Diario condiviso della giornata lavorativa

  • Ciao a tutti, riprendo questo thread per non aprire l'ennesimo sul tema lavoro.

    Mi trovo di fronte a un probabile bivio, nel senso che l'azienda per la quale lavoro sta facendo riorganizzazione e molto probabilmente chiuderà la sede in cui lavoro, nella mia città, per tenere l'altra sede (in altra città) e dirottare là chi resta. La situazione non è per nulla semplice e in azienda c'è tensione crescente. Purtroppo non posso scrivere molti dettagli, sia per riservatezza che per non essere troppo prolissa.

    Io mi sono fatta l'idea che mi metteranno di fronte alla condizione di lavorare nell'altra sede, e sto pensando a cosa e come rispondere.

    Fermo restando che probabilmente cercherò altro, ma temporaneamente vorrei giocarmi un'ultima possibilità qui.

    Ho tante domande, ma in sostanza vorrei capire su cosa puntare di più.

    Premessa: lavorare 5/7 nell'altra sede è un'opzione che non terrò assolutamente in considerazione, non è gestibile.


    Secondo chi magari ha avuto esperienze in merito, dovrei puntare più su:

    - Richiesta aumento (in periodo di tagli budget... :upside_down_face: )

    - Richiesta % significativa di smart working (lo facciamo già, ma solo per un 20%)

    - Richiesta auto aziendale

    - Altro?

    - C'è un'altra piccola opzione, ma mi sto basando esclusivamente su congetture. L'azienda ha un sito produttivo nella mia provincia, con area dedicata ad alcuni uffici logistici. Potrei chiedere di "appoggiarmi" a quella sede, per ridurre il più possibile le volte in cui dovrei recarmi nell'altra città?


    Sono un po' sottosopra in questi giorni :face_with_rolling_eyes:

  • Quanto dista l'altra sede?

    Consultando abbastanza esperti puoi trovare conferma a qualsiasi opinione.

  • Per me le opzioni di chiedere l'aumento o l'auto aziendale in questo momento non avrebbero seguito da parte dell'azienda.

    Vedo più percorribile la richiesta di aumentare lo smart working, io punterei ad andarci solo una volta a settimana (io nei mesi estivi sarò a 200 km dalla sede dove devo andare, e punto ad andarci non più di 2 volte a luglio e 0 ad agosto).

  • Vi aggiorno sulla mia situazione lavorativa. Devo dire che rispetto all'inizio va molto meglio e volevo ringraziare in particolar modo LeggeraMente che se ricordo bene mi disse che il mio malessere era ringraziarla legato a una fondelli di abitudine (sintetizzo così il tuo post).

    I problemi ora sono di ordine pratico:

    1) ci sono molti errori nelle ultime buste paga (ore conteggiate male, ore sottratte per cercare di risolvere errori che gli avevo già comunicato, competenze/trattenute che risultano sbagliate);

    2) il datore di lavoro non rispetta il contratto, gli è stato fatto presente più volte e da più colleghi, ma continua a prendere tempo.

    Questa è la situazione attuale.

  • Vi aggiorno sulla mia situazione lavorativa. Devo dire che rispetto all'inizio va molto meglio e volevo ringraziare in particolar modo LeggeraMente che se ricordo bene mi disse che il mio malessere era ringraziarla legato a una fondelli di abitudine (sintetizzo così il tuo post).

    I problemi ora sono di ordine pratico:

    1) ci sono molti errori nelle ultime buste paga (ore conteggiate male, ore sottratte per cercare di risolvere errori che gli avevo già comunicato, competenze/trattenute che risultano sbagliate);

    2) il datore di lavoro non rispetta il contratto, gli è stato fatto presente più volte e da più colleghi, ma continua a prendere tempo.

    Questa è la situazione attuale

    Ciao, e io ringrazio te, sapere di essere utile mi fa stare bene. Credo però sia successo qualcosa con il correttore automatico :)

    Per i problemi pratici la prima cosa che mi viene in mente è quella di rivolgersi ad un sindacato, con il rischio concreto di incrinare i rapporti con il datore di lavoro. L'alternativa è di fare pressioni (meglio con un gruppo di colleghi che in solitaria) in modo pacato ma deciso, affinchè questi problemi vengano risolti. Detto a parole suona facile, ma mi rendo conto che probabilmente vi trovate a che fare con un datore di lavoro quantomeno 'poco corretto'.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao, e io ringrazio te, sapere di essere utile mi fa stare bene. Credo però sia successo qualcosa con il correttore automatico :)

    Per i problemi pratici la prima cosa che mi viene in mente è quella di rivolgersi ad un sindacato, con il rischio concreto di incrinare i rapporti con il datore di lavoro. L'alternativa è di fare pressioni (meglio con un gruppo di colleghi che in solitaria) in modo pacato ma deciso, affinchè questi problemi vengano risolti. Detto a parole suona facile, ma mi rendo conto che probabilmente vi trovate a che fare con un datore di lavoro quantomeno 'poco corretto'.

    Ahahah... provvedo subito a modificare il post.

    Tornando alla questione, mi sono già mosso in tal senso ma è davvero stressante, sia ogni volta che arriva lo stipendio, sia ogni volta che arriva una comunicazione da parte del datore di lavoro.


    Non posso modificare il post, scrivo qui:

    era ringraziarla legato a una fondelli di abitudine -> era soprattutto legato a una questione di abitudine

  • Credo però sia successo qualcosa con il correttore automatico

    Non posso modificare il post, scrivo qui:

    era ringraziarla legato a una fondelli di abitudine -> era soprattutto legato a una questione di abitudine

    Giusto per chiarire: il correttore AI del Forum in questa circostanza non c'entra assolutamente nulla. L'errore è stato a monte.

  • Vi aggiorno sulla mia situazione lavorativa. Devo dire che rispetto all'inizio va molto meglio e volevo ringraziare in particolar modo LeggeraMente che se ricordo bene mi disse che il mio malessere era ringraziarla legato a una fondelli di abitudine (sintetizzo così il tuo post).

    I problemi ora sono di ordine pratico:

    1) ci sono molti errori nelle ultime buste paga (ore conteggiate male, ore sottratte per cercare di risolvere errori che gli avevo già comunicato, competenze/trattenute che risultano sbagliate);

    2) il datore di lavoro non rispetta il contratto, gli è stato fatto presente più volte e da più colleghi, ma continua a prendere tempo.

    Questa è la situazione attuale.

    Questo è molto positivo, sono contenta che vada meglio!


    Sia per gli errori di calcolo sia per l'adempimento del contratto potete rivolgervi ai sindacati. Sarebbe meglio se vi mettere insieme in più lavoratori così potreste colmare almeno in parte la disparità di forza contrattuale.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

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