Mio marito è stato con una prostituta e non riesco a perdonarlo

  • Grazie, infatti per quanto uno possa pensare, visti i numeri, che la mia triste esperienza non sia unica, è esattamente quello che sto cercando di capire: come affrontare il dopo della scoperta che ho fatto. Chiudere la storia o ricostruire, ma in modo diverso, un rapporto nuovo... Non può più essere lo stesso di prima... cosa che lui continua a sostenere, dicendo che per lui è tutto come prima e che i suoi sentimenti non sono in discussione.

    Questo lo dovrai decidere tu e poi parlarne con tuo marito.

    Devi scavare a fondo e cercare di capire cos'è meglio per te, per il tuo matrimonio e per i tuoi figli.

    Sicuramente è un fatto grave e ciò che ti ferisce è sapere cosa abbia frullato nella testa di tuo marito per cercare questa avventura fugace e, soprattutto, cosa ci abbia visto di così importante in quel rapporto a pagamento da non poter soddisfare con te.

    Sai, alcune volte noi uomini abbiamo qualche piccola deviazione o depravazione, forse è il pagare una donna (che non significa umiliarla ma è l'idea di pagare per ottenere sesso), forse è l'idea di farlo con un'estranea, di certo è stato qualcosa che con un po' di fantasia e sincerità avrebbe potuto fare anche con te. Il nostro cervello è facile da ingannare, basta una parrucca da pochi euro per soddisfare quella fantasia di farlo con una sconosciuta invece che con la nostra compagna.

    Però oltre questo c'è la fiducia tradita, ed è qui che devi capire fino a dove si può recuperare e cosa è invece perso per sempre.

  • Grazie, infatti, per quanto uno possa pensare visto i numeri che la mia triste esperienza non sia unica, è esattamente quello che sto cercando di capire: come affrontare il dopo della scoperta che ho fatto. Chiudere la storia o ricostruire, ma in modo diverso, un rapporto nuovo... non può più essere lo stesso di prima... cosa che lui continua a sostenere, dicendo che per lui è tutto come prima e che i miei sentimenti non sono in discussione

    Può essere anche sincero che il sentimento sia rimasto uguale ma ...il vaso è rotto e non potrà mai più essere privo di crepe come era prima.


    Oltre al problema della fiducia, io avrei un problema di stima. Per me stimare il mio uomo per le sue qualità umane è molto importante, e una cosa del genere me ne farebbe perdere una buona fetta.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Forse sono la persona meno indicata a dare consigli, quantomeno positivi, poiché io sono stata tradita e per quanto abbia provato ad andare avanti, non ci sono riuscita. Inevitabilmente pensavo a cose tipo "perché lei?", "Cosa gli dava che io non gli davo?". E ancora peggio quando provavamo ad avere rapporti intimi, pensavo "starà pensando a lei, si immaginerà che il corpo anziché il mio sia il suo?". Non credo che non si possa superare un tradimento, ma dipende davvero come sei tu a livello caratteriale. Una cosa è certa, se decidi di passarci sopra devi farlo davvero, ciò significa nessuna frecciatina in merito a quanto accaduto, non voler continuare avere spiegazioni (io le cercavo, e non erano mai abbastanza per me, non colmavano né placavano la mia sofferenza e rabbia) quindi evitare il discorso e chiuderlo una volta per tutte.

    Dicono che l'amore ti fa superare ogni cosa, non sono d’accordo, quindi non ti sentire in colpa se non riesci, non significa che tu non lo ami perché se lo amassi lo perdoneresti e bla bla bla... mi sono sentita dire anche questo e sai cosa? Quando avevo provato a superarla, e ci ho provato per due anni, mi ha tradita altre due volte... Il lupo perde il pelo ma non il vizio, difficilmente succede. Esistono le eccezioni, e puoi capirlo dal modo in cui è avvenuto, se è stato casuale (una serata alcolica ma non mi pare) o se è stato pensato e costruito. Nella prima ipotesi può essere che davvero non lo rifaccia più, nella seconda... un po’ meno.

    Ti ringrazio e ti capisco. Superare un tradimento è difficile, bisogna evitare di cercare a tutti i costi spiegazioni, bisogna evitare di rimuginarci sopra e in futuro se si ricostruisce bisogna evitare di tirare in ballo la questione altrimenti meglio una separazione.

    Non so da quanto durasse il tuo rapporto, il mio 30 anni e non è facile buttare via tutto quello che c'è stato, ma non è facile neppure perdonare e andare oltre a meno che non ci sia una svolta radicale nel rapporto che si basi sulla sincerità, sul parlare chiaramente in caso di difficoltà o problemi e non cercare scorciatoie, e fondamentalmente capire che la fiducia si perde in un attimo e ci vuole una vita a riconquistarla... ovviamente un secondo errore non è minimamente contemplato.

  • E' vero che il vaso è rotto, ma non è detto che non si possa recuperare e che non si possa stabilire un rapporto sì nuovo, ma altrettanto soddisfacente. I giapponesi hanno una teoria affascinante in merito, all'atto pratico ma anche parlando metaforicamente sostengono che un vaso rotto si può sempre riparare, e lo fanno utilizzando un metallo prezioso, come l'oro, per unire i cocci, convinti che quel vaso rotto possa divenire anche più bello e prezioso di quanto fosse in origine. Lo so che il cuore di una persona non è un semplice vaso, ma siamo soliti fare questo parallelismo. Quello che voglio dirti è che per quanto non sia semplice salvare il salvabile, un modo esiste sempre e nulla vieta che non si possa continuare ad andare avanti e ristabilire un legame anche più solido. Certo, quelle cicatrici rimarranno, ma potrebbero anche rappresentare un punto di forza in un certo senso.

  • ... cosa che lui continua a sostenere, dicendo che per lui è tutto come prima e che i suoi sentimenti non sono in discussione.

    Penso che la scissione fra il sentimento che ha per te e l'episodio del tradimento, come se fossero due dimensioni distinte e separate, non sia una base credibile e solida nella prospettiva di un recupero.


    Preciso che sono certa che abbia del sentimento per te, e altrettanto certa che non gliene freghi niente della operatrice di piacere; ma a livello morale, "sentimenti" ed "azioni" (in questo caso tradimento) non si possono tuttavia scindere: altrimenti in nome del sentimento diventa tutto potenzialmente lecito. Basta che non si toccano i sentimenti allora possiamo abbuonare le conseguenze che derivano dalle cause che si sono mosse.


    Quindi, per riprovare, se lui vuole, dovrà quantomeno meditare (molto profondamente) sul fatto che il sentimento che ha per te ha ammesso un'azione da vero egoista, ed essere sincero con se stesso su quanto e non intraprendere la via più facile e veloce del "è tutto come prima", ma assumersi la responsabilità morale della sua azione.


    Solo quando riuscirà ad essere sincero con se stesso riconoscendo che nel sentimento da lui provato per te ha tuttavia agito "contro" lo stesso e la coppia tradendoti, seppur sessualmente, per me, questa triste esperienza, gli sarà almeno servita a capire come diamo per scontate molte cose all'interno della relazione.


    Ovviamente non devi forzarlo in questo processo, poiché ogni forzatura è inutile e dannosa, ma soltanto accompagnarlo, indirizzarlo, aiutarlo a "vedere" dove lui ora non vede, con tutta la compassione di cui sei capace.

  • Le statistiche lasciano il tempo che trovano, e poi chi fa il sondaggio dice davvero la verità? Io, da quello che sento e vedo, mi appoggio più a una frequenza del 50%. Ma poi, che importanza ha? Chi subisce un tradimento si sente tradito al 100%, e vi assicuro che non è affatto piacevole, che sia con un'amante o un'escort.

    Le statistiche sono fondamentali, perché siamo noi visti da una prospettiva differente. Se vado a 200Km/h posso anche arrivare sano a casa per diverso tempo, ma prima o poi mi schianto. Le statistiche dicono che mi schianto. Non tenerle in considerazione nella valutazione di un evento personale è da analfabetismo funzionale. Meglio conoscerle e poi eventualmente rendersi conto che non hanno nulla a che fare con la nostra realtà.


    Da quel che ho potuto capire io esiste una componente nella sessualità maschile che io definisco "rapace", passatemi il termine, e che mi è stata confermata da uomini con cui ho avuto modo di parlarne.

    E' quella pulsione di cui parlavo sin dall'inizio di questa discussione. Non è "più rapace" di quella femminile: è solo diversa.


    Il fattore estetico non conta affatto secondo me, è più forse la trasgressione del momento a spingere ad andarci. Non saprei...

    No. La trasgressione del momento è una perversione tipicamente femminile. Per l'uomo il vero valore aggiunto di andare a prostitute è quello che diceva (in modo molto femminile) Lupettadibosco e che ho spiegato in modo tecnico io nelle risposte precedenti.


    Fondamentalmente è per "diversificare", ovvero andare con più donne, con il valore aggiunto di non dover faticare, trattare e pagarne poi le conseguenze.


    In molti casi non è nemmeno un "diversificare perché maschio", ma è proprio un "diversificare" esistenziale, perché molti uomini hanno un conteggio delle amanti nella vita che è davvero ridicolo, se non inesistente.


    conoscono i loro desideri

    Sì, questo si.


    Chiudere la storia o ricostruire, ma in modo diverso, un rapporto nuovo... Non può più essere lo stesso di prima...

    Le possibilità sono proprio queste, ma non devi metterti fretta nel prendere una decisione. Il vecchio rapporto non esiste più.


    cosa che lui continua a sostenere, dicendo che per lui è tutto come prima e che i suoi sentimenti non sono in discussione.

    E in questo con ogni probabilità è sincero, ovvero per lui è davvero così. Tuttavia per te è cambiato tutto e il rapporto si fa in due: non può essere a senso unico.


    E' vero che il vaso è rotto, ma non è detto che non si possa recuperare e che non si possa stabilire un rapporto sì nuovo, ma altrettanto soddisfacente.

    In alcuni casi anche "più soddisfacente" dell'originale, tuttavia è davvero difficile.


    Quindi, per riprovare, se lui vuole, dovrà quantomeno meditare (molto profondamente) sul fatto che il sentimento che ha per te ha ammesso un'azione da vero egoista, ed essere sincero con se stesso su quanto e non intraprendere la via più facile e veloce del "è tutto come prima", ma assumersi la responsabilità morale della sua azione.

    Questo certamente. Fino a che cerca di tornare nella posizione precedente ottiene solo l'effetto contrario.


    Solo quando riuscirà ad essere sincero con se stesso riconoscendo che nel sentimento da lui provato per te ha tuttavia agito "contro" lo stesso

    Il che è proprio la base del tradimento e il motivo per cui il tradimento non è mai giustificabile, salvo casi veramente estremi.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Non hai capito nulla.
    Io non ho scritto che tutti gli uomini tradiscono, ho scritto che solo una minima parte di quelli fedeli è fedele perchè non ha impulsi al tradimento ed appagato.

    Trovo veramente squallido e di basso livello, in ogni caso, fare riferimento alla mia vita personale per attaccarmi, pertanto non ho alcun interesse a proseguire la conversazione con persone frustate e saccenti seppur sofferenti di analfabetismo funzionale.

  • Non hai capito nulla.
    Io non ho scritto che tutti gli uomini tradiscono, ho scritto che solo una minima parte di quelli fedeli è fedele perchè non ha impulsi al tradimento ed appagato.

    Se scrivi (testuali tue parole) "La maggior parte degli uomini vanno con prostitute" e "Di quelli che non ci vanno, la maggior parte tradisce senza dover andare a prostitute" non stai parlando forse della stragrande maggioranza degli uomini? Sì oppure no? Non è difficile ma, dato che cianci di analfabetismo funzionale, dovresti probabilmente ripassare le proporzioni per comprenderlo. Inoltre hai citato una percentuale (il 2%) totalmente immaginaria e senza alcun riscontro oggettivo. Se poi non era tua intenzione esprimere un simile concetto, oppure non ti sei reso conto del peso delle tue parole, questo è un altro paio di maniche, ma che tu l'abbia fatto è innegabile e scritto in bella vista.

    Trovo veramente squallido e di basso livello, in ogni caso, fare riferimento alla mia vita personale per attaccarmi

    I riferimenti alla tua vita personale li hai portati tu stesso sul forum, se non intendevi renderli pubblici non dovevi semplicemente postarli. Non ho detto nulla che non sia già di pubblico dominio, dal momento che sono informazioni presenti nei tuoi thread.

    pertanto non ho alcun interesse a proseguire la conversazione con persone frustate e saccenti seppur sofferenti di analfabetismo funzionale.

    Alla stessa stregua io non ne ho con chi offende gratuitamente e cerca di giustificare le proprie manchevolezze minimizzando la sofferenza degli altri, e buttando tutto e tutti nello stesso calderone indistinto.

  • Trovo veramente squallido e di basso livello, in ogni caso, fare riferimento alla mia vita personale per attaccarmi, pertanto non ho alcun interesse a proseguire la conversazione con persone frustate e saccenti seppur sofferenti di analfabetismo funzionale.

    Questa è la seconda volta che accusi un altro utente di analfabetismo funzionale e usi altri aggettivi poco simpatici. Direi che può bastare così e ti invito a non reiterare più questo atteggiamento molto poco costruttivo. Considera questo un richiamo ufficiale.


    Ailene per lo Staff di moderazione

  • Preciso che sono certa che abbia del sentimento per te, e altrettanto certa che non gliene freghi niente della operatrice di piacere; ma a livello morale, "sentimenti" ed "azioni" (in questo caso tradimento) non si possono tuttavia scindere: altrimenti in nome del sentimento diventa tutto potenzialmente lecito. Basta che non si toccano i sentimenti allora possiamo abbuonare le conseguenze che derivano dalle cause che si sono mosse.

    Aggiungo: che valore ha un sentimento che permette di definire lecito il fatto di andare a letto con un'altra donna?

    Io ci vedo il sentirsi superiore, il credere di poter decidere su giusto e sbagliato: "oggi IO ho deciso che posso andare a letto con un'altra e che non c'è niente di male nel farlo". Chissà se aggiungerebbe "e se ti va puoi farlo pure TU"... ecco, questo sarebbe almeno democratico.


    È una decisione e non una cosa che capita così: ci pensi, ci vai, paghi, ci fai. È un programma che si potrebbe interrompere ad ogni step: per arrivare al dunque si ha deciso più volte di farlo. È una cosa consapevole. Dall'inizio alla fine.


    E poi: che altro gli rimane se non dire "per me è tutto come prima, i sentimenti sono intatti"?

    Che sentimenti? Quelli che gli permettono di rifarlo se gli viene di nuovo la voglia?

    Chaque putain de chose qu'on fait dans cette vie, on doit la payer (Édith Piaf)

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