A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie"

  • Quindi le donne devono sbirciare nei device dei partner? Se la mia (ipotetica) lo facesse, io mi inc... Da parte mia, io non l'ho mai fatto.

    Hum sì, non è il massimo, una privacy la hanno anche i "visigoti", a meno che non si applichi una requisizione dei diritti come ipotizzato.

    Visto questo infantilismo allora, sarebbe da togliere loro la patente, la responsabilità genitoriale, il diritto di voto e tanti altri diritti che si acquisiscono in fase adulta...

    Compreso quello alla privacy, ma così non è. A mio avviso, se si arriva a voler fare il "piccolo detective" si è già privi di quel minimo di intesa da: "Guardami negli occhi e nega!". Si è già mezzi estranei. Oppure si parte da una sfiducia di base, ma a quel punto ha senso che tante cose siano già nel paniere della tolleranza.

  • Non esiste l'equazione "qualsiasi attrazione fisica = patriarcato", in quanto l'attrazione in sé è naturale, fa parte dell'essere umano e non c'entra con la mercificazione. Quello che intendevo sottolineare è invece un'altra cosa: la nostra cultura, storicamente, ha costruito un immaginario in cui il corpo femminile viene continuamente ridotto a oggetto di desiderio, valutato, classificato, esibito e spesso subordinato al piacere o al giudizio maschile. Questo non significa che se un uomo trova una donna attraente sta automaticamente mettendo in atto il patriarcato, ma come i criteri stessi attraverso cui spesso vengono valutati la bellezza, la desiderabilità o perfino la "rispettabilità" di una donna sono influenzati da secoli di cultura patriarcale.


    Pertanto non è un problema l'attrazione in sé, ma il contesto che la plasma, la rende gerarchica, la trasforma in valore sociale della donna stessa e, in certi casi, legittima comportamenti di oggettificazione o disuguaglianza come quelli in discussione in questo thread. Quindi, per venire alla tua considerazione, non si tratta di "prendere i voti" per essere liberi dal patriarcato, ma di diventare consapevoli di come certe logiche influenzino (anche a propria insaputa) i modi di guardare e di rapportarsi agli altri.

  • Per quanto concordi pienamente con chi afferma che sia necessario porre la massima attenzione nella scelta del partner - anche se passione e sentimenti possono facilmente offuscare la ragione, e questo vale per entrambi i generi - non credo che, in una circostanza come questa, sia corretto attribuire responsabilità alle interessate (salvo ovviamente per chi era consapevole e consenziente). Spostare il discorso su presunte colpe o "responsabilità pratiche" delle donne rischia di banalizzare e giustificare comportamenti che restano comunque inaccettabili. Non si tratta di colpevolizzare chi si fidava o chi non ha percepito tutti i (presunti) segnali: la responsabilità è di chi ha agito deliberatamente e senza rispetto.


    In molti casi, inoltre, non è proprio possibile stabilire a priori se una persona possa arrivare a compiere atti simili. Alcuni individui, riguardo alla sessualità, coltivano un vero e proprio "giardino segreto" dentro di sé, dove talvolta vengono piantati radici e semi tossici che nessuno, nemmeno il partner, può vedere. Finché questi semi non germogliano in azioni concrete e visibili, possono apparire perfettamente normali e insospettabili. È un terreno oscuro e nascosto che rende spesso inutile e ingiusto attribuire responsabilità a chi sta accanto, perché non sempre esistono segnali chiari e individuabili in grado di metterli in luce.


    Il mio timore, inoltre, è che molte donne, essendo cresciute e vivendo in una cultura in cui aspetti patriarcali (nell'accezione femminista) permeano il sentire comune, possano interiorizzare inconsciamente tali logiche. Questo condizionamento culturale può portarle, in circostanze come queste, ad accettare o addirittura a credere nell'esistenza di corresponsabilità femminile, anche quando la responsabilità resta esclusivamente di chi ha agito in questi termini.

    Bravissima!!!

    :thumbup:

  • Sinceramente trovo fuori luogo questo metter al centro dell'attenzione le scelte sentimentali delle donne.


    Ritengo che non sia un tema che c'entri con la problematica.

    Molto probabilmente tra questi la maggior parte erano uomini che si presentano come grandi lavoratori, bravi mariti...

    Un uomo aggressivo e violento, è anche molto geloso e possessivo. Dubito che sviluppi una perversione simile, ma questi sono pensieri miei.


    È possibile che un uomo nasconda un inclinazione simile. Ci sono uomini che ad oggi non riescono nemmeno ad ammettere di avere un feticismo. Figuriamoci se uno ammette di eccitarsi violando la privacy della presunta moglie.


    Parliamo di numeri molto grandi. Più di 30.000 utenti.


    E come hanno detto non si sa bene che contenuti fossero e a chi appartenessero.


    C'è gente che mente. Sui forum stessi a volte si trovano storie chiaramente fake.


    Io faccio ragionamenti abbastanza basilari, semplici e immediati:

    Uomo x mette la foto della compagna su un sito ---> deviazione sessuale ---> più uomini fanno la stessa cosa ----> nessuna donna fa la stessa cosa ---> fosse un problema di genere, cioè gli uomini sono più soggetti rispetto alle donne a sviluppare perversioni di un certo tipo..sicuramente non dipenderebbe da un "gene". ---> di conseguenza dipende dal contesto in cui crescono----> ma se sono piu di 10.000 persone dipende non più solo dal contesto ma da un problema CULTURAle ---> e se colpisce perlopiù gli uomini significa che c'è anche un aspetto legato al genere e a come vengono educati e visti gli individui di genere maschile rispetto a quello femminile.


    La stessa educazione in casa cambia se si ha a che fare con un bambino maschio o una bambina femmina.


    Per me si ritorna al concetto di patriarcato, perché anche se non esaustivo... spiega in grandi linee come mai esistono questi fenomeni.


    Tutto si riduce al: il corpo femminile è come se mi appartenesse e ne dispongo come voglio.


    Che differenza c'è tra scambiarsi carte dei pokemon (la nuova moda tra i quarantenni ) e foto di donne... anche sconosciute?

  • Un uomo aggressivo e violento è anche molto geloso e possessivo. Dubito che sviluppi una perversione simile.

    [...]

    Gli uomini sono più soggetti rispetto alle donne a sviluppare perversioni di un certo tipo... Sicuramente non dipenderebbe da un "gene". ---> Di conseguenza dipende dal contesto.

    [...]

    Per me si ritorna al concetto di patriarcato, perché anche se non esaustivo... Spiega in grandi linee come mai esistono questi fenomeni.

    Secondo me invece la genetica c'entra, nel senso: "È nato prima l'uovo o la gallina?". "È nato prima il fenomeno culturale del patriarcato, o prima gli istinti?". Personalmente vado sempre a scavare negli istinti, perché a mio avviso quelli spiegano gran parte dei comportamenti.


    In natura, in generale, gli animali maschi combattono per il possesso del territorio e delle femmine, ma le femmine no.


    Il maschio un po' in generale in natura a mio avviso è dunque più sul "possessivetto" istintivamente, perché deve appunto "accaparrare" territorio e femmine. Poi, può esprimersi in gelosia, oppure in...

    Il corpo femminile è come se mi appartenesse e ne dispongo come voglio.

    Si stima che condividiamo il 98\99% di DNA con gli scimpanzé; se si digita su Google, è riportato che lo scimpanzé, ad esempio, è più maschilista del bonobo.

    Che differenza c'è tra scambiarsi carte dei Pokemon (la nuova moda tra i quarantenni) e foto di donne... Anche sconosciute?

    Non granché in un certo senso, ma è anche per questo che si ipotizzava fossero "bambini troppo cresciuti".

    Tu prova a mettere in un corpo sano e adulto la testa di un bambino e poi vedi che ti viene fuori.

    La differenza è che gli uomini del passato, almeno in questo senso, erano per forza più adulti, essendosi fatti le guerre (di necessità virtù, come si suol dire). Però, di controbilancio, essendo di base più "duri", a mio avviso poi esprimevano in modo più duro anche gli istinti. Infatti, il patriarcato era imposto con piglio autoritario, non si scambiavano le "carte Pokemon" di nascosto. Sempre che si voglia raggruppare i due fenomeni, antico e contemporaneo, sotto un unico insieme.


    Comunque sia, concordo che è molto facile che buona parte non fossero granché aggressivi.

    Molto probabilmente tra questi la maggior parte erano uomini che si presentano come grandi lavoratori, bravi mariti...

    Un uomo aggressivo e violento è anche molto geloso e possessivo. Dubito che sviluppi una perversione simile.

    Quello aggressivo era un uomo più "duro", che poi però ovviamente esprimeva in modo più forte e duro anche l'aspetto istintivo, almeno a mia opinione.

  • Poi, se si vuol cavillare, pure "visigoti ed unni" combattevano, dunque in realtà non penso che fossero deboli e necessitassero di agire di nascosto. Ma ci sta comunque sia, nel rendere bene il concetto del "voglio o prendo" senza disciplina. Durante le guerre il combattimento era più disciplinato, artificialmente strutturato e impersonale.

  • Poi, se si vuol cavillare, pure "visigoti ed unni" combattevano, dunque in realtà non penso che fossero deboli e necessitassero di agire di nascosto. Ma ci sta comunque sia, nel rendere bene il concetto del "voglio o prendo" senza disciplina. Durante le guerre il combattimento era più disciplinato, artificialmente strutturato e impersonale.

    Se cosi fosse sarebbe terribile.


    Cioè nella natura maschile è insito qualcosa legato al prevaricare e dominare il prossimo...


    Facciamo bene allora noi donne a esserne spaventate e a dire meglio un orso...

  • Cioè nella natura maschile è insito qualcosa legato al prevaricare e dominare il prossimo..

    Beh, da che mondo è mondo gli esseri umani non sono santi, e fanno guerre e quant'altro, non mi sembra nulla di nuovo.


    Comunque, nemmeno le femmine sono prive di dispute gerarchiche interne. Ricordo un documentario sulle scimmie in cui il modello era quello dell'harem: "un maschio per tante femmine", ma non è che tutte le femmine fossero alla pari. C'era una femmina dominante che diveniva la preferita ed essenzialmente aveva accesso alle risorse alimentari per prima, per sé e per i suoi cuccioli. Alle restanti femmine e relativi cuccioli lasciava gli avanzi e, se qualche cucciolo o femmina provava a uscire dai ranghi e allungare le mani verso il cibo, finivano malmenati.


    Mi fa venire in mente le corti degli imperatori cinesi e le lotte intestine tra le concubine per il potere, oggi spesso oggetto di trama nei telefilm cinesi, per chi è appassionato del genere.

  • Il maschio un po' in generale in natura a mio avviso è dunque più sul "possessivetto" istintivamente

    Il comportamento maschile possessivo, se così possiamo definirlo nel contesto del gruppo di cui stiamo parlando, dove ci si appropriava di fotografie altrui per pubblicarle, si muoveva in una direzione chiaramente misogina.


    Una cosa è la gelosia o il senso del possesso all'interno di una relazione, che può avere anche una matrice istintiva: si è gelosi di una persona con la quale esiste un legame e in un certo senso, un consenso reciproco (anche lei può essere gelosa e possessiva a sua volta).


    Un'altra, invece, è ciò che accadeva nel gruppo: un modo per rimarcare e riaffermare una posizione di potere nei confronti della donna.

    DALI :hibiscus:

  • Un'altra, invece, è ciò che accadeva nel gruppo: un modo per rimarcare e riaffermare una posizione di potere nei confronti della donna.

    Ma il possesso è potere, a mio avviso, "potere sul prossimo", proprio a carattere generale, al di là che venga espresso in un modo o in un altro. Poi certo, cambia la qualità dell'espressione e i perché che generano una qualità espressiva al posto di un'altra.


    Ad esempio, se tu compri un oggetto al supermercato, ottieni potere su di esso dal momento in cui paghi alla cassa ed esso entra dunque in tuo possesso o potere.

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