Mi sento in gabbia sul lavoro

  • Difficile per me parlare di questa cosa, anche se ne ho bisogno.


    Ho iniziato un "nuovo" lavoro, ma ero già stato lì...


    Anni fa l'accoglienza è stata pessima, ma ho proseguito ed è andato tutto bene quell'anno. Poi, l'altro giorno, mi ripresento e mi sento dire che in pratica "la mia presenza non era ben accetta". Non con queste parole, ma il significato era quello. Molti anni prima, forse otto, in quella sede ero stato, mio malgrado, protagonista di un incidente: volendo fare del bene, invece mi ero ritrovato sotto accusa. Da allora non sono più stato visto di buon occhio, nonostante abbia dimostrato successivamente il mio valore. Mah... come mi è stato riferito dal "capo", la risposta è stata che le situazioni comunque rimangono...


    Ora capisco che voi che leggete state capendo poco, ma non mi sento di spiegare meglio. Dico solo che, secondo me, sono stato umiliato e intimidito da chi ricopre una posizione dominante. A mio parere questo non va bene. Il guaio è che non posso rinunciare al lavoro perché, oltre alle conseguenze economiche, avrei anche conseguenze negative per trovare un altro lavoro, almeno per un anno.


    Ma andare al lavoro ogni giorno con questo clima fa male... :( Quindi, come vedete, sono in gabbia. Due anni fa, nonostante tutto, ci sono riuscito ed è andato tutto bene, ma oggi mi sento più debole. Ho anche sensazioni fisiche, come fastidi allo stomaco, oltre che extrasistole. Sono moralmente giù perché non posso reagire e ritengo il tutto un'ingiustizia capitatami anni fa per errore e poca esperienza, ma che rimaneva circoscritta lì. Invece, nonostante tutto, dopo anni, questi soggetti che trattano la cosa pubblica come privata continuano a non dimenticare.

  • Non ho capito

    Al tuo capo hai segnalato che ti è stata detta questa cosa e ti ha risposto che le situazioni comunque rimangono?


    Sembra strano che un superiore reagisca cosi. Solitamente un mezzo richiamo lo fanno. Non puoi parlare con le risorse umane? Con un altro superiore?


    Il fatto che tu abbia sbagliato anni fa non significa che debba essere vittima di molestie verbali come queste.

    Perché come vedi ti causano ansia e stai male. E il senso di ingiustizia lo senti dentro.


    Quindi devi reagire. Finché non reagisci starai male.


    Se non vuoi sentire un altro superiore, la prossima volta prendi da parte questo collega e gli parli chiaro. Ti deve rispettare.

  • Lo so che non sono stato molto chiaro e chiedo scusa.


    Chi mi ha detto quelle cose è proprio il superiore, non un collega.


    Se dovessi reagire formalmente, credo che la situazione si complicherebbe creandomi più ansia. Però hai ragione, quanto meno dovrei rispondere, con garbo ma rispondere, perché se no ci sto male.

    Purtroppo di gente che si trova in posti di comando e che non è degna di starci ce ne sono...

    Comunque mi rincuora che anche tu pensi che non poteva permettersi di dirmi quelle cose.

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