Però non necessariamente disprezzabile, secondo me.
A me le donne che la danno a tutti stanno simpatiche, l'importante è che la diano pure a me.
Ohhh! Che Dio benedica la coerenza, finalmente!
Io criticavo proprio questo aspetto.
Mostra di PiùIn questo contesto si inserisce la forma "ibrida", di cui a mia opinione stiamo discutendo. La quale, se ho inquadrato correttamente, agisce in stile: "Chi disprezza compra". Ovvero, nei fatti non sono per il proibizionismo, in quanto sono libertini nella fruizione, ma poi, non nei fatti, bensì a parole, paradossalmente giudicano anch'essi il libertinismo.
Mi riferisco all'aspetto dei "commentini inappropriati" nei quali penso sia ancora presente una vecchia forma di giudizio sprezzante verso la libera espressione dionisiaca femminile: il "libertinismo femminile". Anche se tale giudizio avviene appunto, in questo caso, solo nei confronti di quello femminile e non del proprio. Probabilmente perché vi è anche un ulteriore motivo di astio, nel fatto che esso ha sottratto loro l'aspetto del controllo.
Dunque direi che questa forma di espressione moderna, a differenza della vecchia mentalità, non sia più proibizionista, bensì libertina, ma tuttavia mantenga ancora intatto l'aspetto giudicante.
Questa dissonanza o ibridazione, a mia opinione, offre la possibilità di trarre piacere su due fronti: piacere dalla nuova mentalità libertina, ovvero dalla liberata fruizione dionisiaca, ma anche piacere dalla vecchia mentalità giudicante, nel poter esercitare un deprezzamento nei confronti del "piatto nel quale mangiano", deprezzamento che per principio "osmotico" li eleva in autostima: se tu vai giù, io vado su.
La donna libertina e discinta: apprezzata e disprezzata... Sarà che odio le dissonanze cognitive quando le individuo, ma questo è l'aspetto che mi dà più sui nervi. Una cosa: o ti piace, oppure la disprezzi; deciditi!