Forse non sono pronta per una relazione?

  • Da quando ho iniziato una frequentazione con un ragazzo, mi sono resa conto anche del fatto che non sono pronta per una relazione. Nel senso che il pensare di dover limitare i miei rapporti e interazioni mi appesantisce terribilmente.

    Spiego meglio, prima di tutto ho molte amicizie maschili anche a distanza (alcuni vado anche a trovarli), per di più sono rimasta amica del mio ex con cui ho convissuto per 10 anni + 4 di amicizia.

    Una volta o due al mese vado a trovarlo (abita in un'altra regione, in cui prima abitavo anche io) e colgo la possibilità di vedere vecchie amicizie e anche i miei gatti.

    La nostra storia è finita per mancanza di attrazione fisica da parte di entrambi, un tradimento da parte sua e il fatto che eravamo totalmente incompatibili come fidanzati. Per me e anche per lui il rapporto è fraterno, e nemmeno ci sfioriamo.

    Il fatto che capire questo rapporto o l'andare a trovare degli amici, per la persona che sto vedendo è dura (giustamente, lo sarebbe per chiunque) ma nello stesso tempo rinunciare a persone a cui tengo mi farebbe stare male.
    Mi ha detto che anche se la cosa lo preoccupa non mi negherebbe mai nulla, ma sono abbastanza sicura che alla fine verranno a crearsi discussioni perché ha difficoltà a capirlo.

    Sono stata 10 anni in una bolla, isolata, e ora che sono single ho guadagnato una libertà che amo profondamente, e mi spaventa che qualcun altro possa privarmene. Tra l'altro per me gli affetti (se veri) sono qualcosa da custodire per tutta la vita, probabilmente perché non ho mai avuto una famiglia presente e quindi ci tengo particolarmente.

    Sbaglio a pensarla in questo modo?

  • Probabilmente sì! Ma avanzo anche l'ipotesi che il soggetto in questione non ti piaccia poi così tanto. Troppi ragionamenti, troppo soppesare; quando si ha davvero voglia di relazionarsi in un certo modo lo si fa e basta (che poi la cosa funzioni o meno è un altro paio di maniche).

  • Il fatto è che il mantenere in piedi una relazione pur platonica con un ex è un ostacolo alla propria crescita, e difficilmente si potrà proseguire con questa amicizia allorquando uno dei due avrà voglia di costruire qualcosa con qualcun altro.

    Chiaramente, in linea teorica, non c'è nulla di male a mantenere buoni rapporti con un ex, ma ecco se il rapporto con l'ex è più importante del rapporto con la persona che si frequenta qualcosa non va, probabilmente non si sta frequentando la persona giusta.

  • Probabilmente sì! Ma avanzo anche l'ipotesi che il soggetto in questione non ti piaccia poi così tanto. Troppi ragionamenti, troppo soppesare; quando si ha davvero voglia di relazionarsi in un certo modo lo si fa e basta (che poi la cosa funzioni o meno è un altro paio di maniche).

    Mi piace molto in realtà e stiamo bene, credo ci potrebbe essere un bel rapporto ma per me sono importanti le mie amicizie. C'ho messo anni per trovare un equilibrio e uno stare bene, e vedo una relazione come qualcosa che ci accompagna, una condivisione di vite e progetti, non come un limite o un cambiare la mia visione di vivere i legami affettivi.

    Il fatto è che il mantenere in piedi una relazione pur platonica con un ex è un ostacolo alla propria crescita, e difficilmente si potrà proseguire con questa amicizia allorquando uno dei due avrà voglia di costruire qualcosa con qualcun altro.

    Chiaramente, in linea teorica, non c'è nulla di male a mantenere buoni rapporti con un ex, ma ecco se il rapporto con l'ex è più importante del rapporto con la persona che si frequenta qualcosa non va, probabilmente non si sta frequentando la persona giusta

    Non sono d'accordo, dopo esserci lasciati ho fatto un percorso di crescita molto importante, ma per me il mio ex è più importante di mio padre (figura assente nella mia vita) mi ha aiutata tanto e siamo cresciuti insieme. E' come un fratello, e mi fa piacere ogni tanto rivederlo e rivedere il posto in cui sono stata per 10 anni, amicizie annesse.

    Il ragazzo in questione lo conosco da un mese credo sia normale che per quanto ci tenga per ora è ancora un rapporto che va costruito, ma il problema credo che andrebbe ad esserci anche con gli altri amici maschi, e non capisco perché devo scegliere di perdere le persone a cui tengo perché a un'altra per poca fiducia non la vive bene.
    Io non obbligo ovviamente ad accettare nulla ne a capire per forza la mia visione, ci mancherebbe, ma allo stesso tempo non capisco perché un partner debba essere più importante di un amico, hanno la stessa valenza ma in modo diverso secondo me.
    Non mi piace tagliare legami importanti per una relazione, un compagno dovrebbe essere un aggiunta nella propria vita e non una sottrazione. Se non manco di rispetto a nessuno, perché dovrebbe esserci un problema? Di base è tutto un discorso basato sulla fiducia.

    Ripeto capisco non sia facile ma a me viene l'ansia solo a pensarci.

  • Un po' hai anticipato delle mie paure... il pensiero che l'altro, per quanto ne possa essere coinvolta, abbia delle aspettative su di me, anche tipo il numero di messaggi quotidiani per dirti un esempio, mi frena. Che magari all'inizio se ne stanno zitti, poi quando c'è l'occasione ti rinfacciano le cose. Boh, io ti posso consigliare di continuare a frequentare chi davvero vuoi tu, l'uno non va a discapito dell'altro. Un partner libero e felice è meglio di uno limitato.

  • Il ragazzo in questione lo conosco da un mese credo sia normale che per quanto ci tenga per ora è ancora un rapporto che va costruito, ma il problema credo che andrebbe ad esserci anche con gli altri amici maschi, e non capisco perché devo scegliere di perdere le persone a cui tengo perché a un'altra per poca fiducia non la vive bene.
    Io non obbligo ovviamente ad accettare nulla, ci mancherebbe ma non capisco perché un partner debba essere più importante di un amico, hanno la stessa valenza ma in modo diverso secondo me.
    Non mi piace tagliare legami importanti per una relazione, un compagno dovrebbe essere un aggiunta nella propria vita e non una sottrazione. Se non manco di rispetto a nessuno, perché dovrebbe esserci un problema?

    In linea teorica hai ragione; nella pratica, quando si ha una relazione importante il resto del mondo viene un passo dopo.

    Nessuno dovrebbe chiedere a qualcuno di rinunciare ad avere delle amicizie, ma è qualcosa che avviene naturalmente quando una relazione si consolida, o almeno generalmente succede.

    E' per questo che tendenzialmente intorno ai 15-16 anni il contesto di sviluppo delle relazioni è la comitiva, si iniziano a fare delle prove di coppia ma il contesto amicale prevale, e spesso anche fino a 20 anni e oltre.

    Ma se ti guardi attorno, i 30-40 enni vivono la coppia in modo più esclusivo, e il contesto amicale si riduce di importanza.

    Del resto, penso che se il tuo ex convivesse con una ragazza, le tue ospitate si ridurrebbero notevolmente, nessuna donna accetterebbe nel suo menage una ex così ingombrante, non credi?

  • Io non obbligo ovviamente ad accettare nulla ne a capire per forza la mia visione, ci mancherebbe, ma allo stesso tempo non capisco perché un partner debba essere più importante di un amico, hanno la stessa valenza ma in modo diverso secondo me.
    Non mi piace tagliare legami importanti per una relazione, un compagno dovrebbe essere un aggiunta nella propria vita e non una sottrazione. Se non manco di rispetto a nessuno, perché dovrebbe esserci un problema? Di base è tutto un discorso basato sulla fiducia.

    Tutto ciò che scrivi è condivisibile. È bello che tu abbia un rapporto così speciale con il tuo ex, io non sono mai riuscita, quando una relazione finisce preferisco che le nostre strade si allontanino anche se non ho nessun rancore, semplicemente non riesco a vedere un mio ex come amico. Forse la persona che frequenti è un po' gelosa? Molti non riescono ad accettare che un ex sia ancora parte così importante nella vita della loro compagna. Se a lui hai già spiegato la natura fraterna del rapporto che hai con il tuo ex e lui non lo accetta ti trovi effettivamente ad avere un problema. :|


    Il mio ex ad esempio era rimasto amico di sue due ex, ogni tanto si vedevano e si sentivano regolarmente, a me questo non ha creato alcun problema, però non è che avesse con loro una frequentazione molto serrata, ogni tanto si vedevano e lui me lo diceva sempre.

  • Perché ti poni il problema se hai stabilito delle certezze?

    Ho letto il primo post e mi sembra che tu tenga a questa amicizia con il tuo ex e il tuo timore è quello che qualche esterno, facendo leva su una gelosia, possa privarti di questa compagnia.

    Personalmente se una cosa non mi tange, evito persino di interrogarmi, se mi pongo dei quesiti significa che un problema c'è.

    Questo ex ora amico, per te, è importante, vorresti coltivate questa amicizia/frequentazione per sempre, ma non vivi in funzione sua, immagino; io penso che mettere le cose in chiaro sia la chiave per ogni tipo di rapporto, non sei tenuta né a privarti di qualcosa che ti rende felice e neanche coltivare per tutta la vita un'amicizia senza alcun fine; quindi se trovi qualcuno che ti piace metti le cose in chiaro senza zone d'ombra e se lui accetta la faccenda allora ok, in caso contrario cercatene un altro, anche perché come tu cerchi qualcosa che si adatti alla tua situazione, anche gli altri vogliono la stessa cosa. Un rapporto funziona se le cose si incastrano bene, se qualcosa non va allora è anche inutile insistere.

  • Io non obbligo ovviamente ad accettare nulla ne a capire per forza la mia visione, ci mancherebbe, ma allo stesso tempo non capisco perché un partner debba essere più importante di un amico, hanno la stessa valenza ma in modo diverso secondo me.
    Non mi piace tagliare legami importanti per una relazione, un compagno dovrebbe essere un aggiunta nella propria vita e non una sottrazione. Se non manco di rispetto a nessuno, perché dovrebbe esserci un problema? Di base è tutto un discorso basato sulla fiducia.

    Ripeto capisco non sia facile ma a me viene l'ansia solo a pensarci.

    Ciao, per me non è nè condivisibile, né hai ragione in linea teorica, a differenza di quanto commentato da altri.


    Quando si è liberi si può fare ciò che si vuole.


    Quando si è in coppia alcune cose diventano non opportune, come andare a dormire a casa dell'ex.


    E' una cosa così ovvia e associabile al buon senso (ma per chi non lo vuole ammettere rovescia la frittata e allora è l'altro che non si fida, vabbè....) che tra l'altro non è che non capisci (tu stessa dici capisco che è difficile accettarlo) ma non ti fa comodo perchè sul piatto della bilancia questa libertà che hai riscoperto per te ha peso 100 in questo momento.


    Ha senso prenderne atto e sì... concludere che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.


    Magari se trovi un partner che va a dormire anche lui a casa della sua ex... il problema non si pone :)


    Ciao.

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