Io sono sicuramente una persona molto empatica e anche molto sensibile, ma non ritengo che queste qualità siano necessariamente un pregio; come in ogni cosa della vita dipende dall'uso che se ne fa.
A me piace essere così perchè credo di provare una gamma di emozioni molto profonda, articolata e complessa, più della media delle persone che frequento e conosco, e questo mi fa vivere la vita in una maniera più ricca e coinvolgente: sia quando provo emozioni piacevoli sia quando le emozioni son tutt'altro che piacevoli io le vivo in maniera estrema, è un po' come essere senza pelle, ti puoi fare molto male, ma se hai una certa maturità apprezzi anche il lato positivo.
C'è comunque tutto un lavoro dietro, di crescita, di analisi, di governo delle proprie incredibili emozioni.
Col tempo la mia empatia si è molto affinata, e unitamente all'intuito mi permette di capire letteralmente al volo chi ho davanti e cosa prova e anche di prendere decisioni in modo migliore, e in tempi più rapidi; quando parlo con qualcuno capisco prima di lui cosa prova e spesso anticipo cosa dirà e questa dote mi è di grandissimo aiuto nelle trattative ad esempio. A volte chi ho davanti resta meravigliato da quello che dico, quando si rende conto che l'ho anticipato. Non cambierei mai questo mio modo di essere, ne sono felice, anche se mi ha fatto male a volte, perchè il side effect è provare in modo esasperato anche la sofferenza e il dolore, per dire: io difficilmente riesco ad andare ai funerali, ci resto sotto e non ne esco per giorni.