Incontro con l'amante della moglie

  • E' capitato.

    Il mio amico separato da qualche anno si è recato nella casa in montagna, che è in comproprietà con la moglie (il giudizio per la divisione dei beni comuni è in corso) e nel salotto vi ha trovato la moglie con lo storico amante (che ha provocato la separazione, dopo la scoperta della relazione). Stavano leggendo riviste e giornali. Avevano programmato di passare il fine settimana al fresco della montagna e dovevano essere arrivati da poche ore.


    Sorpresa ed imbarazzo.


    Ovvio. Soprattutto della moglie, che aveva cercato sempre di negare (quella che era l'evidenza) la relazione con il marito e con i figli.

    Silenzio. I due uomini si guardano non proprio amichevolmente.


    L'amante esordisce con un saluto: "buon giorno". Aggiunge poi "Sono ospite di sua moglie separata", come a voler stabilire i ruoli.

    Il mio amico risponde "Non ho piacere di salutare chi ha condiviso mia moglie a mia insaputa ed ha provocato la rovina della famiglia".

    Segue uno scambio di frasi non eleganti ...

    La moglie si alza e va nella stanza matrimoniale, prende due borse, poche cose rientra nel salotto e dice frettolosamente all'amante "Andiamocene via". Apre la porta dell'appartamento ed esce.

    L'amante esce dietro la moglie del mio amico e dice a lui: "Lei è un gran maleducato oltre ad essere un uomo dal carattere impossibile".


    Mi chiama al telefono il mio amico, mi racconta l'accaduto e, ancora alterato mi fa: "Ma capisci, voleva pure darmi una lezione di educazione dopo essersi sc...... mia moglie per anni dietro le mie spalle !!".


    Ho tirato un sospiro di sollievo: poteva andare molto peggio ...



    (------------- 8) --------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • E' l'amico di cui hai parlato altre volte ?

    Senza offesa ma dopo tutti questi anni (mi pare che da un bel pezzo si sono separati) non puoi ancora parlarne come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo ... "mia moglie, la mia famiglia" ... Nulla ci appartiene di tutto questo. E stranamente più una persona è "convinta" di ciò più la vita si mobilita a strappare il giocattolo dalle mani come per farti svegliare. Se moglie e amante stanno ancora assieme un motivo ci sarà ... Vuol dire che avevano più sintonia. Ora il tuo amico (ripeto se è sempre lo stesso di cui hai già parlato) potrà speculare ulteriormente sul come gli altri brutti e cattivi hanno "rubato" ciò che era "suo" ...

    DALI :hibiscus:

  • E' l'amico di cui hai parlato altre volte ?

    Senza offesa ma dopo tutti questi anni (mi pare che da un bel pezzo si sono separati) non puoi ancora parlarne come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo ... "mia moglie, la mia famiglia" ... Nulla ci appartiene di tutto questo. E stranamente più una persona è "convinta" di ciò più la vita si mobilita a strappare il giocattolo dalle mani come per farti svegliare. Se moglie e amante stanno ancora assieme un motivo ci sarà ... Vuol dire che avevano più sintonia. Ora il tuo amico (ripeto se è sempre lo stesso di cui hai già parlato) potrà speculare ulteriormente sul come gli altri brutti e cattivi hanno "rubato" ciò che era "suo" ...

    e aggiungo...mi sa che l'amante ha visto bene quando è sbottato con quell'inelegante commento sul brutto carattere


    pivaldo...il tuo amico ora ha materiale a sufficienza in cui crogiolarsi per il resto dei suoi giorni

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • non puoi ancora parlarne come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo ...

    Mi sono riletta e mi sono accorta che aver scritto in modo ambiguo questa frase, non mi riferivo a Pivaldo, intendevo l'amico non può ancora parlare così.


    pivaldo...il tuo amico ora ha materiale a sufficienza in cui crogiolarsi per il resto dei suoi giorni

    Già, però che triste!

    DALI :hibiscus:

  • E' l'amico di cui hai parlato altre volte ?

    Senza offesa ma dopo tutti questi anni (mi pare che da un bel pezzo si sono separati) non puoi ancora parlarne come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo ... "mia moglie, la mia famiglia" ... Nulla ci appartiene di tutto questo. E stranamente più una persona è "convinta" di ciò più la vita si mobilita a strappare il giocattolo dalle mani come per farti svegliare. Se moglie e amante stanno ancora assieme un motivo ci sarà ... Vuol dire che avevano più sintonia. Ora il tuo amico (ripeto se è sempre lo stesso di cui hai già parlato) potrà speculare ulteriormente sul come gli altri brutti e cattivi hanno "rubato" ciò che era "suo" ...

    Eh no scusa, io al posto dell'amico di Pivaldo al tipo gli avrei messo le mani addosso altrochè.
    Mi auguro che abbia fatto separazione con colpa verso la moglie e sia stato pure risarcito adeguatamente del danno subito.

  • io al posto dell'amico di Pivaldo al tipo gli avrei messo le mani addosso altrochè.
    Mi auguro che abbia fatto separazione con colpa verso la moglie e sia stato pure risarcito adeguatamente del danno subito.

    Pure? ............................... ?( .............................

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Vorrei però provare a chiedere una cosa a Pivaldo , sempre se la domanda è gradita, o almeno non sgradita.

    Questo signore tuo amico è in folta compagnia di taaaaante persone (uomini e donne) che, come detto sopra da altri, sembravano convinte di aver messo paletti intorno alle loro "proprietà", salvo poi dover provare di muso che della vita di nessun altro si è "proprietari" MAI, e che a dirla tutta...molto e troppo spesso non si è "proprietari" neanche della propria, ma già nel senso che non la si conosce abbastanza da poterla comprendere e consapevolmente amministrare.


    Ora : questo signore vive evidentemente molto male il tradimento che ha anche segnato la fine del suo matrimonio.

    Comprensibilissimo che l'abbia vissuta male.

    Poi realtà ci insegna che - anche se è meno comprensibile - c'è chi non riesce a farsi una ragione del "tradimento" neanche dopo decenni.

    Pensa che io ho mia madre che è così! Sono passati quasi 40anni dal giorno in cui seppe di essere stata "tradita", mio padre è mancato 16 anni fa, ma ti posso garantire che mia madre sosterrebbe performance da atleta olimpionica per togliersi lo sfizio (ancora oggi) di "dirne e darne" quattro alla presunta amante occasionale di mio padre...

    Alla pari con mia madre ho un'amica a cui andò a monte, trent'anni fa circa, il matrimonio già annunciato urbi et orbi con chi invece scelse di cambiare strada e findanzarsi con un'altra... Dopo quasi 30anni, anche questa, come mia madre, si trasfigura quando tocca l'argomento, e anche questa avrebbe performance atletiche da sedicenne se potesse agguantare LA colpevole e ridurla in macinato.

    Tralasciamo tutto l'ovvio sacrosanto che a queste persone indurrebbe a sottolineare il basico "ma secondo te è l'altra che è una Circe ...o è che il rapporto tra te e il tuo lui era arrivato al capolinea?"

    Questo dobbiamo tralasciarlo necessariamente, per non infierire.

    E infatti...con mia madre come con questa amica...se abbordano questo argomento...io ascolto e non favello. Tanto si aggiungerebbe dolore al dolore, visto che non c'è strada attraverso cui possano arrivare ad almeno sospettare che...forse forse...se ti sei presa il tal corno (come mia madre) o il tal abbandono (come la mia amica) ...tesori cari...la matrice di questi si trovava in deficit del vostro rapporto di coppia, e NON nella capacità seduttive di chiunque al mondo.

    L'ho citato tante volte e lo cito sempre più convintamente : "non si conquista nessuno che non sia lì pronto per essere conquistato".


    Finalmente arrivo alla domanda, dalla cui risposta potrei dedurre di essere io a sottovalutare aspetti salienti di vicende di questo tipo, il che mi dispiacerebbe in primis verso mia madre.


    E la domanda è : ma perchè dai così tanto ruolo a quella che sembra una pura ossessione di questo signore, il quale poi...mi sento sicura di quello che dico...avrebbe tanti più vantaggi nel sentirsi dire, almeno una volta tanto "aho...e mo' basta! e pensane un'altra, almeno ogni tanto! e fattene una ragione, chè tanto così è!" :?:

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • E' l'amico di cui hai parlato altre volte ?

    Senza offesa ma dopo tutti questi anni (mi pare che da un bel pezzo si sono separati) non puoi ancora parlarne come un bambino a cui hanno tolto il giocattolo ... "mia moglie, la mia famiglia" ... Nulla ci appartiene di tutto questo. E stranamente più una persona è "convinta" di ciò più la vita si mobilita a strappare il giocattolo dalle mani come per farti svegliare.

    Sì, è l'amico che venne a sapere del tradimento della moglie dai propri figli.


    Si sono separati da oltre 5 anni in Tribunale e lui ha ottenuto l'addebito di responsabilità del fallimento dell'unione matrimoniale, che è il risultato massimo che si può ottenere nel nostro paese. Ed i figli sono rimasti a vivere con lui.


    Juniz, tu hai ragione nel dire che non posso "parlarne" come di un bambino a cui hanno tolto il giocattolo, ma io lo racconto per come è, nonostante gli anni, nonostante le certezze processuali e probatorie e così via. Sono la persona che, da amico, gli è più vicino in questa storia, anche se cerco di riportarlo ad una visione realistica. Non riesce ad accettare quello che è successo.


    E ne parlavo con un illustre psicoanalista delle problematiche familiari (al quale lo avevo indirizzato, con l'approvazione del suo avvocato), parecchi anni fa, ed il professionista, che ebbe la possibilità di sentire lui, la moglie ed i figli, mi predisse che sarebbe stato difficile che riuscisse a farsene una ragione. Ed aveva visto giusto.


    Però, molto di recente, mi è capitato un caso analogo, a parti invertite nella coppia (il marito è scappato con una spogliarellista più di 5 anni fa) e lei non si capacita ancora di come sia potuto succedere. Ancora peggio, attribuisce tutte le colpe alle "donnacce" e lo considera una vittima.


    Credo che si possa parlare di una sindrome da "furto della felicità", dal punto di vista psico-comportamentale.


    (--------------- 8) ------------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • (...) Se moglie e amante stanno ancora assieme un motivo ci sarà ... Vuol dire che avevano più sintonia. Ora il tuo amico (ripeto se è sempre lo stesso di cui hai già parlato) potrà speculare ulteriormente sul come gli altri brutti e cattivi hanno "rubato" ciò che era "suo" ...

    Ancora più difficile farsene una ragione, dopo averlo incontrato con la moglie separata qualche giorno fa.


    Non posso entrare in particolari, per ovvie ragioni di discrezione e privacy.


    Ma la moglie, che ha sempre negato nel corso degli anni di contenzioso di avere avuto la relazione con il collega di ufficio prima della separazione, nonostante le prove esibite ai giudici, aveva dichiarato a lui a mezzo SMS (forse perché pure i figli intendessero), dunque per iscritto, circa 3 anni fa, che quell'uomo (lo storico amante) era uscito dalla sua vita.


    Ed adesso se lo ritrova davanti che avevano programmato di trascorrere il fine settimana insieme !


    La rabbia nei confronti di lei è tornata ad alti livelli, e, non ho difficoltà ad ammetterlo, lo capisco perfettamente.


    (-------------- 8) --------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

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