sposo perché non vorrei "accollarmi" un uomo-bambino, se vi è questo pericolo, il problema non è il matrimonio, sono le persone.
Capita anche di innamorarsi di una persona "bambina" o con la tendenza a comportarsi in modo tale da generare problemi paragonabili. L'amore non si comanda. La vita però è fatta di situazioni molto più pragmatiche.
Il problema comunque è il matrimonio, poiché dovrebbe essere fatto per le persone, ma non tiene in considerazione come sono fatte realmente. Le persone non possiamo cambiarle: il matrimonio si.
Ma quando hai un partner con cui magari si è stati anni e si è costruito un rapporto di fiducia, che valore hanno le tendenze psichiche generali?
Se lo conosci da anni e anni il discorso che facevo conta molto meno. Tuttavia va considerato che quando si è innamorati si vede solo quello che si vuole vedere. Non è un caso che il matrimonio fu pensato per vincolare le persone fin tanto che erano ancora nella fase cieca. Credo sia molto più saggio invece arrivarci dopo, dopo anni, appunto.
Ad esempio tu non sposereti la persona che conosci da anni perché dopo il matrimonio a tuo avviso possono probalisticamente verificarsi dinamiche presenti in tali tendenze storiche e generali?
Se ci sono le condizioni reali per cui un eventuale divorzio possa coincidere con un suicidio finanziario: no, non la sposo. Diversamente Sì.
L'importante è che per entrambi sia garantita la possibilità di tornare indietro se non si sentono più a loro agio.
Per me si può anche decidere di non sposarsi ma le motivazioni devono essere intime e relative alla relazione che c'è fra due persone
Funziona un po' al contrario, ovvero: si può anche decidere di sposarsi, ma le motivazioni devono essere sia intime che realistiche e non dettate solo dall'impulso o dalla tradizione.
Per me si può anche decidere di non sposarsi ma le motivazioni devono essere intime e relative alla relazione che c'è fra due persone, bisogna essere sinceri e consapevoli del proprio rapporto e delle le proprie possibilità emotive e anche economiche, se questo avviene senza pregiudizi, posizioni di difesa, senza preoccuparsi di quanto guadagno o perdo ma più nella volontà di volersi sempre venire incontro, matrimonio o no: per me è una coppia già sposata nell'anima. Non devono esserci ragioni generali e impersonali a frapporsi fra tale decisione perché suonerebbero come delle partenze in defensiva che per questo a mio modo di vedere sono partenze zoppe in un rapporto...
Le persone distrutte dalla fine (ma anche dalla continuazione) di un matrimonio hanno fatto proprio questo errore. Hanno evitato qualsiasi posizione di difesa, senza preoccuparsi di quanto guadagnassero o perdessero. Hanno agito nell'unica volontà di volersi sempre venire incontro anche senza il matrimonio. Molti di questi erano già sposati nell'anima.
Poi il sentimento cambia per uno dei due e arriva la tragedia.