Ussignor....il fax, ma esiste ancora?

Diario condiviso della giornata lavorativa
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Ussignor....il fax, ma esiste ancora?
La mia stessa identica reazione di qualche giorno fa, dove su un documento da catalogare e inoltrare qualcuno aveva riempito la voce fax.
Ora sono in attesa di trovare sotto la voce telefono il numero del cercapersone...
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Anche qui in realtà i colleghi non sono male, c'è l'anarchia e si chiacchiera di continuo, sembra di stare al bar a volte, il problema è che quando ti devi concentrare è quasi impossibile in un open space con 50 persone più tutti quelli che passano davanti alla vetrata e guardano dentro (sempre gli stessi 20 volte al giorno, devo ancora capire dove vanno e che lavoro fanno), mi sembra di stare allo zoo a volte.
Quindi un giorno ogni tanto va benissimo, ma se ci tolgono lo smart e ci fanno rientrare tutti i giorni io sclero.
Se fai un lavoro al PC dove non è necessaria l'interazione, potresti optare per delle cuffie insonorizzate. Credimi sulla parola se ti dico che funzionano. Certo è che quelle buone sono un piccolo investimento.
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Se fai un lavoro al PC dove non è necessaria l'interazione, potresti optare per delle cuffie insonorizzate. Credimi sulla parola se ti dico che funzionano. Certo è che quelle buone sono un piccolo investimento
Ci avevo pensato, soprattutto perché vanno avanti tutto il giorno a dire delle stupidate che non sembrano neanche normali, poi commentano tutti quelli che passano, a volte sono irritanti, altre volte sono divertenti...dipende come sono lunata io, se sono in buona mi ci metto anche io a far caciara e addio.
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se sono in buona mi ci metto anche io a far caciara e addio.
Ti toglierai le cuffie e vai con il rock'n'roll
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Un bello spaccato dell'Italia: un paese alla deriva. Questo in Olanda non succede neanche se lo organizzano come candid camera.
Una volta si diceva che il lavoro nobilitava l'uomo, ora sono tutti nichilisti del lavoro.
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Ebbene domani si inizia un nuovo lavoro!
... E l'ansietta sta salendo.
Sono molto curiosa perché si tratta di una realtà completamente diversa dalle precedenti, per dimensioni e per il fatto che nella proprietà c'è una partecipazione pubblica.
Non ho mai lavorato nel settore pubblico (o semi pubblico).
Questo lavoro è arrivato per caso tra i molti colloqui, per assurdo è stato il colloquio che ho preso più alla leggera, senza troppe aspettative. Il contratto iniziale non è da fare i salti di gioia ma sicuramente fa curriculum e la realtà è oggettivamente stabile.
Sono stimolata (e spaventata) dal fatto che dovrò imparare tutto, trattandosi di settore con sue peculiarità che non si trovano altrove.
Questi mesi da inoccupata mi hanno permesso di rallentare e comprendere cosa non voglio più, quali situazioni vorrei evitare (situazioni che se già nel colloquio percepisco, mi viene da fuggire a gambe levate): vedi aziende con turnover anomalo, acquisite da fondi misteriosi, dove già nel colloquio si percepisce caos e disorientamento.
La riluttanza a rientrare in dinamiche simili è più forte di ogni ambizione in questo momento.
So che troverò altri problemi, ovunque ci sono, ma almeno quelle dinamiche tossiche le vorrei evitare.
Ovvio ora stanno affiorando le solite paure, tipo che ambiente troverò, colleghi, la nuova routine, la possibilità che sia un lavoro noioso, ecc. Diciamo che ho fatto prevalere criteri come benefit e orari, reputazione dell'azienda, forse perché ho capito che non vale tanto la pena (o comunque non fa per me) investire serenità e ore extra di vita, a parità di stipendio.
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Ebbene domani si inizia un nuovo lavoro!
... E l'ansietta sta salendo.
Sono molto curiosa perché si tratta di una realtà completamente diversa dalle precedenti, per dimensioni e per il fatto che nella proprietà c'è una partecipazione pubblica.
Non ho mai lavorato nel settore pubblico (o semi pubblico).
Questo lavoro è arrivato per caso tra i molti colloqui, per assurdo è stato il colloquio che ho preso più alla leggera, senza troppe aspettative. Il contratto iniziale non è da fare i salti di gioia ma sicuramente fa curriculum e la realtà è oggettivamente stabile.
Sono stimolata (e spaventata) dal fatto che dovrò imparare tutto, trattandosi di settore con sue peculiarità che non si trovano altrove.
Questi mesi da inoccupata mi hanno permesso di rallentare e comprendere cosa non voglio più, quali situazioni vorrei evitare (situazioni che se già nel colloquio percepisco, mi viene da fuggire a gambe levate): vedi aziende con turnover anomalo, acquisite da fondi misteriosi, dove già nel colloquio si percepisce caos e disorientamento.
La riluttanza a rientrare in dinamiche simili è più forte di ogni ambizione in questo momento.
So che troverò altri problemi, ovunque ci sono, ma almeno quelle dinamiche tossiche le vorrei evitare.
Ovvio ora stanno affiorando le solite paure, tipo che ambiente troverò, colleghi, la nuova routine, la possibilità che sia un lavoro noioso, ecc. Diciamo che ho fatto prevalere criteri come benefit e orari, reputazione dell'azienda, forse perché ho capito che non vale tanto la pena (o comunque non fa per me) investire serenità e ore extra di vita, a parità di stipendio.
Un abbraccio Saritta e un fiore per te
, per accompagnarti in questo nuovo viaggio
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Ebbene domani si inizia un nuovo lavoro!
... E l'ansietta sta salendo.
Sono molto curiosa perché si tratta di una realtà completamente diversa dalle precedenti, per dimensioni e per il fatto che nella proprietà c'è una partecipazione pubblica.
Non ho mai lavorato nel settore pubblico (o semi pubblico).
Questo lavoro è arrivato per caso tra i molti colloqui, per assurdo è stato il colloquio che ho preso più alla leggera, senza troppe aspettative. Il contratto iniziale non è da fare i salti di gioia ma sicuramente fa curriculum e la realtà è oggettivamente stabile.
Sono stimolata (e spaventata) dal fatto che dovrò imparare tutto, trattandosi di settore con sue peculiarità che non si trovano altrove.
Questi mesi da inoccupata mi hanno permesso di rallentare e comprendere cosa non voglio più, quali situazioni vorrei evitare (situazioni che se già nel colloquio percepisco, mi viene da fuggire a gambe levate): vedi aziende con turnover anomalo, acquisite da fondi misteriosi, dove già nel colloquio si percepisce caos e disorientamento.
La riluttanza a rientrare in dinamiche simili è più forte di ogni ambizione in questo momento.
So che troverò altri problemi, ovunque ci sono, ma almeno quelle dinamiche tossiche le vorrei evitare.
Ovvio ora stanno affiorando le solite paure, tipo che ambiente troverò, colleghi, la nuova routine, la possibilità che sia un lavoro noioso, ecc. Diciamo che ho fatto prevalere criteri come benefit e orari, reputazione dell'azienda, forse perché ho capito che non vale tanto la pena (o comunque non fa per me) investire serenità e ore extra di vita, a parità di stipendio.
Forza Saritta
Vedrai che affronterai tutto alla grande!
Un abbraccio
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Buona fortuna Saritta per questo nuovo inizio! Facci sapere se ti va come andrà
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