Alla fine mi son decisa anche se non nascondo un po' di vergogna a vivere i primi incontri alla mia età, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Oggi sono uscita la prima volta con un ragazzo di qualche anno più grande di me (l'ho conosciuto su Fb dating), mi aveva chiesto quando sarei stata disponibile per conoscerci ed ho colto la palla al balzo per proporgli un drink nel pomeriggio, dato che ero libera (questa uscita, in origine, avrei dovuto programmarla con un altro uomo che però ha pensato bene di "smatcharmi" due giorni prima, per ragioni a me sconosciute).
Dunque, il ragazzo, che chiamerò Andrea (nome di fantasia), è nella media fisicamente, 1.73m circa, leggermente tarchiato, non sovrappeso, un ragazzo che "non spicca" diciamo (sapete che a me del fisico importa fino ad un certo punto, ma lo scrivo giusto per onor di cronaca).
Abbiamo parlato per circa un'ora e mezza delle nostre famiglie, dei nostri hobby, del nostro lavoro fino a quando non mi ha fatto la fatidica domanda (che ovviamente mi aspettavo) relativa alle passate frequentazioni. Ho detto la verità, come sono abituata a fare, cioè di non averne mai avuta una e la sua reazione è stata di stupore, come mi attendevo (addirittura me lo ha ripetuto una seconda volta tanto non credeva alle sue orecchie).
Mi ha chiesto le ragioni e gli ho spiegato che la mia timidezza e la paura di non piacere agli altri mi hanno fatto, nel tempo, chiudere in me stessa e concentrare su altri progetti (studio e professione) . Ha ascoltato senza commentare, dopodiché io, un po' imbarazzata, ho passato "la palla" a lui chiedendogli di raccontarmi delle sue vicende passate.
Mi ha detto di aver avuto alcune brevi frequentazioni (max 1 anno e mezzo) e di una di queste ragazze ho capito fosse stato molto innamorato: lei aveva abbandonato una relazione di 7 anni per mettersi con lui, dopo un anno si era pentita ed era tornata dall'ex, salvo poi rendersi conto, una volta maritata, di essere infelice e che, se fosse potuta tornare indietro, avrebbe scelto Andrea. Vedevo che era emozionato quando parlava di lei, ho avuto come la sensazione che non avesse pienamente "rielaborato" quella delusione.
Quando alla fine ci siamo alzati per andare a pagare gli ho detto "ti dispiace se offro io?" e lui mi ha risposto " no dai, facciamo a metà". Una risposta che non mi aspettavo francamente: la mia era una richiesta sincera ed ho offerto volentieri, però quella risposta l'ho interpretata come distacco e scarso interesse (magari mi sbaglio io ,chissà).
Tirando le somme, la conversazione è stata "sbilanciata" al 70% lui e 30% io, ma credo che il motivo sia anche dovuto al fatto che non ho avuto molto da raccontargli e ho dovuto quasi "cedere la scena" a lui .
Alla fine da parte mia, la sensazione percepita è stata di "una chiacchierata" tra amici, lui oggettivamente ragazzo con la testa sulle spalle, indipendente (vive da solo in casa acquistata con mutuo un anno fa), con lavoro stabile ma... non mi è scattato nulla. Non ho provato trasporto, emozione, nulla.
Lui non si è sbilanciato per tutto il tempo della conversazione, è stato cortese ma senza lasciar trasparire un particolare coinvolgimento per me. Una reazione che io, a pelle, ho avvertito come un po' fredda, quasi "di riflessione".
Forse come primo incontro non il massimo, vedremo se si rifarà vivo nei prossimi giorni.
Spero di non aver scritto troppo, ovviamente aspetto trepidante le vostre considerazioni
Nel frattempo vi mando un caro abbraccio a tutti