E' una comunità psichiatrica di Torino, attualmente ospita 16 persone.
Posts by mayra
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Ciao a tutti, in questi giorni di sconforto e disagio sto anche vagliando l'opzione delle comunità. Per acquisire più autonomia e per recuperare un po' me stesso.
Di problematiche però ce ne sono un milione: dovrei lasciare il lavoro attuale, la maggior parte delle strutture costano parecchio (teoricamente avrei dei soldi da parte ma non sono tantissimi), probabilmente è per pazienti psichiatrici di altri tipo rispetto al mio anche se ho una storia di depressione lunga, la mia età, etc
Se qualcuno è a conoscenza o ha esperienza di strutture simili, anche in forme diverse, mi piacerebbe che lo scrivesse. Anche solo per un confronto o per dibattere dell'argomento.
Grazie in anticipo a chi vorrà farlo
Io da pochi mesi lavoro (come oss) in una comunità psichiatrica. Che io sappia le spese sono a carico del servizio sanitario nazionale. Per entrarci non è necessario essere interdetti, però bisogna dimostrare di avere patologie psichiatriche gravi (la depressione è una di queste). Per quanto riguarda il lavoro ti sconsiglio caldamente di lasciarlo, nella comunità nella quale lavoro io c'è una persona che lavora (è nelle categorie protette), anche se lavora solo 16 ore la settimana.
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Io premetto che, non essendo mai andata all'università, non ho esperienza in merito. Però penso anch'io che sarebbe meglio cambiare relatore, perchè partire in modo sbagliato non aiuta.
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Ciao, hai mai pensato di seguire dei corsi finanziati dalla regione? Non ti danno la certezza assoluta di trovare lavoro, ma potrebbero essere d'aiuto.
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Sono del 2008, ho 14 anni e ne compio 15 quest'anno (non so se ci sia un'età minima su questo forum, nel caso scusate).
Alle elementari ci sono andato solo tipo metà anno in prima elementare prima che lasciassi la scuola per fare homeschooling, cosa che voleva più che altro mia madre, mio padre settimane fa mi disse che non era tanto d'accordo. Alla fine sono stato bocciato 3 volte perchè piuttosto che studiare me ne stavo a giocare alla Play e i miei genitori se ne fregavano, mia madre però continua ad incolpare mio padre.
A Settembre 2022 sono tornato a scuola, e piuttosto che essere in prima superiore ero in prima media, poi a Novembre 2022 ho cambiato scuola e sto andando in una scuola di recupero anni scolastici che c'è nella mia zona.
Mio fratello che ha 10 anni anche lui sta facendo homeschooling, non è mai andato a scuola e sta tutto il giorno al computer, ogni tanto studia ma c'erano dei periodi in cui i miei genitori se ne fregavano di farlo studiare, è già indietro di un anno perchè mi sembra che non abbia fatto un esame e quindi l'anno prossimo che dovrebbe essere in prima media dovrà ancora finire le elementari, in pratica gli unici amici che ha avuto sono stati i vicini di casa che abbiamo avuto anni fa prima che si trasferissero, ora succede che anche per un mese intero stia in casa attaccato al computer, nostro padre ha già detto più volte a mia madre che sarebbe da mandare a scuola appena cominciano le medie e mia madre continua a dire che col cavolo che ce lo manda per via della teoria di genere e roba lgbt (a me questa pare più una scusa per non farlo andare a scuola, non mi pare che quando sono tornato a scuola io mesi fa ci facessero studiare la teoria di genere).
Io da quando sono tornato a scuola comunque ho un paio di amici, anche se pochi me li sono fatti anche da ambienti fuori da scuola, invece mio fratello non ha amici e l'unica cosa che fa è stare a giocare al computer tutto il giorno, e ricordo che ha 10 anni quindi non so quanto sia salutare questa cosa, delle volte sta sveglio la notte e dorme di giorno, vi sembra normale?
Scusa se te lo chiedo, c'è un motivo particolare per il quale tua madre ha deciso di farti fare l'homeschooling? Per esempio perché avevi problemi di salute? Che io sappia nell'homeschooling dovrebbe esserci qualcuno che fa le veci degli insegnanti, e che segue lo stesso programma didattico che si fa a scuola.
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Anch'io non ero entusiasta di aprire la partita iva, ma all'epoca ero disoccupata da 14 mesi, inoltre l'agenzia che mi ha assunto, prendeva anche badanti che non avessero l'attestato oss (io all'epoca non l'avevo ancora preso). Poi l'agenzia per la quale lavoravo non cercava badanti conviventi, quindi mi è capitato di fare doppi turni o lavorare la notte o nei festivi, ma mai di lavorare 24 ore di seguito. Certo a loro conviene che uno abbia la partita iva, così non pagano mutua, ferie e permessi; sono più contenta adesso che lavoro come dipendente.
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A Torino, città nella quale abito, ci sono agenzie che cercano badanti che, per le prime 500 ore, ti assumono come se fossi loro dipendente, poi sei costretto ad aprirti la partita iva. Io l'ho avuta per quasi due anni, il primo anno ci sono degli sgravi fiscali, poi non più. Io l'ho chiusa quando ho iniziato a lavorare in una casa di riposo, anche se all'inizio avevo il contratto per un solo mese. Certo, secondo me, è meglio lavorare da dipendente piuttosto che avere la partita iva, ma per una persona che è disoccupata da diversi anni, è meglio lavorare con partita iva che continuare a rimanere disoccupato.
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Hai pensato di proporti come badante? A Torino ci sono agenzie che cercano badanti, anche che non abbiano l'attestato oss. Magari per anziani che sono ancora autosufficienti ma non escono più di casa.
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Io attualmente lavoro in una comunità psichiatrica, lo xanax e la paroxetina li conosco bene (anche se io personalmente non li ho mai presi), del serplus non avevo mai sentito parlare; ma è un integratore, non è un vero e proprio farmaco. In ogni caso ti consiglio di chiedere il parere del tuo medico prima di assumere qualsiasi cosa.
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So che non sarebbe molto onesto, ma magari potresti inventarti che per diversi anni hai lavorato in nero.