Tutto sugli Asperger

  • In generale _che io sappia_ è quello che dicevo all'inizio di questo post a Jenny.Erika : vengono definiti neurodivergenti quelli che hanno poche caratteristiche neurotipiche e per questo hanno problemi di adattamento alle convenzioni sociali e al modo di ragionare comune

    Ok, è servito qualche post di chiarimenti (probabilmente più lessicali che altro), ma direi che ci siamo.

    Poi tecnicamente si può dire che un soggetto che sia in grado di stare tra i neurotipici senza troppi problemi, di recitare la parte, di essere ipocrita, quindi di saper mentire socialmente come fanno tutti: sia anche neurodivergente

    Si, ma continua a sfuggirmi l'utilità pratica del "certificato ufficiale".

    Chiamiamoli neurodivergenti, neuroparalleli, neurotangenti... e quindi?

    Quindi Boh...

    E' indicativo e importante anche l'ambiente in cui vive il soggetto. Se è un ambiente tollerante e protettivo la diagnosi potrebbe non arrivare mai, perché al netto di qualche "stranezza" la sua condotta viene considerata "normale" in quanto "tollerabile".

    Questo invece è fondamentale.

    Aggiungo, oltre al tollerante/protettivo, che se il neurodivergente si trova in un ambiente conforme alle aspettative sociali sistemiche, (esempio: famiglia particolarmente agiata) e per determinate sue caratteristiche si trova in circostanze favorevoli (esempio: ha un tipo di intelligenza settoriale che gli consente di eccellere in studi STEM e di accedere a professioni prestigiose e molto remunerative) generalmente passa per NT, magari un pò originale, ma nessuno, dall'esterno, intuisce che non è assolutamente NT.

    Chi gli è vicino per stretta parentela invece può accorgersene perché ne subisce i lati mascherati, ma non verrà mai creduto se non troppo tardi quando ormai la situazione è gravemente compromessa.

    La mia famiglia è di questo tipo, una trappola perfetta e distruttiva.

  • Si, ma continua a sfuggirmi l'utilità pratica del "certificato ufficiale".

    Chiamiamoli neurodivergenti, neuroparalleli, neurotangenti... e quindi?

    Quindi Boh...

    E' indispensabile a livello scientifico. Tra amici o conoscenti non appassionati della materia è superfluo.

    In ambito scientifico è indispensabile perché si deve trovare un modo per tramandare lo studio e per condividerlo. Senza poter fare riferimento a pattern e categorie identificabili e specifiche non è possibile allargare lo studio ad altri studiosi.

    Lo studio serve a capire meglio "come funziona" in modo da trovare soluzioni di compromesso e terapie cognitivo comportamentali per aiutare quando si verifica la presenza di un disturbo.


    La mia famiglia è di questo tipo, una trappola perfetta e distruttiva.

    Siamo in due, fratello.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Posso dire che si hai ragione, dal suo punto di vista è esattamente così, e spesso cerco di filtrare quello che dice agli altri o mi tocca difenderlo. Lui viene visto come il ragazzo acido, scazzato e saputello dal nostro gruppo. Il fatto che però viva tutto in modo così razionale è un problema nel nostro rapporto, perché mi sembra sempre troppo passivo e perché lui dimostra l'affetto con azioni che a me sembrano normali, ma per lui hanno una valenza e importanza diversa.

    Perfino su sua madre morta ci scherza e questo tende a mettere a disagio le persone, e in me una certa confusione perché non capisco come faccia a farci determinate battute con tanta serenità.

    Però su altri contesti la loro parte emozionale e pessimista esce fuori, diffidano molto degli altri, e questo fa si che spesso interpretano dei comportamenti in modo sbagliato, partendo prevenuti.

    Il fatto che usino molto la logica, non vuol dire che lo facciano proprio su tutto.

  • Ci sono caratteristiche comuni o simili e dunque confondibili tra Aspergerismo e Bipolarismo?

    Un Aspie non diagnosticato e che dunque fatica più del dovuto ad adattarsi ad un mondo prevalentemente neurotipico può sviluppare reattivamente una depressione bipolare e comportarsi conseguentemente?

    È probabile che accada?

    Ciao, eventuali disturbi psicologici e psichiatrici non sono direttamente connessi con l'autismo o con quello che oggi non si chiama più "Aspergerismo", perché hanno unificato i termini.

    Certamente una persona autistica può soffrire di ansia o può tendere al disturbo ossessivo compulsivo, Per quanto riguarda l'ordine e l'organizzazione delle cose. Però il bipolarismo è assolutamente un livello molto più complesso di problematica psicologica e psichiatrica. Di fatto, essere neuro divergenti non significa essere psicologicamente sofferenti di qualche patologia, semplicemente il cervello funziona in maniera diversa dallo standard.


    Soffrire di bipolarismo significa anche avere un complesso disturbo dell'umore, dove si passa da sentirsi eccessivamente attivati al cadere in uno stato depressivo, però assolutamente non è connesso al disturbo dello spettro autistico. C'è anche chi arriva ad avere deliri con il bipolarismo, e non c'entra nulla con l'essere autistici.

  • Vixen, intanto grazie dell'intervento, le differenze mi sono chiare, la mia domanda era proprio sulla possibilità di rapporto di causalità diretta tra una situazione di una qualche forma di ND e la DP, ovvero neurodiversità, in sé stessa non necessariamente disturbante, che in circostanze sfavorevoli (mancata diagnosi, mancata accettazione, ostinazione nel volersi adeguare a pattern esistenziali "tipici" impossibili da adottare per certe forme di ND, pressioni ambientali etc etc) diventa "altro", specificamente nel mio caso DP.

    Perché sono quasi certo di aver fatto questo "giro".

    La ND mai ufficialmente certificata (anche perchè ai tempi pressoché sconosciuta), la DP invece Sì.

    (Sono quasi certo anche di averlo risolto in autonomia dopo aver tentato soluzioni "mainstream" rivelatesi del tutto fallimentari e peggiorative nel mio caso).

  • mi sembra sempre troppo passivo e perché lui dimostra l'affetto con azioni che a me sembrano normali, ma per lui hanno una valenza e importanza diversa.

    E' proprio così che funziona.

    Il fatto che lui usi un modo diverso, inusuale: non deve essere confuso con un errore.

    L'interpretazione è sbagliata se parti dal presupposto di avere da lui gli stessi feedback che potresti avere da chiunque altro.


    Perfino su sua madre morta ci scherza e questo tende a mettere a disagio le persone, e in me una certa confusione perché non capisco come faccia a farci determinate battute con tanta serenità.

    Te ne racconto una per farti capire quanto è normale tutto ciò.

    Ero a una tavolata con diverse persone (una decina) e 2 di queste sono asperger, una diagnosticata e l'altra non ancora (al periodo); lo è stata dopo. Questo secondo ragazzo è stato chiamato goliardicamente "sei proprio un figlio di donna di estremamente liberi costumi" (ovviamente con parole diverse) da uno dei presenti al tavolo. Lui ha risposto sinceramente: "Eh, ma non è mica colpa mia".


    Ho scoperto poi, chiedendo a mio fratello che era presente, che la madre di questo ragazzo era davvero di costumi estremamente liberi". Lui era serissimo. Non si è offeso e non ha colto il fatto che quella fosse una battuta scherzosa.


    Il fatto che usino molto la logica, non vuol dire che lo facciano proprio su tutto.

    Lo fanno su tutto, tranne quando sono emotivamente sconvolti o troppo triggerati.

    Eventualmente la loro logica può essere fallace, perché basata su dati parziali o errati, oppure c'è un errore a monte.


    Però su altri contesti la loro parte emozionale e pessimista esce fuori, diffidano molto degli altri, e questo fa si che spesso interpretano dei comportamenti in modo sbagliato, partendo prevenuti.

    E' estremamente probabile che non si tratti di pessimismo, ma di banale realismo.

    La diffidenza a rigor di logica è il primo comportamento da mettere in atto in ogni caso. E' l'ottimismo neurotipico ad essere inopportuno, tanto è vero che la stragrande maggioranza delle fregature (anche relazionali) passa da quel bias (quello dell'ottimismo).

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Ho scoperto poi, chiedendo a mio fratello che era presente, che la madre di questo ragazzo era davvero di costumi estremamente liberi". Lui era serissimo. Non si è offeso e non ha colto il fatto che quella fosse una battuta scherzosa.

    Ma che ne sai? Se una persona si offende o meno tu lo vedi dall'esterno? Tu non puoi sapere come ha interpretato quella situazione dentro di se'. Tu hai solo visto come si e' comportato, ma non puoi sapere tutti i pensieri che gli sono passati per la testa. Magari hai pure sbagliato tu ad interpretare la battuta, che era magari volutamente ambigua. In altre parole, l'esempio che hai riportato non mi pare granche'.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

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