A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie"

  • Ma nella sfera sessuale privata, l'uomo e la donna hanno il diritto di dire e praticare ogni porcheria che gli possa piacere

    Shakespeare, spostati!


    Vedi Diverso, al di là del fatto che le foto siano state postate dai mariti o dalla mummia di Tutankhamon e, anche al di là di ciò che viene detto, dipende, a mia opinione, dal perché viene detto: anche io, con i miei amici, utilizzo spesso un linguaggio che farebbe scappare, guaendo un branco di cani selvatici; introdotta da lungi, a tale forma di creatività linguistica, ma... proprio perché la conosco bene, so distinguere quando è leggera nel pathos emotivo rispetto a quando non lo è.


    Ovvero, quando viene usata per dare un comico o cinico senso di realtà, o come "rafforzativo neutro", ad esempio nelle esclamazioni o come "originalità linguistica", ecc., rispetto a quando serve ad esprimere disprezzo e non è sostenuta da motivazioni solide se non dal desiderio di abbassare gli altri per una sbrigativa e sadica soddisfazione egoica di natura gerarchica: "Se tu cadi dallo sgabello, io ti sovrasto", ma pigramente e senza fare sforzi auto-migliorativi per salire davvero di livello. Senza meritarlo.


    E parlo di questo proprio perché, in vita mia, sono venuta in contatto con entrambe le forme ma, nonostante io abbia il "pelo fitto sullo stomaco" e, per scandalizzarmi... no, probabilmente non è possibile farlo. Mi dà comunque fastidio quando percepisco un determinato tipo di intento dietro le parole.


    Quando il disprezzo gratuito utilizza un linguaggio che, in sé, potrebbe essere anche neutrale, nonostante volgare, ma per esprimere intenti egoici emotivi i quali sono molto meno neutrali. A parità di linguaggio, come si suol dire: "Un signore può esprimersi in modo volgare senza esserlo", e poi c'è chi "un signore" non lo è.


    Come ho già scritto, io non ho letto i commenti, ho solo guardato il video, per cui è un ragionamento per ipotesi, non una tesi. Ma se quel minimo di sale in zucca me la racconta giusta, immagino il tenore di molti commenti e intendo il tenore dell'intento, più che delle parole e basta.


    Però, vedi, è difficile veicolare quel tipo di intento senza utilizzare il linguaggio volgare: non dico sia impossibile, perché ho visto che alcuni, tramite allusione, ci riescono lo stesso, e li trovo ancora più subdoli, perché ne escono pure apparentemente puliti. Molti nemmeno colgono, oppure si sentono solo mortificati e iniziano a fare mea culpa, invece che ricacciare il "simpaticone" di turno sbrigativamente al suo posto. In questo caso non mi riferisco solo al contesto qui trattato del porno, ma è un discorso più in generale.


    D'ogni modo, per quel tipo di forma implicita allusiva, ci vuole un tipo di intelletto settorialmente fine; la maggior parte, penso, rinuncerebbe e basta: "Too much effort", ma anche perché il non poter avere la gratificazione istantanea di "vomitare fuori in libera incontinenza emotiva" un determinato intento li frustrerebbe, dunque perderebbe di significato.


    Per cui, chiamami bacchettona, ma non mi opporrei se fosse sfoltito il linguaggio tramite una qualche forma di moderazione dei toni, e sì, anche nei: "Siti porno, di quelli che esistono da prima che tu nascessi". Poi, personalmente, sarà un mio limite, ma percepisco tutto questo come completamente incompatibile e separato da una natura romantica: romantico quanto un palo.


    Parlando di insulti sessisti: il fatto che una persona utilizzi un certo tipo di linguaggio, in automatico, per imitazione sociale, senza averne indagato l'origine, non vuol dire che non abbia delle origini sociali. Ciò che davvero fa la differenza, a mia opinione, è se quelle origini sono ancora vive nel sentito emotivo di quella persona che li pronuncia, oppure se ne è rimasto solo il guscio vuoto della forma linguistica, ma svuotato del significato originario.


    Il guscio vuoto ci può anche stare volendo, lì sono gusti, ma il significato originario giudicante direi molto meno (se tutte le ipotesi sui significati che ho sciorinato non sono solo vaneggi campati in aria).


    È come il discorso opposto, ma in realtà simile, della galanteria. A mia opinione, tenendo conto del contesto di origine, non era nata per virtuosismo: era un "lupo travestito da agnello". Poi, il significato originale si è perso nella notte dei tempi ed è rimasto solo il guscio vuoto della ritualità, appunto: la forma che è stata poi riempita da reale spirito romantico apollineo.


    Allo stesso modo, anche una forma linguistica (volgare o meno) può venir svuotata e assumere nuovi significati, molto meno grevi nell'intento. Ci si può "mandare a quel paese" anche per gioco. Ma non è scontato quale intento ci sia dietro, né che sia neutro anziché realmente offensivo. Bisogna appunto vedere se si sta giocando o meno. In privato, certamente, una coppia può fare ciò che vuole, se si parla di gioco.


    Comunque, come ho scritto, non è che poi mi esima dal capire se c'è gente arrabbiata per delle problematiche che sono anche reali, o che ritenga, a mia opinione, tali problematiche vadano ignorate e non si cerchino soluzioni, solamente perché di pancia alcuni si comportano scorrettamente, ma nemmeno nego se "vedo" una scorrettezza di intenti.


    Poi, come ho detto, sto ragionando per ipotesi e comparazioni, non su dati reali che io abbia verificato, quindi il mio "vedere" potrebbe essere miope.


    "Sorry il papiro". Diverso, ma non è sempre facile riassumere.

  • Temo tu stia facendo un po' di confusione: non si può parlare di "semplice" pornografia quando si tratta di foto condivise senza consenso, che sia materiale rubato, preso di nascosto, hackerato oppure diffuso da ex rancorosi, e questo non ha nulla a che vedere nemmeno con OnlyFans o con adulti che decidono consapevolmente di produrre contenuti erotici. È una violazione (grave) della privacy, punto, e nessuno mette in discussione che nella sfera privata ognuno sia libero di vivere le proprie fantasie come preferisce, purché ci sia consenso. Ma un conto è la sessualità libera, un altro sono spazi pubblici che alimentano e rafforzano una narrativa tossica collettiva, in cui il consenso sparisce e le donne diventano "materiale" da condividere, come fossero Pokemon.


    Definire quanto accaduto come una "polemica ridicola" significa voler ignorare che qui non si parla solo di gusti personali, ma di un contesto che ha effetti reali, e normalizza la mancanza di rispetto per l'altro, rafforza determinate dinamiche di potere e, come ogni echo chamber, abbassa le barriere critiche individuali. E il numero reale di mariti che hanno effettivamente condiviso foto delle proprie mogli è irrilevante rispetto al punto centrale: il problema non è statistico, ma culturale.

  • Senza giustificare o togliere gravità alle violazioni commesse da chi agisce senza consenso e chi offende la dignità delle persone, c'è una cosa che ognuno di noi può imparare da questa vicenda: la nostra immagine va protetta adeguamente.


    Pensiamoci quando postiamo senza riflettere immagini su immagini sui social.


    La protezione è nostro individuale compito.


    Tutto ciò al netto dell'IA, delle immagini rubate da circuiti di sicurezza etc. Posso mettere la blindata e chiuderla correttente e non mi tutela contro chiunque ma....lasciare la porta accostata, anche no.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Temo tu stia facendo un po' di confusione: non si può parlare di "semplice" pornografia quando si tratta di foto condivise senza consenso

    Quindi il problema è semplicemente la pubblicazione senza consenso? Se fosse così semplice non ci sarebbero state tutte queste polemiche. Ho sentito pure politici (politiche) lamentarsi di essere sul forum Phica, e presumo che le immagini in quel caso fossero già disponibili in pubblico, tipo forse quelle della Carfagna quando faceva i calendari, o foto di qualche politica al mare in bikini prese da giornali di gossip. Se le immagini avessero avuto la faccia censurata si sarebbero evitate le polemiche? No. Se le immagini fossero state senza consenso in un altro contesto, come capita spesso quando un turista fa una foto in un luogo affollato, quando una TV fa riprese in luoghi pubblici, quando qualcuno si fa un selfie e noi siamo seduti sul tavolo dietro, ci sarebbe stata la stessa polemica? No.


    E il numero reale di mariti che hanno effettivamente condiviso foto delle proprie mogli è irrilevante rispetto al punto centrale: il problema non è statistico, ma culturale.

    Per parlare di cultura devi per forza fare una statistica e individuare esattamente il tipo di comportamento da analizzare. Nelle polemiche varie che ho sentito si tendono a scambiare sottoculture limitate con culture dominanti. Va pure fatto notare che se il problema fosse una sottocultura, il problema è irrisolvibile perché ai giorni nostri esistono sottoculture di tutti i tipi, perfino di terrapiattisti, streghe, e robe medievali che non sono mai scomparse e forse mai scompariranno.


    se uno sconosciuto mi fa la foto in spiaggia e la mette su questo sito alla mercé di questi allupati è gravissimo uguale ed è reato.

    Il punto è il consenso, niente altro.

    Quindi quando al telegiornale fanno i servizi con le riprese sulla spiaggia hanno chiesto il consenso a tutti quelli che compaiono nelle inquadrature? Quando tu fai una foto in un luogo pubblico, chiedi a tutti quelli che rientrano nella tua foto il consenso? Se il punto fosse "il consenso e niente altro" non avreste scritto 30 pagine di discussione e non ci sarebbero state così tante polemiche, non si sarebbero mossi personaggi pubblici, femministe, eccetera.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Per cui, chiamami bacchettona, ma non mi opporrei se fosse sfoltito il linguaggio tramite una qualche forma di moderazione dei toni, e sì, anche nei: "Siti porno, di quelli che esistono da prima che tu nascessi". Poi, personalmente, sarà un mio limite, ma percepisco tutto questo come completamente incompatibile e separato da una natura romantica: romantico quanto un palo.

    Ma il sesso non deve essere necessariamente romantico, anzi, dal punto di vista biologico è basato su meccanismi di sottomissione. Credo sia perfettamente normale, derivante dall'istinto biologico e dal testosterone, che un uomo voglia sottomettere la donna sessualmente, prenderla, cacciarla, "montarla", eccetera. Ovviamente con molte eccezioni, infatti ci sono pure uomini che al contrario vogliono farsi sottomettere, o situazioni più sfumate e variabili, pure con fantasie e feticismi particolari.


    La distinzione che va fatta è tra sessualità privata e consenziente, e comportamento pubblico, e va considerato che tra le due cose dovrebbe esserci una separazione abbastanza netta. Esattamente come chi guarda i film horror ma poi nella vita reale non sbudella nessuno, o come chi guarda i film di guerra ma poi nella vita reale è pacifista e in guerra non ci andrebbe manco morto.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • anzi, dal punto di vista biologico è basato su meccanismi di sottomissione. Credo sia perfettamente normale, derivante dall'istinto biologico e dal testosterone, che un uomo voglia sottomettere la donna sessualmente, prenderla, cacciarla, "montarla", eccetera.

    Si lo è: come dici, anche a mia opinione è anche biologico. C'è un instinto che potremo definire "rapace" nella sponda dominante della riproduzione, infatti se noti, anche parlando del patriarcato, ho chiesto se sia nato prima l'uovo oppure la gallina, ovvero: prima gli istinti biologici, oppure prima il movimento culturale.


    E non è un caso che io abbia parlato di gerarchia, perchè tramite offesa si può umiliare, ovvero etimologicamente abbassare al livello del terreno un altra persona e dunque dominarla, appunto, dall'alto (comodamente senza meriti di superiorità reale).


    Un conto è che, però, questo sia fatto all'interno di una dinamica di gioco, una sorta di gioco di ruolo, come chi si insulta a vicenda ridendo, un conto è esserne convinti e avere dunque un reale intento offensivo o svilente nei confronti dell'altro: "chi non recita". Non so se nei commenti tutti negli intenti stessero giocando e basta.


    Un esempio che ho già fatto è: un conto è recitare il ruolo di un dinosauro, un conto è essere convinto di esserlo.


    Un individuo che, per gioc, in una recita interpreti il ruolo di in dinosauro non è pazzo, un individuo convinto di essere un dinosauro, è pazzo. Lo stesso vale anche nelle offese, un conto è che sia un gioco, un conto è che non lo sia, ovvero che ci sia un reale intento poco rispettoso dietro. Cambia se si è realmente immedesimati o se si stà solo giocando.


    A riguardo si parlava delle eco chamber.

    un contesto che ha effetti reali, e normalizza la mancanza di rispetto per l'altro, rafforza determinate dinamiche di potere e, come ogni echo chamber, abbassa le barriere critiche individuali.

    Il problema è proprio che, in certi ambienti, penso si faccia abbastanza presto a scivolare dal gioco alla realtà.


    Perchè dietro ci possono essere ferite, livori personali, gusto nel guadagnarne comparativamente in autostima abbassando il prossimo, giudizio culturalmente arcaico verso la libera espressione sessuale femminile, frustrazoni, tutto il discorso sul reimpossessarsi di un senso di controllo perduto. Parecchie cose insomma, di differenti dal gioco.


    So che tu sei smaliziato, ma tanta gente non lo è.

    Esattamente come chi guarda i film horror ma poi nella vita reale non sbudella nessuno, o come chi guarda i film di guerra ma poi nella vita reale è pacifista e in guerra non ci andrebbe manco morto.

    E qui si ritorna alla differenza tra il giocare, il recitare un ruolo, o l'essere invece realmente immedesimati nel "dinosauro" (in questo caso in un intento offensivo).


    Tu dici di rispettare le donne, se le rispetti ti limiti al gioco, senza malizia, ma non è scontato.

    Ma il sesso non deve essere necessariamente romantico

    Perchè il romanticismo è apollineo, dunque possono essere distinti in natura, lì sono scelte, basta che non ci siano, appunto, doppi fini reali poco simpatici. Tanto più in gruppo come nelle eco-chamber che può creare quell'effetto branco.

  • Un conto è che, però, questo sia fatto all'interno di una dinamica di gioco, una sorta di gioco di ruolo, come chi si insulta a vicenda ridendo, un conto è esserne convinti e avere dunque un reale intento offensivo o svilente nei confronti dell'altro: "chi non recita". Non so se nei commenti tutti negli intenti stessero giocando e basta.

    Quando fai sesso l'istinto prende il sopravvento e il cervello si spegne, non credo che la gente stia lì a ragionare sulle sovrastrutture ideologiche mentre sta per avere un orgasmo.


    Avevo visto un'intervista tempo fa su una coppia di padrone/schiava, e lui diceva che gli piaceva vederla soffrire, ma è limitato a certi momenti. Tutto comunque consenziente, nel senso che lei è sarebbe libera di andarsene o concludere i giochi quando vuole, ma a lei sta bene vivere in quel modo e le piace il suo padrone.


    Quello che voglio dire è che sessualità e realtà dovrebbero essere tenute separate, così come privato e pubblico. Se molesti sessualmente una donna in pubblico devi andare in galera. In privato però, consenzientemente, puoi pure frustarla e sputarle in faccia dandole della z∙∙∙∙∙a. O immaginare di farlo.


    Il problema è che ormai internet e la tecnologia sono finite tra le mani di chiunque, dal bambino innocente fino all'anziano analfabeta, inclusi giornalisti e politici. Questo fa sì che la nostra società dell'informazione sia ormai la società del caos totale.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Quindi quando al telegiornale fanno i servizi con le riprese sulla spiaggia hanno chiesto il consenso a tutti quelli che compaiono nelle inquadrature?

    Se sei riconoscibile in teoria ti devono chiedere la liberatoria, io l’ho firmata una volta, mi avevano filmato in un mercato e lo spezzone sarebbe andato in un programma televisivo.

    Quando partecipo a eventi dal vivo o anche webinar il cui contenuto sarà registrato e pubblicato online, devo sempre firmare il consenso per la privacy a diffondere l’immagine.


    Comunque se non capisci la differenza tra finire in un nano secondo di spezzone TG e l’essere data in pasto a un branco di uomini che fanno commenti mortificanti e violenti (su phica c’erano pure minacce, del tipo "questa la stuprerei sia da viva che da morta", perdonate la crudezza ma qui bisogna rendersi conto dello schifo), non c’è molto da discutere con te.


    Comunque per la cronaca il polverone l’hanno sollevato attiviste in merito alla diffusione delle foto non consensuali di ragazze comuni.

    Ricordo che su Phica le ragazze erano schedate per regione e città, una roba da brividi. Solo dopo le giornaliste, politiche ecc. hanno scoperto di esserci anche loro. Quindi la risposta all tua domanda è SÌ, di questa cosa si parla anche senza il coinvolgimento di VIP. Peraltro già tante avevano fatto denunce alla postale senza aver nessun riscontro. Chiaro che il servizio sul TG1 lo fanno solo per i "nomi grossi" ma la nostra informazione fa schifo a 360 gradi.

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