Chissà se resterò lì o se mi sposteranno.
Certo che ora dover lavorare con l'ansia che al minimo errore inconsapevole rischi il posto di lavoro non è bello.
Sono le 5:20 del mattino e sono sveglio da poco dopo le 2:15, sempre con la testa a rimuginare.
Io mi aspettavo si una sospensione, ma non una cosa del genere.
Sono veramente stanco, fisicamente e psicologicamente. Vorrei soltanto dormire ininterrottamente.
E questa è l'ennesima conferma che se arrivi al burnout sei comunque colpevole, meritevole di punizioni e consapevole di quanto vieni lasciato solo da tutti.
Tra due ore sarò di nuovo lì dentro, questa mattina in compagnia anche di uno dei quattro "testimoni", al quale la sua collega di turno si è rivolta tempo fa dicendogli "Ma non vi vergognate a fare questa cosa alle spalle di un collega?".
Ancora 7 anni e qualche mese, sperando come ho scritto prima di non finire prima o poi nuovamente sotto i riflettori.
Oramai non è più consentito essere umani, non è più permesso manifestare debolezze, stanchezza e vulnerabilità; il sistema ci vuole perfetti, programmati per dare 100 e costretti a dare 100000 senza fiatare.