Messaggi di bruce0wayne

    Io l'ho percepita quella frase come un 'so benissimo che razionalmente tu hai tutti i crismi e i controcrismi per essere la donna ideale, da sposare in pratica (ma per ora aspetto)'. Potrebbe essere che è vittima della crisi dei 40 anni, quando da una parte sai che ti dovresti sistemare e la ragazza ideale ce l'hai lì davanti, dall'altra non vuoi ancora crescere del tutto.

    Questo è un pensiero tipico di chi non vuole crescere o che per qualche motivo pensa di non aver fatto tutte le esperienze che "merita".

    Metto "merita" tra virgolette, perché non esiste un merito in tal senso: si tratta solo di percezioni personali.


    Di solito chi pensa in questo modo è poco affidabile dal punto di vista sentimentale/relazionale.


    Comunque dal vivo, mi sembra abbastanza preso, a livello di sguardi, attenzioni e dolcezze. Ci manca la parte fisica, diciamo (intesa quella di due innamorati; come ho detto, ad esempio, fisicamente mi ha aiutata molto durante la gita).

    Non cascare nella trappola, perché potresti vedere amplificati alcuni fattori e non vederne affatto altri.


    Se vuoi una visione più "cinica" e "pulita" fai un uscita con anche altre persone, di cui ti fidi, e poi chiedi a loro.

    Potevi non insistere almeno oggi, invece sei voluto tornare alla carica ed ora quindi chiedo l'intervento della moderazione: Ailene cosa ne pensi, ho "mistificato" davvero il pensiero di Bruce oppure ho solo riportato quanto ha scritto molto chiaramente?

    E' scritto chiaro da leggere. Non ci sono interpretazioni possibili. Iperbole a parte, poi spiegata, scrivevo altro.

    sui social e in qualsiasi ambiente sociale (scuola inclusa) non si riesca più a trovare una donna "vestita", oppure che sostanzialmente ogni giovane possiede molteplici account "segreti" in cui si espone sessualmente?

    Nessuno ha scritto questo.

    La prima era una iperbole per comunicare che la tendenza è quella ad essere sempre più sessualizzati, all'opposto del passato.

    La seconda è stata riscritta totalmente da zero, quindi è semplicemente falsa.


    Il problema è che poi chi legge ci crede davvero che io abbia scritto queste cavolate e poi se la prende con me. La devi smettere.

    Tra da una parte un atteggiamento convinto e dall'altra un atteggiamento inflessibile, ovvero due inflessibilità che si fanno da specchio vicendevole; e si comincia a cavillare sul dettaglio del dato, le cose si protraggono in eterno.

    Niente. Mi tocca anche qui sorvolare, altrimenti si flamma il topic inutilmente.


    Io la flessibilità ho provato a mettercela, ma contro le reinterpretazioni del pensiero altrui e gli attacchi personali non posso far niente.

    Mi sono resa conto, in modo consapevole, che le situazioni che mi eccitano davvero e mi fanno vibrare qualcosa dentro – non solo eccitazione fisica, ma mentale, che parte da qualcosa che ho dentro – le provo solo quando non mi sento al sicuro. Questa cosa mi ha portata spesso a mettermi (lo dico ora, col senno di poi) in situazioni non dico pericolose, ma potenzialmente tali. Non entro nel merito di queste, però spesso mi ritrovavo a pentirmene e a chiedermi: "Ma perché l'ho fatto?".

    Sembrerebbe una sorta di "riflesso condizionato" o comunque un condizionamento dell'eccitazione dato da specifiche circostanze o comunque sentimenti.


    Di base la maggiore eccitazione nel pericolo (persino di vita) è una cosa abbastanza naturale che può accadere a tutti***, ma se diventa una parafilia è possibile che dietro ci sia qualcosa di più importante.


    *** L'eccitazione sessuale è condizionata e viene influenzata dal senso del rischio o dal presagio di morte.

    Dal punto di vista evolutivo, la vicinanza a situazioni di pericolo potrebbe attivare una risposta fisiologica che stimola l'adrenalina e altri ormoni legati allo stato di eccitazione. Questa attivazione del sistema nervoso simpatico è associata sia alla risposta sessuale sia alla risposta alla paura o al rischio. In momenti di pericolo imminente, come nell'idea della morte o del rischio, il corpo entra in uno stato di allerta che può incrementare l'intensità delle emozioni e la percezione sensoriale, inclusa quella sessuale.


    Inoltre, la componente psicologica del rischio o della morte può aggiungere una forma di trasgressione o tabù che può amplificare il desiderio. Il legame tra sesso e morte è un tema presente in varie culture e psicologie, come nel concetto di "eros e thanatos" di Freud, che rappresentano la dualità tra la pulsione di vita e quella di morte, entrambi elementi potenti che influenzano il comportamento umano.

    Infine, l'idea di un "pericolo imminente" può effettivamente aumentare l'eccitazione.


    Dal punto di vista meramente fisiologico basti pensare che alcune tecniche per aumentare il piacere consistono nel provocarsi "problemi fisici" (censuro, perché non so quanto posso scriverne senza dire cose oscene).


    Ora posso dire con certezza che è questo: c'è una parte di me, legata probabilmente a qualcosa di profondo, che si eccita solo quando non si sente al sicuro, quando si sente a rischio e in pericolo. Pensandoci, ho ipotizzato che ciò possa essere legato al fatto che da ragazzina, quando ho scoperto il mio corpo e ho iniziato a provare piacere, l'ho vissuta come una cosa da nascondere assolutamente, di cui vergognarmi, ritrovandomi spesso a toccarmi di nascosto quando potevo, sempre con l'ansia di essere scoperta e i sensi di colpa dopo. Può questo aver contribuito a "settarmi" così? Probabilmente sì. Ma credo ci sia dell'altro, per questo mi interesserebbe capire cosa ne pensate. Qualsiasi commento e riflessione è ben accetto, ovviamente.

    Qui il discorso si fa più interessante, perché intuisci la presenza di un problema profondo nonostante tu stia praticamente tenendo inconsciamente conto di parte di quanto scrivevo sopra.


    Sì: è possibile che vi sia una ragione, sia legata al senso di vergogna, sia a un altro ricordo/trauma (magari rimosso o ritenuto ininfluente) che ha condizionato in parte (anche se mi pare poco) la tua eccitazione.


    Per essere più precisi bisognerebbe capire di che tipo di pericolo si tratta, se l'hai capito. Perché quello dato dal pudore è diverso da quello dato dall'esibizionismo che a sua volta è completamente diverso da quello dato da rischi più basilari, come quello di farsi male o peggio.

    La tua intenzione, almeno in origine e solo un paio di pagine fa, era precisamente quella

    Se permetti sarò io a sapere quale era la mia intenzione. Ho scritto una iperbole (come poi ho confermato) per dire che rispetto al passato sono cambiate enormemente le proporzioni di esposizione.


    Di cosa parlava Nicoletti me ne importa meno di zero.

    Ne parlava con un'esperta che ci ha scritto un libro.


    Vinted è un portale commerciale ed il nudo nella nostra società ha (purtroppo) sempre fatto vendere.

    Mi sa che non conosci la vicenda di vinted, altrimenti non ne scriveresti in questo modo.

    Vinted ha combattuto per evitare il più possibile il nudo, perché spostava il corebusiness in una direzione pericolosa.


    Questo è un fenomeno che nasce già con le TV commerciali negli anni '80

    C'è sempre stato, sin dai tempi degli egizi. A cambiare sono le proporzioni.

    Perché ci lavori.

    Anche se le agenzie specializzate cercano di "capitalizzare" questo nudo appropriandosi di fenomeni come "chinotto/calippo-tour" si tratta di una tendenza in voga ormai da anni che è arrivata ad estremi assurdi durante il periodo covid.

    Intendo dire che si tratta di un fenomeno che ha due risvolti:

    1- professionale con agenzie e ragazze che lo fanno per lavoro

    2- privato, con la tendenza generale ad avere una sorta di "vetrina" in cui esporsi e racimolare like, consensi e approcci.


    E' la seconda versione quella che poi porta genitori o ragazze pentite a chiedere l'oblio.

    Io ne ho quattro, uno di self help, uno personale, un altro di lavoro e l'ultimo in cui scrivo. Quello di nudo mi manca ahahahah

    Peccato. Ci contavamo...


    Dire che lo faccia "qualcuno" è un conto, poiché si tratta di eccezioni. Tu invece vuoi far passare l'idea che sia la norma tra i giovani creare molteplici account "nascosti" sui social dove si denudano e fanno chissà cos'altro, quando è evidente che la realtà non è affatto questa.

    Le mie intenzioni non sono quelle di far passare che sia la norma, ma è un fenomeno in crescita esponenziale che sta costringendo i gestori dei social a porre soluzioni veloci come le AI. La stessa cosa è accaduta a Vinted un paio di anni fa. Rischiava di diventare un portale di nudo. Ne parlavano in podcast l'altro ieri una mega-esperta e Niccoletti.


    Il fatto che sia esplosa senza controllo la sessualizzazione e sovra esposizione del corpo, specie femminile, è un fatto non discutibile. Poi ognuno nel proprio giardino vede quello che vuole vedere.


    non vedo sui social tutto questo "nudo" di cui si parla e io ci lavoro con i social

    Perché ci lavori.

    Anche se le agenzie specializzate cercano di "capitalizzare" questo nudo appropriandosi di fenomeni come "chinotto/calippo-tour" si tratta di una tendenza in voga ormai da anni che è arrivata ad estremi assurdi durante il periodo covid.

    Pensi non l'avessi capito?... ^^ Ho il radar per certe professioni ;)

    Non lo faccio di mestiere, ma ho studio la materia da una vita.


    La "spinta ormonale" nei tuoi discorsi è abbastanza evidente ed è un valore da preservare, ma va indirizzato con maggior ponderazione, altrimenti si rischia di combattere efficientissimamente la guerra sbagliata... ma te ne accorgi dopo.


    Prendila come il consiglio di un vecchio.