Sono stata educata ad essere troppo buona

  • Ma secondo me si sta facendo confusione: non si parla di ricevere o meno amore incondizionato dalla famiglia, ma di come la famiglia educa a comportarsi in società. In particolare l'autrice del thread mi pare lamentasse il fatto di essere stata formata ad essere "troppo buona con gli altri".

  • Ma secondo me si sta facendo confusione: non si parla di ricevere o meno amore incondizionato dalla famiglia, ma di come la famiglia educa a comportarsi in società. In particolare l'autrice del thread mi pare lamentasse il fatto di essere stata formata ad essere "troppo buona con gli altri".

    Si è vero, anche perché non sempre le famiglie che educano ad essere troppo buoni con gli altri sono davvero amorevoli, sono due cose distinte.

  • Se possiamo dare quasi per assodato come una famiglia disfunzionale, che cresce i propri figli senza amore e senza valori, farà in modo che nella stragrande maggioranza dei casi si possano manifestare in loro problemi psicologici nel corso del tempo, altrettanto non si può dire di quelle che non definirei tanto del "Mulino Bianco", in quanto mi pare un'etichetta priva di sostanziale significato concreto, quanto piuttosto che non presentano anomalie di particolare rilievo ed all'interno delle quali l'eventualità di esiti negativi in tal senso, anche se non azzerabile, si presenterà senz'altro con intensità e frequenza decisamente minori.


    L'equilibrio che è possibile conseguire, assente sostanzialmente nelle famiglie tossiche, è un potente lenitivo per quelle che potranno essere le possibili bastonate ricevute nel corso della vita, permettendo di incassarle, ed a volte anche renderle, in maniera maggiormente controllata e bilanciata rispetto a qualcuno che ha vissuto i suoi anni formativi in un ambiente squilibrato, instabile e senza valori.

  • Se possiamo dare quasi per assodato come una famiglia disfunzionale, che cresce i propri figli senza amore e senza valori, farà in modo che nella stragrande maggioranza dei casi si possano manifestare in loro problemi psicologici nel corso del tempo, altrettanto non si può dire di quelle che non definirei tanto del "Mulino Bianco", in quanto mi pare un'etichetta priva di sostanziale significato concreto, quanto piuttosto che non presentano anomalie di particolare rilievo ed all'interno delle quali l'eventualità di esiti negativi in tal senso, anche se non azzerabile, si presenterà senz'altro con intensità e frequenza decisamente minori.


    L'equilibrio che è possibile conseguire, assente sostanzialmente nelle famiglie tossiche, è un potente lenitivo per quelle che potranno essere le possibili bastonate ricevute nel corso della vita, permettendo di incassarle, ed a volte anche renderle, in maniera maggiormente controllata e bilanciata rispetto a qualcuno che ha vissuto i suoi anni formativi in un ambiente squilibrato, instabile e senza valori.

    Concordo assolutamente in tutto.

    Che colpa ne ha un genitore se cerca di insegnare al figlio ad essere buono?

    E poi quando sarà nel mondo farà come fanno tutti, si adatterà e cercherà, anche con le sue forze, di affrontarlo.

    Una piccola parte deve venire anche da noi.

    Inoltre per me amore ed educazione sono strettamente collegate, perchè ciò che una famiglia amorevole ti può trasmettere, senza parole ma solo con gesti e attenzioni, è di per se una forza molto potente per riuscire a realizzarsi come persona.

    Nella mia testa, c'è sempre stata una stanza vuota per te..quante volte ci ho portato dei fiori, quante volte l'ho difesa dai mostri. Adesso ci abito io e i mostri sono entrati con me.

  • Credo di esser stata educata troppo buona e questo mi si sta ritorcendo contro. Mi spiego meglio. Mi hanno insegnato ad essere brava, gentile, onesta, corretta, generosa e affettuosa. A quanto pare i miei genitori si son dimenticati che il mondo là fuori non era un bel paradiso e quindi mi sto rendendo conto che mi mancano certe cose per poterlo fronteggiare, per difendermi, proteggermi, integrarmi ed esser considerata una di loro. A quanto pare il mio essere "diversa" corrisponde a questa mancanza di furbizia, cattiveria, crudeltà e disonestà. Quindi secondo voi come posso rimediare a tutto ciò? Come colmare queste grosse lacune?

    E' un po' l'imprinting che ogni genitore cerca di dare al proprio figlio/a, lo si fa ingenuamente, poi si cresce si sbatte la testa contro la realtà e si cambia.

    Se si rimane lì dove si è le cose sono due o si è poco propensi al cambiamento, magari mettendosi su un piedistallo, o si è troppo protetti dai genitori.


    Non bisogna cambiare tutto di se stessi, puoi continuare ad essere generosa, buona e affettuosa ma con la consapevolezza che le tue azioni non necessariamente avranno un riscontro, se dai 100 non aspettarti 100 insomma.

  • Non sono insegnamenti da pecora ma insegnamenti a mantenere una rotta principale, una impostazione, il più possibile in linea con una vita virtuosa.

    Dipende dall'ambiente in cui poi si va a vivere. Non è un caso che molti soggetti molto ben educati "scappino" non appena possibile dall'ambiente italico (per esempio) per andare dove il merito ha ancora un peso.


    In ogni caso non bisogna sottovalutare il peso che l'educazione può avere nella formazione di un individuo. Ho conosciuto demoni che si comportavano apparentemente da pecore e pecore che si comportavano da apparentemente da demoni.


    L'educazione può avere il suo peso nella nostra condotta, ma la bontà è un qualcosa che uno ha a prescindere.

    In parte è vero anche scientificamente, nel senso che alcune caratteristiche del "buono" sono strettamente legate a dinamiche innate. La stessa cosa vale per i cattivi, come scrivi qui sotto.

    Ma cattivi si nasce. O in qualche caso si cerca di diventare.

    Bisogna però tenere presente che non esiste "buono" e "cattivo" con niente in mezzo. Andrebbe valutato il risultato delle proprie azioni per poter fare una valutazione reale.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • È un bene che i tuoi genitori ti abbiano insegnato questi valori, anche se fuori c'è un mondo a volte ingrato e difficile da affrontare è sempre meglio essere buoni che il contrario, almeno con chi lo è in egual misura nei tuoi confronti.. Premetto che anch'io sono una persona gentile, fedele, umile, onesta e che cerca sempre di aiutare chi lo merita e mi rispetta, e sono fiero di essere questo. Meglio essere sempre razionali nei rapporti umani, perché questo fanno i veri eroi, e ce ne sono pochi al mondo. Finché ti trovi in un ambiente in cui ti apprezzano per il tuo valore continua ad essere buona ed educata che non sbagli mai. Buona fortuna. :) <3

  • Anche io sono stata educata così. Sono sempre stata buona e gentile con tutti, e questo non ha portato a nulla, se non a subire di tutto e alla solitudine più totale (perché poi a forza di subire le angherie altrui, giustamente uno non vuole più saperne).

    Non cercare di modificare la tua natura: è profondamente sbagliato. Accetta il tuo modo di essere, buona e gentile con tutti. È una bellissima dote. Esistono tante persone che apprezzano queste doti rare. Non sono tutti cattivi in giro. Dai il meglio di te a chi lo merita!

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