E' come hai precisato.
Le possibilità sono moltissime, dipende molto dal tipo di conflitto interno.
Chiarivo l'ultimo punto, perché se lui prova umiliazione (in prospettiva) e la cosa lo fa soffrire è altamente probabile che non abbia quella perversione.
Chiarivo l'ultimo punto, perché se lui prova umiliazione (in prospettiva) e la cosa lo fa soffrire è altamente probabile che non abbia quella perversione.
Ah ok avevo letto/capito male, sono andata a rivedere.
Non sono preparata a livello così tecnico sui modelli psicologici delle fantasie/perversioni, quindi, non posso aggiungere niente di più a quanto hai detto.
(Sei impegnativo da leggere, specie dopo le dieci di sera 
)
Ah ok avevo letto/capito male, sono andata a rivedere.
Non sono preparata a livello così tecnico sui modelli psicologici delle fantasie/perversioni, quindi, non posso aggiungere niente di più a quanto hai detto.
(Sei impegnativo da leggere, specie dopo le dieci di sera
Diciamo che l'umiliazione non basta. Dovrebbe esserci eventualmente anche altro.
Si a volte faccio fatica anche a rileggermi.
Personalmente non saprei dare una caratterizzazione specifica.
Però mi vengono in mente degli elementi, ovviamente generali, affinché una coppia così possa reggere, o comunque non entrare in crisi il giorno dopo
Ah, no, ok... io pensavo che ti riferissi alla propria storia passata. Cioè tipo, per esempio: "aver avuto un passato molto promiscuo, è una predisposizione".
- Il cuckold non è la trasgressione da tirar fuori all'improvviso per mettere un po' di grinta al sesso, ma deve esserci una componente psicologica a supporto di tale fantasia da ambo le parti; componente che è possibile si esprima già nella sessualità della coppia, come fantasia, gioco di ruolo "simulato", che il "terzo" rende solo fisicamente concreto.
Questo penso sia proprio l'ABC...
- L'uomo portato all'idea di essere sottomesso, con tutte le sub-dinamiche psicologiche che ne derivano: senso di de-responsabilizzazione, o il controllo della partner attraverso un altro uomo, anche sfumature di umiliazione durante il processo, se queste contribuiscono ad eccitare di più.
Già, questo nel caso lui goda nel sentirsi umiliato/sottomesso.
Non è esattamente il mio caso, anzi io preferirei farlo io e mia moglie come coppia PIU' ALTRI che dovrebbero rispettare le nostre regole del gioco.
E penso che questo sia più o meno nelle corde anche dell'opener della discussione Liberato, e la sua sofferenza deriva dal non rendersene conto. Cioè: lui finge a sé stesso di accettare una situazione dove lui avrebbe una parte più... umiliante.
Mi piacerebbe che tornasse a partecipare alla discussione che lui stesso ha aperto.
Andrea
Grazie per tutte le risposte. Probabilmente dovrei aggiungere molto altro per far capire alcune dinamiche che si sono instaurate tra noi, ma per pudore (e privacy) non vorrei svelare dettagli che, tra l'altro, non riguardano me.
Noi siamo una coppia molto affiatata e il fatto che in tre anni ci siamo visti col contagocce non ha influito sulla nostra relazione, anzi, paradossalmente, l'ha rafforzata. Ho fatto delle domande alle quali solo io potrei rispondere, magari affrontando un percorso psicologico, per capire le ragioni di questa "perversione" (non so nemmeno quanto sia giusto chiamarla così in realtà), ma so che occupa parecchio spazio tra i miei pensieri da parecchi anni e che vorrei vivermela bene senza troppo giudicare me stesso (il fulcro potrebbe anche essere questo).
La mia compagna mi supporta (e sopporta) i miei sali e scendi, mi accetta e dal canto suo mi ha sempre ribadito più volte che l'amore che ha per me non cambierebbe mai se andasse con un altro né se avesse altre relazioni sentimentali (proprio in virtù del suo essere poliamorosa). Probabilmente dovrei anche sbattermene del giudizio altrui, maturarne uno migliore per me stesso e lasciarmi andare anche alle emozioni ed eccitazioni che ancora mi spaventano e mi destabilizzano, anche se non nego di aver provato molta eccitazione e di ripensare spesso a fatti già avvenuti di stampo cuckoldistico nella nostra relazione. È un territorio complicato, rischioso e quant'altro, ma noi dialoghiamo moltissimo per fortuna e ci apriamo l'un l'altra.
Spero di aggiornarvi su eventuali sviluppi positivi della faccenda, grazie. 
Ho fatto delle domande alle quali solo io potrei rispondere, magari affrontando un percorso psicologico, per capire le ragioni di questa "perversione" (non so nemmeno quanto sia giusto chiamarla così in realtà)
In senso colloquiale, perversione può essere sinonimo di trasgressione.
In ambito tecnico le perversioni sono elencate nel DSM e se non erro non c'è "cuckoldismo o scambismo", in quanto una sessualità non convenzionale, ma comunque ancora all'interno di una cosiddetta "tipicità", vissuta in modo egosintonico e nella condivisione consapevole della coppia (supponiamo i rapporti a tre) fa parte delle varie inclinazioni dell'essere umano; poi si può fare sempre un'interpretazione psicoanalitica delle proprie fantasie ed inclinazioni; ma per rientrare nella perversione è necessario un certo grado di atipicità in questa sessualità, quindi componente estrema, selettiva od ossessiva: che comunque sono delineate nelle principali trasgressioni elencate nel manuale diagnostico, come il masochismo, esibizionismo, voyeurismo, etc.
Non è esattamente il mio caso, anzi io preferirei farlo io e mia moglie come coppia PIU' ALTRI che dovrebbero rispettare le nostre regole del gioco.
E penso che questo sia più o meno nelle corde anche dell'opener della discussione Liberato, e la sua sofferenza deriva dal non rendersene conto. Cioè: lui finge a sé stesso di accettare una situazione dove lui avrebbe una parte più... umiliante.
Fin quando siamo nell'ambito del "immaginare di fare", non si può dire molto a mio avviso, non ci sono certezze, ma solo ipotesi e proiezioni. Che siano negative o positive, ovviamente.
Ciò che abbiamo veramente dentro lo possiamo scoprire solo quando una situazione ce lo tira fuori.
Casi di coppie che hanno praticato scambismo e lui/lei è entrato in crisi per qualsivoglia motivo ce ne sono. Anzi i casi più diffusi sono proprio questi.
Lì per lì ti eccita la scena di un lui che fa sesso orale a tua moglie (o il contrario), ma può crollare tutto in un secondo per come lui le posa una mano sul corpo, o per lo sguardo di lei verso lui. E si va ad aprire una crepa di incertezza o di mancanza di controllo.
Questo non per scoraggiare dall'idea di realizzare una fantasia, se è un progetto di coppia che si ha da tempo. Ma di non affidarsi troppo all'analisi di sé stessi o della situazione, sulla base di ciò che si immagina di fare, perché immaginare è sempre un territorio a sé. Poi bisogna andare a vedere i motivi per i quali una coppia cerca questo tipo di esperienza.
Ciò che abbiamo veramente dentro lo possiamo scoprire solo quando una situazione ce lo tira fuori.
Vero, molto vero.
Lo ripeto alla nausea...pensateci 100 volte prima di realizzare certe fantasie. Il rischio è altissimo... secondo me solo coppie di una solidità eccezionale se le possono permettere
secondo me solo coppie di una solidità eccezionale se le possono permettere
Io penso piuttosto che solo le coppie che non si amano veramente possono mettere in pratica senza conseguenze questo genere di fantasie. Oppure do al termine amore un significato differente da quello che intendono loro.
Io penso piuttosto che solo le coppie che non si amano veramente possono mettere in pratica senza conseguenze questo genere di fantasie. Oppure do al termine amore un significato differente da quello che intendono loro.
Ma guarda non lo so... io non lo avrei mai fatto (pur essendo un tipo molto "fantasioso"), ma ognuno poi è fatto a modo suo.
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