Ma nella sfera sessuale privata, l'uomo e la donna hanno il diritto di dire e praticare ogni porcheria che gli possa piacere
Shakespeare, spostati!
Vedi Diverso, al di là del fatto che le foto siano state postate dai mariti o dalla mummia di Tutankhamon e, anche al di là di ciò che viene detto, dipende, a mia opinione, dal perché viene detto: anche io, con i miei amici, utilizzo spesso un linguaggio che farebbe scappare, guaendo un branco di cani selvatici; introdotta da lungi, a tale forma di creatività linguistica, ma... proprio perché la conosco bene, so distinguere quando è leggera nel pathos emotivo rispetto a quando non lo è.
Ovvero, quando viene usata per dare un comico o cinico senso di realtà, o come "rafforzativo neutro", ad esempio nelle esclamazioni o come "originalità linguistica", ecc., rispetto a quando serve ad esprimere disprezzo e non è sostenuta da motivazioni solide se non dal desiderio di abbassare gli altri per una sbrigativa e sadica soddisfazione egoica di natura gerarchica: "Se tu cadi dallo sgabello, io ti sovrasto", ma pigramente e senza fare sforzi auto-migliorativi per salire davvero di livello. Senza meritarlo.
E parlo di questo proprio perché, in vita mia, sono venuta in contatto con entrambe le forme ma, nonostante io abbia il "pelo fitto sullo stomaco" e, per scandalizzarmi... no, probabilmente non è possibile farlo. Mi dà comunque fastidio quando percepisco un determinato tipo di intento dietro le parole.
Quando il disprezzo gratuito utilizza un linguaggio che, in sé, potrebbe essere anche neutrale, nonostante volgare, ma per esprimere intenti egoici emotivi i quali sono molto meno neutrali. A parità di linguaggio, come si suol dire: "Un signore può esprimersi in modo volgare senza esserlo", e poi c'è chi "un signore" non lo è.
Come ho già scritto, io non ho letto i commenti, ho solo guardato il video, per cui è un ragionamento per ipotesi, non una tesi. Ma se quel minimo di sale in zucca me la racconta giusta, immagino il tenore di molti commenti e intendo il tenore dell'intento, più che delle parole e basta.
Però, vedi, è difficile veicolare quel tipo di intento senza utilizzare il linguaggio volgare: non dico sia impossibile, perché ho visto che alcuni, tramite allusione, ci riescono lo stesso, e li trovo ancora più subdoli, perché ne escono pure apparentemente puliti. Molti nemmeno colgono, oppure si sentono solo mortificati e iniziano a fare mea culpa, invece che ricacciare il "simpaticone" di turno sbrigativamente al suo posto. In questo caso non mi riferisco solo al contesto qui trattato del porno, ma è un discorso più in generale.
D'ogni modo, per quel tipo di forma implicita allusiva, ci vuole un tipo di intelletto settorialmente fine; la maggior parte, penso, rinuncerebbe e basta: "Too much effort", ma anche perché il non poter avere la gratificazione istantanea di "vomitare fuori in libera incontinenza emotiva" un determinato intento li frustrerebbe, dunque perderebbe di significato.
Per cui, chiamami bacchettona, ma non mi opporrei se fosse sfoltito il linguaggio tramite una qualche forma di moderazione dei toni, e sì, anche nei: "Siti porno, di quelli che esistono da prima che tu nascessi". Poi, personalmente, sarà un mio limite, ma percepisco tutto questo come completamente incompatibile e separato da una natura romantica: romantico quanto un palo.
Parlando di insulti sessisti: il fatto che una persona utilizzi un certo tipo di linguaggio, in automatico, per imitazione sociale, senza averne indagato l'origine, non vuol dire che non abbia delle origini sociali. Ciò che davvero fa la differenza, a mia opinione, è se quelle origini sono ancora vive nel sentito emotivo di quella persona che li pronuncia, oppure se ne è rimasto solo il guscio vuoto della forma linguistica, ma svuotato del significato originario.
Il guscio vuoto ci può anche stare volendo, lì sono gusti, ma il significato originario giudicante direi molto meno (se tutte le ipotesi sui significati che ho sciorinato non sono solo vaneggi campati in aria).
È come il discorso opposto, ma in realtà simile, della galanteria. A mia opinione, tenendo conto del contesto di origine, non era nata per virtuosismo: era un "lupo travestito da agnello". Poi, il significato originale si è perso nella notte dei tempi ed è rimasto solo il guscio vuoto della ritualità, appunto: la forma che è stata poi riempita da reale spirito romantico apollineo.
Allo stesso modo, anche una forma linguistica (volgare o meno) può venir svuotata e assumere nuovi significati, molto meno grevi nell'intento. Ci si può "mandare a quel paese" anche per gioco. Ma non è scontato quale intento ci sia dietro, né che sia neutro anziché realmente offensivo. Bisogna appunto vedere se si sta giocando o meno. In privato, certamente, una coppia può fare ciò che vuole, se si parla di gioco.
Comunque, come ho scritto, non è che poi mi esima dal capire se c'è gente arrabbiata per delle problematiche che sono anche reali, o che ritenga, a mia opinione, tali problematiche vadano ignorate e non si cerchino soluzioni, solamente perché di pancia alcuni si comportano scorrettamente, ma nemmeno nego se "vedo" una scorrettezza di intenti.
Poi, come ho detto, sto ragionando per ipotesi e comparazioni, non su dati reali che io abbia verificato, quindi il mio "vedere" potrebbe essere miope.
"Sorry il papiro". Diverso, ma non è sempre facile riassumere.