"Passività" delle ragazze

  • Sperando di non urtare la sensibilità di qualche anima pia :relieved_face:, venivano paragonate a "tonni morti": lunghe, stese, immobili sul bancone del pesce al mercato. Senza l’espressività grafica del fumetto e gli sguardi terrorizzati delle ragazze, che ascoltavano la frase riferita loro da altre ragazze sotto forma di gossip, riportato dai maschi, non è comprensibile il lato comico. Comunque, il titolo del fumetto è: "Ma quando mai?!".

    "Passività delle tonne" ^^

  • Ciao, mi sono astenuto (e spero di continuare a farlo) dal tema "lotta al patriarcato" in quanto lo ritengo frutto di propaganda ideologica tendente al delirante, polarizzante e in grado solo di creare un clima avvelenato piuttosto che altro (clima da cui riconosco di farmi a volte - o spesso? :) - coinvolgere, non su questo tema in particolare ma quando mi scontro con posizioni polarizzate in generale)


    A tal proposito, l'ultimo spot di un famoso brand commentato dal buon Matt (non ho trovato lo spot in italiano, quello in inglese lo trovate col titolo "greatest dynasty ever"):



    Qualcuno dirà che questo è woke e non c'entra niente con il femminismo, ma la mia percezione è che il femminismo "attivo" (quello delle associazioni che scende in piazza e trova spazio mediatico) sia stato parecchio wokizzato.


    Ciao.

  • Qualcuno dirà che questo è woke e non c'entra niente con il femminismo

    Beh, le due cose sono legate a doppio filo. La cultura woke ha assorbito il femminismo, tanto che le femministe che rifiutano questo tipo di cultura, le femministe Terf, sono minoritarie e vengono accusate di portare avanti una mentalità discriminatoria.

    la mia percezione è che il femminismo "attivo" (quello delle associazioni che scende in piazza e trova spazio mediatico) sia stato parecchio wokizzato.

    Anche la mia.

  • Per la mia esperienza le ragazze non sono per nulla passive, anzi.

    Se vogliono qualcuno se lo prendono.

    Da giovanissime non tanto (a meno che tu non sia un figo pazzesco, molto più figo di loro).

    Ma più invecchiano, più è come dici tu.


    Al punto che in qualche caso pare addirittura che i ruoli si invertano.

    Quando mi ero appena separato non ero interessato a inguaiarmi di nuovo col discorso donne, quindi ero particolarmente passivo, disinteressato (mi interessava solo farmi delle nuova amicizie)... e ti dico che un paio di volte ho subito delle avances (una aveva 60 anni, seppur molto giovanile) che mi hanno spiazzato... insomma, quasi da farmi sentire in imbarazzo.

    Dopo tanti anni "fuori dal giro" (sono rimasto sposato per parecchio) ho trovato una realtà molto diversa da quella che avevo lasciato quando ero giovane, timido e le ragazze parevano averla d'oro.


    Andrea

  • Perché il patriarcato e realtà storica bla bla bla. Sono semplicemente balle.


    Nessuna giovane che abbia più 30/40 anni sa minimamente cosa significa essere discriminate solo in quanto donne. In Italia nessuna donna giovane l’hai mai vissuto. Se non qualche caso sporadico.

    Non mi interessa tutto il resto, mi soffermo sulle tue ultime dichiarazioni.


    Il patriarcato in Italia esiste anche per le bambine. Anche solo nel linguaggio e nell'educazione.

    Ad una bambina che si ribella all'autorità o che è agitata si dice che è un maschiaccio (cioè si dà per scontato che una bambina deve essere sottomessa, carina e tranquilla). Al bimbo che invece piange si dice che è una femminuccia (quindi il femminile è sintomo di debolezza e altro). Stessa cosa anche per i gay maschi. Non infastidisce solo con chi facciano sesso, ma che abbiano una parte femminile preponderante. Questa parte femminile l'uomo la aborre come se fosse un virus.


    Secondo l'ultimo rapporto Istat il 70% delle donne italiane (italiane ripeto) subisce abusi verbali o fisici nel corso della vita (ripeto 70%), di cui il 20% subisce violenza sessuale e il 30% subisce discriminazione sul posto di lavoro. Sono percentuali piuttosto importanti.

    Anche se tu non hai mai assistito a tali abusi, ti posso assicurare che esistono.

    Quante donne scienziate, scrittrici, poetesse hai studiato sui libri di scuola? Quante (senza guardare su internet) te ne vengono in mente? Te lo dico io: la Curie, la Deledda (forse), la Montessori. Secondo te non ci sono state donne che hanno vinto altri nobel, che erano poetesse, scrittrici ecc.? Te ne potrei citare una vagonata. Ma nessuno, neppure le ragazze, sanno che esistono perchè a scuola non le nominano neppure. A te cosa sembra?


    Il fatto che le ragazze possano uscire con chi gli pare, portare le minigonne ascellari, e fare sesso con chi gli pare, non significa che ci sia la parità di genere. Infatti neppure le ragazze ne sono consapevoli, ma l'esasperata ricerca della perfezione fisica, l'abbigliamento provocante, sono vetrine per i maschi. L'abbinamento che si fa degli oggetti con le belle donne è evidente anche nei saloni per l'auto. Donna = oggetto.


    Quando un maschio uccide la ex moglie o la ex ragazza, ecco che i giornali partono col "Era una bravo marito, gran lavoratore, non aveva mai dato fastidio a nessuno, era dedito alla famiglia...., disperato perchè lei lo voleva lasciare" Insomma era un santo e lei una "p...a" traditrice. Oppure si grida al mostro. Invece è solo uno dei tanti.


    Non ne faccio una colpa, perchè sono millenni che la nostra mente è stata condizionata da tali modi di pensare, ma è importante non negare il fenomeno, perchè se una cosa la si nega, allora significa che non esiste. E che le vittime non sono vittime. Quindi per gli uomini che amano veramente le donne, accettare che esiste il fenomeno e rendersi conto della vastità degli ambiti in cui si manifesta, è il primo e indispensabile passo verso la sua risoluzione.


    Non ricordo chi ha citato un post che circolava su facebook riguardante la scelta fra l'incontrare un uomo od un orso nel bosco e sosteneva che fosse assurdo che moltissime donne avessero risposto l'uomo.

    Che sia sensata o meno come risposta, anche solamente il fatto che più del 50% abbia risposto l'uomo, ti dovrebbe far suonare un campanello di allarme. Sono tutte deficienti ste donne, tutte esaltate, oppure davvero qualcosa non va? Davvero la paura di camminare da sole al buio (che sia un bosco o un parco poco importa) è ancora così radicata? Che la donna abbia timore di incontrare un uomo in un luogo solitario?

    Ecco, io non lo darei per scontato. Ci dovremmo invece stupire che ancora le ragazze abbiano paura di uscire da sole. Mi pare che sia piuttosto grave.


    Ci sarebbero molte altre cose da approfondire, ma direi che mi sono dilungata a sufficienza. Spero che il mio post possa quantomeno far sorgere una riflessione.


    P.S. Non odio gli uomini, non penso che siano tutti dei b...di, non voglio che siano evirati.... Ho piacere che camminino con noi in questo mondo.

  • Non ricordo chi ha citato un post che circolava su facebook riguardante la scelta fra l'incontrare un uomo od un orso nel bosco e sosteneva che fosse assurdo che moltissime donne avessero risposto l'uomo.

    L'ho citato io come esempio di teorie strane che tendono a diffondere un qualche tipo di odio verso gli uomini, come le teorie che girano nelle comunità incel che tendono a diffondere odio verso le donne. Però ho detto che non sono informato, e sembra comunque che questi estremismi siano meno diffusi tra le donne di quanto non lo siano tra gli uomini.

    Che sia sensata o meno come risposta, anche solamente il fatto che più del 50% abbia risposto l'uomo, ti dovrebbe far suonare un campanello di allarme. Sono tutte deficienti ste donne, tutte esaltate, oppure davvero qualcosa non va? Davvero la paura di camminare da sole al buio (che sia un bosco o un parco poco importa) è ancora così radicata? Che la donna abbia timore di incontrare un uomo in un luogo solitario?

    L'unico campanello d'allarme è quello che riguarda la manipolazione mediatica, in quanto quel sondaggio è manipolato ad arte per far passare un messaggio ben preciso. Pensa che la cosa assurda è che pure gli uomini ormai hanno paura di camminare da soli al buio...

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • L'unico campanello d'allarme è quello che riguarda la manipolazione mediatica, in quanto quel sondaggio è manipolato ad arte per far passare un messaggio ben preciso. Pensa che la cosa assurda è che pure gli uomini ormai hanno paura di camminare da soli al buio...

    Non è una manipolazione. Lo sai benissimo che le donne non possono permettersi di camminare da sole al buio (più in città che nel bosco a dire il vero). Lo sai che gli stupri sono all'ordine del giorno e moltissimi non vengono neppure denunciati.

    Questa è una cosa che gli uomini non subiscono, per questo si chiama violenza di genere. Non perchè ci piaccia avere l'esclusiva, ma perchè è così.

    L'uomo che ha paura di camminare da solo al buio è perchè teme di essere rapinato o picchiato. Ma questo può succedere anche ad una donna. Lo stupro invece è appunto una violenza di genere, legata al nostro sesso.

    Che poi i sondaggi siano pilotati o meno, poco importa. Ma negare l'evidenza non aiuta appunto a risolverla.


    Io vedo in tanti interventi maschili, la smania degli uomini di doversi difendere come categoria. Ecco... non dovreste. Nel senso che nessuna donna pensa che siete tutti dei bruti. Anche se per provocazione molte lo dicono, poi hanno mariti, fidanzati e figli maschi.

    Nulla però è più deprimente che sentire un uomo cercare di negare l'innegabile. Ci si sente pure prese in giro, capisci?

    E questo esaspera.

    Anche molte donne sono maschiliste. Questo perchè la nostra società è così. Il prof. Galimberti diceva che noi occidentali, siamo tutti cristiani. Anche se siamo atei. Perchè siamo nati nella mentalità cristiana che dice che il passato è peccato, il presente è rendenzione ed il futuro progresso.

    Non ci si deve stupire perchè il nostro cervello subisce degli imprinting che è difficile scardinare.


    Hai mai provato a riflettere su come mai su un posto di lavoro a maggioranza femminile ci si scanna? Sempre per la mentalità patriarcale che ha insegnato alle donne a giudicarsi a vicenda. Le donne vengono incoraggiate a giudicare le proprie simili per il modo di vestire, di comportarsi, di fare sesso, di lavorare, di parlare ecc. Il giudizio delle donne sulle donne è un modo per controllarle senza neppure far fatica. Per inibirle senza neppure alzare un dito (es... una che va con molti uomini è una tr..ia, uno che va con molte donne è uno figo)

    Gli uomini no. Al massimo si fanno battutine sceme fra loro con molto cameratismo.

  • Non è una manipolazione. Lo sai benissimo che le donne non possono permettersi di camminare da sole al buio (più in città che nel bosco a dire il vero). Lo sai che gli stupri sono all'ordine del giorno e moltissimi non vengono neppure denunciati.

    Questa è una cosa che gli uomini non subiscono, per questo si chiama violenza di genere. Non perchè ci piaccia avere l'esclusiva, ma perchè è così.

    L'uomo che ha paura di camminare da solo al buio è perchè teme di essere rapinato o picchiato. Ma questo può succedere anche ad una donna. Lo stupro invece è appunto una violenza di genere, legata al nostro sesso.

    Che poi i sondaggi siano pilotati o meno, poco importa. Ma negare l'evidenza non aiuta appunto a risolverla.

    Se per lanciare il messaggio che le donne hanno paura di camminare da sole in città ci si inventa un sondaggio pilotato con cui contrapporre il maschio generico con un orso, allora io la chiamo manipolazione. Comunque è da più di mezzora che sto girando attorno al discorso per evitare di citare gli immigrati. :rolling_on_the_floor_laughing: Non so come fare senza sembrare fascista.


    Io vedo in tanti interventi maschili, la smania degli uomini di doversi difendere come categoria. Ecco... non dovreste. Nel senso che nessuna donna pensa che siete tutti dei bruti.

    Ma infatti a me manco interessa difendermi, anzi, molte cose le prendo come un complimento. Bruto? Mi pare una caratteristica positiva, virile, mi piace. :flexed_biceps: :rolling_on_the_floor_laughing:


    Hai mai provato a riflettere su come mai su un posto di lavoro a maggioranza femminile ci si scanna? Sempre per la mentalità patriarcale che ha insegnato alle donne a giudicarsi a vicenda.

    A dire il vero penso che la mentalità patriarcale non preveda nemmeno che le donne vadano a lavorare, ma restino a casa ad occuparsi di altre questioni. Se oggi sono costrette ad andare a lavorare credo sia colpa piuttosto del capitalismo.


    Sulle differenze tra uomini e donne poi non so che dire, non so quali siano dovute alla cultura e quali alla biologia, ma soprattutto non saprei dire se questi tentativi di eliminare le differenze siano sempre positivi oppure no. Di sicuro non sono favorevole a certe teorie progressiste estreme che auspicano l'eliminazione di ogni tipo di differenza tra uomo e donna, incluse le differenze estetiche, per arrivare ad una società completamente fluida.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • A dire il vero penso che la mentalità patriarcale non preveda nemmeno che le donne vadano a lavorare, ma restino a casa ad occuparsi di altre questioni. Se oggi sono costrette ad andare a lavorare credo sia colpa piuttosto del capitalismo.

    Se le donne oggi sono costrette a lavorare è a causa degli stipendi non commisurati al costo ormai fuori controllo della vita, anche per i bisogni primari e non solo per gli sfizi, e che non permettono più, come poteva essere un tempo, al solo uomo di sopperire ai bisogni della famiglia e senza per questo trovarsi in ristrettezze. Ancora negli anni '80 ricordo che le mamme, la mia inclusa, erano quasi tutte a casa e quelle che lavoravano lo facevano o per perseguire una carriera o per togliersi delle soddisfazioni. Poi, senza dubbio, oggi viviamo in una società che ha artificialmente elevato al cubo i bisogni o presunti tali ma, anche al netto di questa considerazione e coi dovuti paralleli, in un tempo non remoto un solo stipendio permetteva quelli che adesso paiono per molti veri e propri miraggi, come un'abitazione di proprietà od anche solo le vacanze d'estate.


    Io sono del parere che una donna sposata con figli dovrebbe poter scegliere di non lavorare. Un conto è desiderare una certa indipendenza economica, realizzandosi anche lavorativamente e non "solo" come madri, un altro essere costrette ad una vita stressante tra casa, figli, un lavoro poco appagante e sovente mal pagato perché obbligate ad integrare lo stipendio del marito.

    Sulle differenze tra uomini e donne poi non so che dire, non so quali siano dovute alla cultura e quali alla biologia, ma soprattutto non saprei dire se questi tentativi di eliminare le differenze siano sempre positivi oppure no. Di sicuro non sono favorevole a certe teorie progressiste estreme che auspicano l'eliminazione di ogni tipo di differenza tra uomo e donna, incluse le differenze estetiche, per arrivare ad una società completamente fluida.

    Se per eliminare le differenze tra uomo e donna si intende che si debbano avere gli stessi diritti, direi che meno male grazie al femminismo oggi abbiamo fatto degli innegabili passi avanti, mentre per quanto riguarda la biologia è un dato di fatto che i due generi siano diversi ma complementari.


    Non entro nel merito della fluidità di genere perché lo ritengo un concetto assurdo ed abberrante, soprattutto quando si vogliono coinvolgere i bambini in questa follia ideologica.

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