Posts by anthea69

    E' sposato ma non riesco ad uscirne.

    Perchè vuoi uscirne? Hai la parte più bella di lui. Trovati un ragazzo anche tu e poi così potrete continuare a vivere nella clandestinità con molta soddisfazione.


    Ma forse ti piacerebbe che lui divorziasse dalla moglie e portasse in casa dei tuoi i suoi tre figli (perchè a meno che non sia ricco, verrà sbattuto fuori di casa e non avrà i soldi neppure per comprarsi le mutande). Oppure è ricco e andrete tutti insieme a vivere in un bell'appartamento. Chissà se dopo il terzo, vorrà anche il quarto figlio con te. Potresti chiederglielo.

    Ovviamente toglierebbe la password da WhatsApp e ti porterebbe rose rosse ad ogni anniversario. Diventerebbe il più fedele e devoto degli uomini e vivrete felici e contenti coi vostri quattro o cinque figli.


    Il problema di noi donne e che ci tirano su con le fiabe di Cenerentola e Biancaneve, invece che coi porno o i fumetti con cui tirano su i maschi. Pare che ti stia dicendo una cavolata, ma se ci rifletti sopra, non lo è affatto. La nostra psiche è deviata fin da bambine in modo che ci sia chiaro che la nostra felicità dipende da un uomo e dal generargli dei figli. E che solo vedendoci l'uomo giusto ci cadrà ai piedi.


    Una brava bambina aspetta il principe azzurro che prima si fa tutta una marea di cavoli suoi, e poi viene a salvare la principessa e vivranno per sempre felici e contenti. Peccato che nella realtà i principi si sposavano per interesse, avessero numerose amanti, tanti figli illegittimi e le mogli morissero di parto nella maggioranza dei casi.


    Cosa vuoi per te? Cosa vuoi dalla vita? Una volta che avrai chiaro dentro di te (e non solo razionalmente o perchè te lo dicono gli altri) queste due cose, penso che non avrai difficoltà a prendere una decisione.

    Tutto ciò che trasli sugli altri, riguarda te stesso.

    Capirai che non è possibile che tutti vogliano il tuo male, che tutti ti odino (l'odio è un sentimento fortissimo tanto quanto l'amore. Non si prova spesso).

    E sicuramente non puoi trovare amore o affetto negli altri, se dentro di te provi solo sentimenti negativi.

    Siamo animali in primis e capiamo benissimo quando qualcuno dimostra ostilità o sentimenti negativi. Lo sentiamo sulla pelle. Pertanto tendiamo ad allontanare chi si circonda di un'aura negativa. E' un riflesso istintivo di sopravvivenza. Non sei odiato, ma non sei neppure benvoluto.


    Non è utile cercare fuori quello che in realtà si ha dentro. Sarebbero tutti palliativi. Solitamente è la nostra interiorità che odiamo. Qualcosa dentro di noi.

    Pertanto quello che stai cercando non lo troverai fuori di te, lo puoi solo trovare dentro.


    L'arte di amarsi, soprattutto per chi è cresciuto in un ambiente poco sano dal punto di vista emotivo, è la cosa più difficile da imparare. Non ti conosco, ma dal poco che hai scritto sembri una mente sensibile. E le menti sensibili in un mondo dove vige la legge di Darwin viene messa a durissima prova.

    Per come la vedo io, la prima cosa da imparare per sopravvivere è appunto quello di avere stima di sè. Ma la stima di sè non si conquista vedendo gli altri come esseri negativi, sentendosi diversi o superiori. Bisogna capire che siamo tutti nella stessa barca in questo mondo. Dobbiamo tutti combattere per vivere, chi più e chi meno. Ognuno contro i propri demoni e difficoltà.

    Se non c'è nulla da combattere all'esterno, si combatte all'interno. Il "lato oscuro della forza" è un paradigma applicabile anche nella realtà interiore dell'essere umano. Tutti ne abbiamo uno e tutti ne siamo attratti.


    Da dove viene la tua oscurità?

    La prima cosa che mi ha colpito di questo messaggio è che sono 14 anni che sei in analisi... Penso che sia un periodo troppo lungo e non capisco se i terapeuti a cui ti sei rivolta non erano quelli giusti per te, o se sei tu che non hai seguito la loro terapia. In entrambi i casi la cosa essenziale è appunto cambiare.

    Se continuando a fare le stesse cose si sta male, bisogna cambiare totalmente rotta.

    Penso solo a donne nude. Nelle mie fantasie io non ci sono mai, perché (come risulta comprensibile) provo disgusto per il mio corpo, perché la scena di me nudo con una donna mi sembra improbabile e anche abbastanza ridicola, e poi perché non mi vedo nel ruolo di "maschio" che ghermisce e "si sbatte" una donna.

    Mi sembra solamente che il problema sia l'immagine che hai di te stesso.

    E' come se io volessi vendere un aspirapolvere e pensassi che quell'aspirapolvere fa schifo. Alla fine le persone non lo comprerebbero perchè capirebbero dalla mia espressione e da tutto ciò che dico che non sono convinto.


    Uguale per te stesso. Tu non ti apprezzi e non ti ritieni sessualmente appetibile, anzi il contrario. Per cui anche le donne a cui ti approcci "sentono" questo e ti evitano. Così poi finisci per evitarle tu ancor prima di provarci per evitare pure il rifiuto.


    Magari ti serve solamente una bella terapia psicologica come si deve, per recuperare la stima di te stesso.

    Oblomovista è possibile che questa confusione derivi dall'essere stato respinto dal sesso femminile, come se tu indirettamente impostassi delle armi di difesa verso il sesso femminile, quindi adesso nascono questi dubbi.


    Un uomo con cui ho avuto a che fare lavorativamente mi ha raccontato di essere gay, il suo interesse verso gli uomini nasce in concomitanza con l'ennesima batosta con una donna, lui cataloga da quel momento tutte le donne "spietate" e prive di qualsiasi sentimento. Inizia ad interessarsi agli uomini ed oggi ha un compagno.

    Mi ha anche raccontato di aver avuto avventure con uomini sposati e/o fidanzati, che avevano questa "curiosità" fino al punto da volerla sperimentare.

    Mi sento di essere assolutamente scettica su questo racconto.... Perchè se così fosse, tutte le donne che vengono fregate, tradite, picchiate e rifiutate dagli uomini diventerebbero lesbiche???? Suvvia!

    Che poi si voglia trovare una spiegazione valida e "normoacettabile" ci sta.... Soprattutto che la colpa venga sempre gettata sulle donne "cattive" che riescono addirittura a far cambiare preferenze sessuali ad un uomo! Cavoli! Che potenza che abbiamo noi donne!


    Però un conto sono i racconti e un altro la realtà delle cose.

    Come diceva poco sopra MyDarkSoul, alla fine non si dovrebbe neppure spiegare con chi si sta e si fa sesso. Perchè ognuno è libero di essere attratto da chi gli pare. Meglio metterla così che inventarsi storie che hanno dell'assurdo.

    Ciao e grazie per la risposta... mi piacerebbe leggere la tua esperienza, puoi darmi il link? Grazie.

    Io sono seguita da psichiatra e psicoterapeuta per la dismissione delle benzodiazepine... percorso lungo e difficile.

    Ciao, se vai in questo thread al 15/01 lo trovi. Provo a inviare il link, ma non sono molto pratica e non so se funzionerà.

    Sempre per un anno, Efexor, Cipralex, Zoloft e non ho avuto grandi risultati se non con Efexor, che però da togliere è simile alla paroxetina. Ormai sono terrorizzata dagli effetti collaterali... Vorrei solo riuscire ad eliminare tutto ma da un anno a questa parte sembra diventata un’impresa impossibile, voglio eliminare questa dipendenza anche perché non mi fanno stare bene.

    Se hai voglia di leggere, ho portato la mia esperienza di remissione totale dai farmaci su questo sito e forum. Devi armarti di tanta pazienza, volontà e sofferenza. Documentati e studia (studiati). Trova un bravo/a psicologo/a. La depressione e l'ansia sono sintomi. Se non curi la causa primaria, puoi solamente continuare così in eterno. Il cambiamento è la prima cosa.

    Pure io non mi sentivo "me stessa" e non ho mai potuto dire di stare bene coi farmaci. Sempre e solo tamponato.

    Ti auguro di riuscire a stare meglio.


    P.S. Non esiste un farmaco che non dia effetti collaterali. Ma quando è necessario bisogna prenderli. Certo in molti casi potrebbero essere eliminati da una corretta terapia psicologica e da un percorso personale di cambiamento. Ma a quanto pare non sembra la corsia preferenziale adottata dai medici.

    Ciao, intanto devo dirti che sei un fratello molto presente. Perchè pochissimi riescono a percepire e poi ad andare a fondo sulle patologie psichiche.

    Il tuo desiderio di aiutare tuo fratello è sacrosanto, ma ricordati sempre che non puoi sostituirti a lui e che non sempre gli aiuti vanno a buon fine. Purtroppo se una persona non vuole o non riesce ad uscire da una depressione, dipendenza ecc., non c'è buona volontà o amore che tenga.

    Questo non per dissuaderti dall'aiutarlo, ma per farti capire che l'ultima parola e la responsabilità sono sempre in capo a ognuno di noi. Purtroppo non possiamo aiutare chi non può o non vuole essere aiutato.


    Il mio consiglio è di parlare apertamente con lui. I sotterfugi lasciano il tempo che trovano e non portano mai a nulla. Potrebbe arrabbiarsi, o chiudersi ancor di più, ma la verità è sempre alla lunga lo strumento migliore.

    Ovviamente attenzione a come ti esprimi. Non devi mai giudicare, sempre cercare di capire e semmai spronare. Mostrarti disponibile e presente (chiamandolo spesso) come già stai facendo, mostrare la tua preoccupazione, ma mai importi. O in questa fase non otterrai nulla.


    L'unica cosa fattiva su cui potresti insistere è cercare di dare una mano nel trovare uno psichiatra e uno psicologo bravi da presentargli e convincerlo ad andarvi.

    Per le finanze, se i soldi spariscono c'è sempre un motivo. Beve? Si droga? Gioca? E' stato invischiato in qualche setta? Su quello cercherei di costringerlo a dirti la verità o di tenerlo controllato. Perchè se ha una dipendenza il suo stato ne sarebbe aggravato.

    Oppure se riesci seguilo per qualche giorno. Chi ha dipendenze di gioco non riesce a stare neppure un giorno senza giocare, idem per la droga. Se beve è diverso perchè lo può fare in casa di nascosto. Ma i segnali ci sarebbero e una persona attenta come te li avrebbe colti.

    Io mi concentrerei su queste cose, le uniche su cui potresti avere qualche effetto....

    Cambia terapeuta.


    I medici non sono tutti bravi e comunque magari non tutti sono in grado di curare ogni patologia e ogni paziente. Gli psicologi ancor di più.


    Io ho dovuto cambiarne almeno 4 prima di trovare quella giusta per me.

    E soprattutto io non amo mai approcciarmi con chi mi ascolta e mi dà sempre ragione. Se ho bisogno di sfogarmi chiamo un'amico/a, non spendo soldi da un professionista.

    Un professionista, dopo aver indagato sul passato e sulle problematiche, decide un approccio e ti fa prendere parte attiva. Deve indurti al cambiamento, portandoti a riflettere e a cambiare modo di pensare.

    Se ti rendi conto che non cambia nulla, sono soldi e tempo sprecato.

    Per esperienza personale, ti posso dire che solitamente quando si è omosessuali non sempre è facile capirlo dall'inizio perchè la società è normalizzante. Significa che anche se incontri persone non omofobe, tutti tendiamo a seguire le regole che la società impone, abbiamo dei genitori, e la società è formata per il 90% da persone etero (lasciamo stare che poi moltissime di queste in realtà non lo sono poi così nettamente....) e in più (a parte rari casi) ci si vergogna di non essere come gli altri e quindi si tende a nascondere anche a se stessi la realtà delle cose sin da bambini.

    Per finire, l'omosessualità maschile soggiace pure in Italia allo stigma patriarcale, perchè tutte le caratteristiche che riguardano il femminile sono ritenute dispregiative (non per nulla si dice ad un maschietto che piange: "non fare la femminuccia", oppure "non hai le palle"). Pertanto ad un maschietto che magari vorrebbe fare l'uncinetto lo si guarda come se fosse un povero sfig@to, mentre una femmina che va in giro a pestare altri maschi la si guarda con rispetto. Appunto perchè le caratteristiche femminili sono ritenute vergognose in un uomo e quelle maschili in una donna invece di tutto rispetto.


    Fatte tutte queste premesse, ti posso dire che però i segnali ci sono spesso. Comportamenti non binari da bambini, una grandissima amicizia verso una persona dello stesso sesso alle scuole medie/superiori che rasenta l'infatuazione, blocco sessuale nell'atto pratico con il sesso opposto.... Fantasie o sogni particolari.


    Poi esistono le persone con una sessualità più fluida. Noi esseri umani tendiamo a dare sigle ed etichettare a profusione ogni cosa per incasellarla nell'intento di comprenderla meglio. Ma non esiste un essere più complesso dell'uomo. E ogni giorno assistiamo ad evidenze scientifiche che ci fanno capire che non esistono categorie nette in nessuna cosa, neppure nelle malattie. Ogni persona è un mondo a parte e pure la sessualità si incanala in sfumature particolari in cui ognuno è libero di manifestare le proprie preferenze. O così dovrebbe essere, dato che non è di competenza altrui cosa ci piace e cosa no finchè rispettiamo l'altro. Quindi esistono persone che possono amare donne e uomini senza nessuna discriminante che non sia quella dell'attrazione.


    Per intenderci, se hai fantasie o dubbi, significa che dentro di te senti una pulsione a sperimentare e a capire qualcosa di te. Quindi perchè non farlo? L'importante è essere rispettosi di sè stessi e degli altri.

    Poi magari sei solamente represso, oppure da bambino sei cresciuto in un ambiente con un'affettività distorta.... Certo non dev'essere una paura. Non c'è nulla di male. Devi cercare cosa ti piace e cosa ti fa stare bene. Senza badare a ciò che dicono quelli intorno a te, che non sono te e che hanno già fatto il loro percorso e la loro scelta di vita.


    p.s. La propaganda/teoria gender (un termine inventato dagli ambienti catto/omofobi), se anche esistesse (cosa che non è), non avrebbe in nessun caso influenza sulle scelte sessuali degli adolescenti e ancor meno sugli adulti. Come la storia insegna, nonostante repressioni esistite e ancora in essere riguardanti l'omosessualità (in molti paesi al mondo esiste ancora la pena di morte), gli omosessuali nascono e crescono ugualmente in famiglie completamente etero e in società completamente repressive. Quindi è impossibile che un etero venga in qualche modo "convinto" o "costretto" a diventare omosessuale se non lo è, anche se gli fanno ascoltare tutto il giorno le canzoni di Tiziano Ferro e Malgioglio. Solo in casi gravissimi di abusi su minori si possono determinare alterazioni della sessualità, ma è un discorso diverso e che non credo abbia attinenza con ciò di cui si sta discutendo in questo post.