In generale _che io sappia_ è quello che dicevo all'inizio di questo post a Jenny.Erika : vengono definiti neurodivergenti quelli che hanno poche caratteristiche neurotipiche e per questo hanno problemi di adattamento alle convenzioni sociali e al modo di ragionare comune
Ok, è servito qualche post di chiarimenti (probabilmente più lessicali che altro), ma direi che ci siamo.
Poi tecnicamente si può dire che un soggetto che sia in grado di stare tra i neurotipici senza troppi problemi, di recitare la parte, di essere ipocrita, quindi di saper mentire socialmente come fanno tutti: sia anche neurodivergente
Si, ma continua a sfuggirmi l'utilità pratica del "certificato ufficiale".
Chiamiamoli neurodivergenti, neuroparalleli, neurotangenti... e quindi?
Quindi Boh...
E' indicativo e importante anche l'ambiente in cui vive il soggetto. Se è un ambiente tollerante e protettivo la diagnosi potrebbe non arrivare mai, perché al netto di qualche "stranezza" la sua condotta viene considerata "normale" in quanto "tollerabile".
Questo invece è fondamentale.
Aggiungo, oltre al tollerante/protettivo, che se il neurodivergente si trova in un ambiente conforme alle aspettative sociali sistemiche, (esempio: famiglia particolarmente agiata) e per determinate sue caratteristiche si trova in circostanze favorevoli (esempio: ha un tipo di intelligenza settoriale che gli consente di eccellere in studi STEM e di accedere a professioni prestigiose e molto remunerative) generalmente passa per NT, magari un pò originale, ma nessuno, dall'esterno, intuisce che non è assolutamente NT.
Chi gli è vicino per stretta parentela invece può accorgersene perché ne subisce i lati mascherati, ma non verrà mai creduto se non troppo tardi quando ormai la situazione è gravemente compromessa.
La mia famiglia è di questo tipo, una trappola perfetta e distruttiva.