Messaggi di bruce0wayne

    La paura può provenire da un trauma, da una percezione di un supposto trauma, o da entrambi.

    Esatto, infatti ipotizzavo anche che potesse essere una "paranoia", la quale nel caso è causata dalle esperienze traumatiche vissute nella famiglia di origine e a cui lui fa spesso riferimento.


    Se è così o meno non possiamo saperlo. Sono tutte ipotesi basate su quello che è stato scritto. Oltre non possiamo andare. Certamente se uno legge di semi-attacchi di panico (o il famoso preavviso) che suscita da uno sguardo dell'altro: è assai probabile che, ivi compresi i traumi del passato: ci sia o ci sia stato un problema anche nella relazione corrente.


    Se la relazione corrente non avesse problemi non sarebbero qui entrambi a scriverne.


    Per fare una citazione famosa: "A volte un sigaro è solo un sigaro", ovvero: se uno ha paura di "una": ci sarà un qualcosa che lo spinge in quel sentimento, e questo qualcosa è un problema. Poi che la fonte sia autogena o dovuta ai propri problemi del passato è possibilissimo, ma per quanto riguarda UNA o due dinamiche di questo tipo. Se succede su tutte e se un sigaro è solo un sigaro: va da sé che non può essere per forza tutto un problema che sta solo e unicamente nella mente di lui.


    Basta solo l'essere "costretti" a diventare ancora genitori per configurare un maltrattamento. Non è necessario essere bastonati o presi a brutte parole tutto il giorno.

    Eccomi qua, comari <3

    Eccomi. Sono prontA.


    Allora: ragazzo veramente molto interessante, mi ha fatto un'ottima impressione, carino, garbato, piacevole.

    Abbiamo scoperto di avere diversi amici in comune, tutti medici con cui ho frequentato l'università, uno di questi è sua cara amica d'infanzia con la quale esce spesso (molto carina e single :/ ).

    Uh.. potrebbe essere una storia clandestina di bombamicizia.

    ...ma non è detto.


    Mi ha raccontato che ha cambiato diversi datori di lavoro nel tempo e questo l'ha portato a viaggiare parecchio in Italia, ha fatto ritorno da Milano da qualche mese (lì aveva la sua ex con la quale è stato 5 anni).

    Se lei l'ha ospitato potrebbe esserci stata una "ripresina". Altro materiale per il centro operativo locale dello spetteguless.


    Nota molto positiva, almeno credo, è che non mi ha chiesto nulla delle mie relazioni passate. Ma proprio nulla. Questo ha evitato di crearmi imbarazzo, quindi lo considero un altro punto a suo favore.

    Molto bene.


    In generale sono rimasta molto soddisfatta, ci sono solo due piccole cose che non mi convincono: sta pure lui a 100 Km da me (quindi questo potrebbe sfavorire incontri frequenti) e che ogni due settimane fa una trasferta di 3/4 giorni in Italia.

    Per il resto direi tutto ok.

    Se è uno che viaggia spesso e che si fa ospitare dalle bombamiche (IPOTESI, non "fatto"): allora non è un buon partito per farci qualcosa di serio, ma va benissimo per fare esperienza (che è quello che ti serve); quindi direi che per il momento non far caso alle distanze.


    Nota a latere: è il terzo ragazzo con cui esco che raggiunge a malapena 1.70 m, credo sia proprio un'attrazione inconscia (tengo a sottolineare che non si tratta di un problema, più una curiosità :D ).

    Va benissimo così. Non ti fare influenzare da quelle che guardano solo dal metro e novanta in su.

    Stessa cosa vale anche per me, mi dispiace per i miei detrattori, ma tutto quello che ho me lo sono guadagnato fino all'ultima goccia. Nessun favoritismo. Nessun aiuto. Nessuna spintarella (la mia è una famiglia di umili origini).

    Stessa cosa posso dirla per diverse mie conoscenze.

    Questo non significa che la realtà rifletta quello che vedi nella tua esperienza personale o che tu stessa non abbia avuto facilitazioni di cui non ti rendi conto perché ci sei nata, quindi non le vedi, perché le dai per scontate.


    Per esempio per molti è normale avere i genitori che ti comprano la prima auto o che ti pagano le spese di studio o le bollette quando sono troppo grandi, ungono 50k per la casa, etc. Non pensano _non sanno_ che questo non è automatico per tutti e quindi danno per scontato che tutto quel che hanno sia frutto del loro lavoro, ma non è proprio così.

    In una Nazione sana, con più fatica, ma possono farcela anche quelli che nascono in condizioni peggiori. In una Nazione come l'Italia No.


    E non si può dire che chi non ce la fa è perché passa tempo al bar.

    Beh neanche è giusto dire che chi non ce l'ha fatta è perché passa il tempo al bar.

    ..esatto.


    Perché è un modo molto classista di levarsi la discussione dalle scatole, accreditandosi meriti che potrebbero non esserci.

    È vabbè, continuiamo così: facciamoci del male ^^

    No, tranqui. Torno a non rispondere e si ferma tutto.


    La psicologia e le materie simili (quali l'evoluzionismo che citi spesso), sono suscettibili di interpretazione e applicazione ai casi, non sono matematica. Se compro due mele: matematicamente ho 2 mele.


    Una relazione e le relative dinamiche possono venire dunque interpretate secondo teorie di psicoanalisi, o secondo la teoria degli attaccamenti, si quindi tentare la ricostruzione di una o più dinamiche, ma la realtà fattuale non è conoscibile in assoluto e in se stessa non è assoluta, ma sempre relativa

    La materia è Sì suscettibile all'interpretazione personale, tuttavia i meccanismi come quello che si discutevano qui sono ormai affermati da più di 30 anni.


    Si può opinare sul fatto che un meccanismo consolidato sia presente o meno nel rapporto in discussione in questo thread, ma non si può discutere sulla veridicità della frase "Non puoi temere una persona che ami se non ti ha fatto del male".


    Ora la domanda diventa: dato per scontato e per fatto che se temi la persona che ami c'è stato un maltrattamento: nei racconti di questo thread c'è stato o no?


    Se c'è stato allora ci sarà stato anche il maltrattamento o la coercizione. Diversamente No.



    Le dinamiche di una relazione a livello psichico devono essere analizzate dapprima con il rasoio di Occam, ovvero: se c'è un malessere c'è anche un problema. Poi magari vai a cercare il problema e scopri tutte le complicazioni del caso, ma uno (o una) non può soffrire ripetutamente senza motivi se non ha seri problemi psichici.


    Quindi è sempre relativa, ma nel dettaglio. La parte macroscopica è sempre quella, uguale per tutti.

    Tu riporti quelli che ritieni fatti ma senza degnarti di citare le fonti, e quando lo fai (molto raramente) quasi invaribilmente si dimostrano errati. QUESTO E' UN FATTO e posso portare decine di post a dimostrazione di ciò.

    Ti faccio un esempio molto semplice.

    Nel thread corrente ho ribadito più volte: "E' impossibile avere il terrore di una persona amata se questa non ha tentato in qualche modo di manipolarci o maltrattarci". Successivamente ho sostenuto che è un fatto, non una opinione: abbreviata, ma tant'è.


    La fonte di questa frase non è citabile in modo puntuale "al volo", poiché è un concetto che si inserisce nel campo della psicologia delle relazioni interpersonali, in particolare nelle dinamiche di abuso emotivo e manipolazione.


    Aiutandomi con uno strumento google di ricerca accademica trovo i seguenti riferimenti:

    Teoria dell’attaccamento disorganizzato: la psicologia dell’attaccamento, studiata da John Bowlby e Mary Ainsworth, esplora come individui cresciuti in contesti di abuso o manipolazione da parte delle figure di attaccamento primarie (genitori, per esempio) possano sviluppare attaccamenti disorganizzati. Questo porta a situazioni in cui si ama una persona che si percepisce anche come pericolosa o dannosa. È spesso usato per spiegare le dinamiche nelle relazioni abusive.

    • Fonte consigliata: Crittenden, P. M., & Ainsworth, M. D. S. (1989). Child maltreatment and attachment theory. Child Abuse & Neglect, 13(6), 579-593.


    Abuso narcisistico: persone che sono vittime di partner narcisistici possono spesso provare amore e terrore allo stesso tempo. Il narcisismo patologico include manipolazione emotiva e gaslighting, che portano a una forma di dipendenza emotiva associata alla paura.

    • Fonte consigliata: Campbell, W. K., & Foster, C. A. (2002). Narcissism and commitment in romantic relationships: An investment model analysis. Personality and Social Psychology Bulletin, 28(4), 484-495.


    Ciclo della violenza domestica: Lenore Walker, psicologa clinica, ha teorizzato il "ciclo della violenza", in cui l’abuso emotivo o fisico può generare sentimenti contraddittori, tra cui l'amore e la paura verso il partner abusante. Le fasi di manipolazione e di "luna di miele" possono creare questo effetto.

    • Fonte consigliata: Walker, L. E. (1979). The Battered Woman. Harper & Row.


    Sindrome di Stoccolma: in alcuni contesti di abuso o manipolazione psicologica, le vittime possono sviluppare attaccamenti emotivi o perfino affetto verso chi le maltratta. La sindrome di Stoccolma è un concetto simile applicato alle dinamiche di abuso, anche domestico.

    • Fonte consigliata: Namnyak, M., Tufton, N., Szekely, R., Toal, M., Worboys, S., & Sampson, E. L. (2008). 'Stockholm syndrome': Psychiatric diagnosis or urban myth?. Acta Psychiatrica Scandinavica, 117(1), 4-11.


    Se uno non si fida chiede a un esperto o cerca di informarsi, ma io non posso andare a cercare una porzione di articolo ogni volta che scrivo un fatto che _a buon senso e ad evidenza naturale_ tutti capiscono, tranne chi ha i paraocchi e deve per forza opporsi ad ogni cosa che scrivo, forse perché in passato ho toccato qualche tasto dolente.


    A me non interessano i vostri "tasti": m'interessa la materia.

    Perché non funziona come nelle partite di calcio, che tifi per il Milan e quindi anche se il Milan fa schifo continui a tifare Milan invece di Inter.
    Trovo positivo che un cittadino maturi uno spirito critico proprio a prescindere dalla zona di mondo in cui è nato.

    Hai ragione.


    Peraltro nel tempo il sistema occidentale è degenerato e si è spinto troppo oltre nell'affermazione di valori individualisti e materialisti, mangiandosi di fatto alcuni dei valori tradizionali dell'essere umano.


    Da anni ormai è in atto nei Paesi del Blocco Occidentale (Europa, Nord America, Giappone, Australia, NZ) una sorta di repulsione contro il nostro sistema liberal-democratico. Sistema che da quasi 80 anni ci ha assicurato pace tra noi, libertà, democrazia e prosperità.

    Oggi non più.

    L'accentramento di risorse in capo alle corporazioni e il lento degrado sociale ed economico della popolazione hanno portato a un malessere diffuso in stile cyberpunk che sta devastando la vita di moltissime persone.


    Il sistema occidentale aveva senso quando c'era un mondo da ricostruire (o da costruire) e c'erano le "vacche grasse", per cui anche se i capitali si accentravano: ne restava anche per il popolo.


    Ora non è più così, poiché le risorse non sono infinite e l'aumento della popolazione, specie nei Paesi emergenti: sta ribaltando lo scenario internazionale.


    Se l'occidente non si rimette a produrre valore aggiunto verrà fagocitato dalle corporazioni orientali o si autodistruggerà nelle guerre che metterà in atto per riconquistare il potere (come accade in Ucraina o a Gaza)

    chi parla in un certo modo forse è plasmato da qualcosa che non sa di possedere e non riesce veramente ad afferrare.

    Questo pezzo di frase è da incorniciare. Racchiude in breve un concetto molto più esteso che è difficile da spiegare.


    Tempo fa usavo l'esempio dell' "effetto paracadute" per spiegare perché alcune persone rischiano nella vita e altre non possono permetterselo. Anche quel concetto è racchiuso in questa frase.


    Di base l'essere umano è becero, stupido, ma soprattutto egoriferito e miope. Vede solo quello che ha di fronte e tende a proiettare la propria condizione su tutti gli altri. Per questo chi nasce col c∙∙o nel burro spesso non ha idea di quale sia la condizione negli scalini più bassi della piramide.


    Io ne sono perfettamente consapevole.

    Siamo in due.


    Non sono d'accordo ipposam secondo me superpippo9 sta solo cercando di dire che il successo nella vita non è sempre il frutto esclusivo di competenze o meriti personali, ma spesso è il risultato di un mix favorevole di circostanze, fortuna e opportunità.

    Soprattutto in ambienti sociali familisti amorali e corrotti come l'Italia.


    Dovremmo riflettere sul fatto che non tutti abbiamo (o abbiamo avuto) le stesse possibilità o le stesse condizioni di partenza.

    Basta immaginare di nascere nella culla sbagliata del Paese sbagliato e tutto cambia.


    Quindi chi è ai vertici in questo paese in tutti i campi è con merito?

    Quasi nessuno. Sta emergendo qualcosa grazie ai social.


    Non posso sapere se tutti quelli che sono ai vertici ci stiano per "solo merito", ma una cosa è certa, il perditempo del bar non lo trovi ai vertici da nessuna parte.

    Nessuno qui sta parlando dei perditempo da bar.

    Si parla di persone normali che si impegnano al massimo, ma non possono ottenere nulla, perché il sistema è corrotto.