Ritorno su questo vecchio post perché mi sembra che questo sia un esempio di esagerazione che attribuisce tutto al patriarcato.
Mi sembra che la necessità per un uomo, soprattutto giovane, di avere rapporti sessuali regolari e tutte le pulsioni che da questa necessità scaturiscono non sia un frutto del patriarcato, ma una questione meramente biologica e "decostruirla" sia veramente difficile.
Ma allora anche le eiaculazioni notturne che i giovani hanno, non sarebbero il frutto di un organismo fatto per avere rapporti regolari, ma un frutto della mentalità patriarcale? Mi sembra davvero poco realistico.
Poi ovviamente queste pulsioni non possono giustificare qualsiasi comportamento, ma credo che siano a monte del patriarcato e non una sua conseguenza.
Non è ciò che ho scritto. Non nego (ovviamente) l'esistenza di istinti sessuali o pulsione biologica. Il punto che evidenziavo è come il desiderio sessuale non implichi alcun diritto automatico ad accedere ai corpi altrui. Nessuno ha il "diritto" di soddisfare i propri impulsi in qualsiasi momento o a spese di un'altra persona.
Il problema non è quindi la pulsione in sé, ma la cornice culturale che la trasforma in una presunta "obbligazione sociale" verso il sesso o l'accesso ai corpi femminili. La mia critica riguarda precisamente questa aspettativa che possiamo senza dubbio definire patriarcale.