Chi si è sposato, lo rifarebbe?

  • Perché, più spesso di quanto si creda o si voglia accettare, le persone deludono, feriscono, tradiscono e abbandonano senza nessuna ragione e senza pensarci due volte.

    E a farlo sono i più insospettabili.

    Condivido tutto quello che hai scritto e sulla frase che ho quotato io ho la mia spiegazione. Sicuramente le persone che ci hanno ferito, avevano un'altra idea sul rapporto che si era creato, in parole spicciole, davano meno peso alle cose.


    Credo che anche tu e io, inconsciamente, nel percorso della nostra vita abbiamo deluso amici, colleghi o conoscenti che credevano in noi. Lo abbiamo fatto di proposito? No! semplicemente non ce ne siamo accorti.

  • forse perché la realtà è talmente complessa e variegata che è impossibile parlare per assoluti (ma è pur vero che esistono "tendenze" e dati statistici. I numeri, se affidabili e seri, rendono tutto più obiettivo e meno contestabile).

    Certamente la realtà ha molti aspetti, non è oggettiva né assoluta e soprattutto non è indipendente dalla nostra ossevazione e conseguente interpretazione.


    Esistono dati e tendenze che dimostrano l'andamento di questa realtà e sono "veri" nel fornire un'interpretazione: tuttavia, a mio avviso, l'errore che l'umanità fa da quando è nata e che tutti gli esseri umani più evoluti hanno cercato di indicare, incluso un tale Cristo, è che possiamo intervenire solo su noi stessi e non possiamo aspettarci che dall'esterno arrivi una società migliore e più evoluta nell'amore. Tutte le ideologie, inclusa quella del matrimonio, hanno fallito perché l'uomo continua a creare leggi e regole a cui cerca di adattarsi in un continuo conflitto di interessi; l'umano non vuol compiere quel passo del "Conoscere se stesso", non vuole assumersi la responsabilità di essere egli stesso amore, morale, etica, non ha il coraggio di essere "migliore", cerca sempre fuori di sé questa qualità e ne rimane prontamente deluso, sconfortato prende atto che il mondo effettivamente è un luogo che mette a dura prova la volontà di amare, di avere fiducia, percependo egoismo diviene esso stesso diffidente ed egoista.


    Bisogna trovare il giusto equilibrio nelle diverse percezioni tutte valide ma anche tutte relative: non bisognerebbe eccedere (come invece vedo accadere) in una lettura esclusivamente esteriore e generalizzata della realtà tanto da divenire impersonale, separata da sé, come se noi come umani non avessimo potere di intervenire su tale realtà dalle intenzioni ai pensieri e non fossimo fautori di cause ed effetti, quindi come se questa esistesse indipentendemente là fuori a prescindere dalla propria soggettività, che comunque è valida.


    A mio avviso questo approccio si risolve nell'avere più Convinzioni che Esperienze da cui poter attingere: ed è un limite.


    Anche perché fra l'essere "realisti" (cosa su cui sono d'accordo) e mettersi in condizioni di non riuscire ad aprire il cuore al prossimo e di condizionare lo sviluppo delle relazioni il passo purtroppo è breve.


    Per esperienza personale (parecchio dolorosa) conosco bene l'instabilità e la volubilità dei sentimenti umani, che si trasformano e cambiano dall'oggi al domani, senza preavviso, lasciandoti basita e interdetta a chiederti chi è quell'estraneo che hai davanti e che credevi di conoscere meglio di te stessa. È molto razionale da ammettere e da capire, ma la verità è che non si può mai fare totalmente affidamento sugli altri, sul loro sentimento e sulla loro buona fede.

    Se non si può "scommettere" neanche sul nostro sentimento (anche quello mutevole) figurati quanto lo si possa fare con quello altrui...

    Non si può mettere la "mano sul fuoco" su nessuno, specialmente quando si tratta di progetti a lunga distanza o addirittura eterni (il matrimonio dovrebbe essere per sempre, almeno nelle intenzioni).


    Perché, più spesso di quanto si creda o si voglia accettare, le persone deludono, feriscono, tradiscono e abbandonano senza nessuna ragione e senza pensarci due volte.

    Capisco il dolore di cui parli, è quello che mi ha "cambiato" per sempre, spero in meglio, e infatti non sono sposata né legata, ma continuo a credere nell'amore perché grazie a quel dolore ho compreso la differenza fra sentimenti, emozioni, passioni e l'amore che è compassione, comprensione, perdono, a volte lasciare l'altro libero di compiere il suo percorso evolutivo, senza trattenerlo.


    Non condanno infatti chi rimane deluso dalla vita e dalle relazioni: perché così è, tante sono le lacrime che si versano.


    Sposarsi per amore, fidarsi ciecamente, e poi trovarsi la vita rovinata (perché di questo si tratta) perché banalmente la persona che abbiamo vicino ha cambiato idea, si è stufata, innamorata di un altro o chissà cos'altro, non è un rischio da poco.

    No, non è un buon proposito: e ti dirò, io nonostante tutto protendo per la prudenza, antepongo il percorso spirituale a quello materiale, infatti, volendo, mi sarei pure potuta sposare ma a quali condizioni?

    DALI :hibiscus:

  • Parli così in quanto nessuna ti ha mai rubato il cuore, in quel caso, i calcoli e tutto il resto vanno a quel paese.


    L'ultima frase è sconcertante. Ci sono vari tipi di fiducia e la più genuina e quella che si da senza aspettarsi nulla in cambio.

    Mah io non ho la pretesa di scrivere cose vere, solo di dire la mia sulla base della mia piccola esperienza.

    Tutto intorno a me, dalla più tenera età, ha contribuito a far crescere questa sfiducia.

    Secondo me è una decisione molto saggia la tua.


    Perche è la conclusione a cui tu sei giunto sulla base delle tue esperienze e delle tue osservazioni.


    Importante è essere sereni.

    Sì in effetti nonostante la sofferenza che puoi ben immaginare, non avendo mai avuto relazioni, da qualche tempo sono abbastanza sereno.

  • Sì in effetti nonostante la sofferenza che puoi ben immaginare, non avendo mai avuto relazioni, da qualche tempo sono abbastanza sereno.

    Ognuno deve a se stesso il trovare la strada migliore.

    Se la tua è questa e sei sereno bene così.

    Per me invece nella vita le relazioni sono tutto. Non c'è altro che conti; ho fatto moltissime cose nella vita. Viaggiato tanto, fatto esperienze stupende, visto paradisi in terra, immersioni nella barriera corallina, ho volato sul Pacifico di atollo in atollo, ho conosciuto popoli agli antipodi, studiato moltissimo, fatto sport, non mi sono negata nulla, quindi penso di poter parlare per me: amore, famiglia, figli sono tutto, non c'è altro da aggiungere. Tutto il resto che una vita può dare non è nemmeno lontanamente paragonabile. Almeno per me; ripeto, ognuno deve trovare la sua strada e secondo me quando la si trova si sa.

  • Importante è essere sereni.

    Mah io non ho la pretesa di scrivere cose vere, solo di dire la mia sulla base della mia piccola esperienza.

    Tutto intorno a me, dalla più tenera età, ha contribuito a far crescere questa sfiducia.

    Certo, però converrai con me che parti prevenuto visto il tuo vissuto.


    Qui però si cade nelle generalizzazioni. Al mondo siamo 7 miliardi di persone e se anche 100 ti hanno deluso non è detto che le restanti facciano altrettanto.

  • Ognuno deve a se stesso il trovare la strada migliore.

    Se la tua è questa e sei sereno bene così.

    Per me invece nella vita le relazioni sono tutto. Non c'è altro che conti; ho fatto moltissime cose nella vita. Viaggiato tanto, fatto esperienze stupende, visto paradisi in terra, immersioni nella barriera corallina, ho volato sul Pacifico di atollo in atollo, ho conosciuto popoli agli antipodi, studiato moltissimo, fatto sport, non mi sono negata nulla, quindi penso di poter parlare per me: amore, famiglia, figli sono tutto, non c'è altro da aggiungere. Tutto il resto che una vita può dare non è nemmeno lontanamente paragonabile. Almeno per me; ripeto, ognuno deve trovare la sua strada e secondo me quando la si trova si sa.

    Le vite si sviluppano in modi molto diversi, credo che se lo sviluppo è armonioso alla fine si tragga piacere da quello che dici tu.

    Certo, però converrai con me che parti prevenuto visto il tuo vissuto.


    Qui però si cade nelle generalizzazioni. Al mondo siamo 7 miliardi di persone e se anche 100 ti hanno deluso non è detto che le restanti facciano altrettanto.

    Metti che al mondo ci siano 7 miliardi di ortiche e che uno ne abbia toccato un centinaio avendo la stessa sensazione, non è che ti viene voglia di provare quelle che restano.

  • Le vite si sviluppano in modi molto diversi, credo che se lo sviluppo è armonioso alla fine si tragga piacere da quello che dici tu.

    Metti che al mondo ci siano 7 miliardi di ortiche e che uno ne abbia toccato un centinaio avendo la stessa sensazione, non è che ti viene voglia di provare quelle che restano.

    Ti sei mai chiesto se magari sei tu a sbagliare qualcosa con gli altri?

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