Per un paio di anni alle scuole medie fui preso di mira da un gruppo di "ganzi", questi erano dei decerebrati totali e mio fratello ed io eravamo abbastanza famosi nel paesino dove ci eravamo trasferiti dopo il divorzio dei nostri genitori, abbiamo circa la stessa età ed avendo due classi diverse avevamo il doppio di amici che erano spesso a casa nostra.
Ricordo che a 13 anni due "ganzi" coi quali prendevo l'autobus mi chiamavano quattrocchi credendo di offendere la mia sensibilità ma le lenti che mettevo erano non graduate, in realtà ci vedevo benissimo e mi ero fatto fare dall'ottico una montatura alla John Lennon per darmi delle arie.
Uno era enorme ed io pesavo sui 40 chili all'epoca ma ero veloce e resistente, quindi era difficile prendermi.
Un giorno, sui vecchi autobus (molto più alti di quelli di oggi) quello più grosso cercò di tirarmi un calcio mentre ero già sceso, fortunatamente riuscii a schivarlo ma stava per colpirmi in testa, ricordo di essere corso in classe senza particolari conseguenze.
Un altro per qualche giorno prese a tirarmi degli schiaffi sulla nuca ogni volta che saliva in autobus mentre io ero già seduto.
Era più piccolo di me, con l'orecchino, ricordo, ma era cattivo.
Un giorno lo spinsi intimandogli di smetterla e il risultato fu che mi presi una testata che mi rimise seduto.
Mai più presa una testata in vita mia, per fortuna mi colpì alla fronte e non al naso.
Un giorno fui circondato da tre di loro fuori dalla scuola, non mi picchiarono, mi presi solo qualche schiaffetto intimidatorio perché il giorno prima li avevo insultati per avermi tirato dei sassi mentre mi trovavo con una amica rischiando di farci molto male, e lì mi spaventai.
Insomma, dei trogloditi.
Quell'episodio fu notato e giunse all'orecchio del preside il quale convocò me e il capo dei "ganzi" in presidenza.
Davanti al preside scoprii che il ganzo era diventato improvvisamente un mio grande amico, buona a sapersi.
Comunque non ci furono particolari strascichi se non un paio di anni dopo in un locale famoso frequentato da noi ragazzini.
Quel locale era bello perché c'erano dei terminali in ciascun tavolo e si poteva comunicare cogli altri tavoli con un nickname, poi se ci si piaceva dopo una corrispondenza più o meno lunga ci si scambiava il numero del tavolo e ci si poteva conoscere di persona.
Stavo parlando con una ragazza conosciuta quella sera e sentii arrivarmi uno schiaffo alla nuca (troppo forte per essere amichevole) da un paio di ganzi del gruppo (il capo non c'era).
Ero uscito da un mese dall'ospedale per un incidente in motorino abbastanza grave ed ero ancora molto debilitato, ero comunque un po' bevuto e reagii alla provocazione.
Li raggiunsi chiedendo se avessero qualche proble... immediatamente mi arrivarono manate da almeno due di loro, sentii addirittura lo spostamento d'aria.
Non mi raggiunsero, ricordo di essermi chinato e di essere partito dal basso con un pugno alla cieca.
Insomma, colpii sulla guancia uno di loro e poi scappai, alla fine fummo buttati tutti fuori dal locale, compresi i miei amici e mio fratello.
Uscimmo prima noi, poi i "ganzi" trattenuti dai buttafuori, così da avere il tempo di allontanarci.
Nei mesi successivi ricordo di aver avuto il timore di incontrarli per caso da qualche parte perché, se mi avessero colpito allo stomaco con un pugno ben assestato avrebbero potuto anche uccidermi avendo subìto un intervento chirurgico che, appunto, mi aveva molto debilitato.
Andò tutto bene.