Salve, vi spiego brevemente quanto successo: dopo circa 25 anni di matrimonio ho scoperto che mia moglie prima che ci sposassimo ha avuto una vita sentimentale/sessuale intensa. Questo mi ha causato un malessere indescrivibile perche' avevo un concetto su di lei ben diverso da quello che oggi e la dura verita'.
Non ho mai creduto che una partner mi raccontasse la verità del suo passato, comprese le esperienze sessuali avute prima di incontrare me. In primo luogo, perché il passato appartiene solo a chi lo ha vissuto e, per una infinità di ragioni non si ha piacere di raccontarlo. Oggi è riconosciuto come il diritto alla privacy ed all'oblio.
In ogni caso, è difficile che, seppure un racconto venga alla fine fatto, corrisponda al reale svolgimento dei fatti. Quasi sempre, anche nel riportare eventi realmente vissuti si stravolge - vorrei dire, naturalmente - ciò che è avvenuto, in misura varia.
E' un classico nei processi penali, dove il testimone racconta quello che "crede" di aver visto, interpretando la realtà in modo distorto. In taluni casi, addirittura inventando (magari, per voglia di protagonismo). Per cui, l'attendibilità di una testimonianza viene valutata con ampia discrezionalità da parte di qualsiasi giudice, in relazione ai precedenti, alla personalità del testimone, alla sua reputazione e, ove possibile, alla congruità del racconto con altri indizi o prove.
E il contro-interrogatorio di un testimone alla sbarra da parte di un avvocato che si sia letto tutta la documentazione agli atti di un processo, comprese le dichiarazioni rese nell'immediatezza del fatto criminoso, può avere un effetto dirompente quando fa emergere incongruenze od illogicità. Al punto che, specie nei paesi anglo-sassoni, dove l'attendibilità di un testimone viene decisa spesso da una giuria popolare, si usa fare un esame preliminare dei testimoni, per valutarne anche la capacità di resistere alla "cross examination", cioè l'interrogatorio del pubblico ministero e degli avvocati della difesa.
Scusandomi per averla fatta troppo lunga, è del tutto naturale che un partner ti racconti, se proprio costretto a farlo, solo la parte "emergente" della sua storia (quella che probabilmente sa o intuisce che qualcuno possa averti raccontato). La verità non la saprai mai, sarà sempre una versione "addomesticata".
E nella mia esperienza non ho mai chiesto nulla alla partner del momento, dopo averla conosciuta. Così come non ho mai raccontato la mia storia. E se l'ho dovuta raccontare, l'ho ampiamente romanzata, qualche volta in modo evidentemente non credibile. E se si insisteva a chiedere chiarimenti, l'ho mandata a quel paese.
Mi ha sempre interessato capire come una persona ragiona e come si comporta nel presente, considerandola la premessa per un futuro insieme.
Ecco perché occorre tempo per farsi un'idea in qualche modo attendibile del carattere di una persona. Perché certi comportamenti nel tempo riaffiorano e vengono ripetuti ... ove non vi sia stata una forte determinazione a superarli e non ripeterli.
La cosa che mi turba ancora di più è che sto ricevendo da parte di alcuni soggetti delle frecciatine dette in pubblico, ma riferite a me inerente al passato di mia moglie... mi viene voglia di tappargli la bocca in maniera dura, ma poi penso che abbiamo una splendida bimba che ha ancora bisogno di noi.
Dalla tua esposizione traspare la commendevole preoccupazione di garantire alla tua "bimba" di vivere in casa con serenità e con l'amorevole supporto dei suoi genitori. Fai benissimo a porti il problema e considerare il benessere della figlia come una priorità. E proteggere e difendere la sua mamma è fondamentale pure per la sua crescita (i figli certe cose le capiscono senza che ce ne accorgiamo). Perché avrà maggiore sicurezza nel pretendere dai suoi partner futuri quel rispetto che il padre ha sempre manifestato nei confronti della madre. Questa è la parte dell'educazione più importante che le puoi dare, perché è piuttosto inconsapevolmente impartita e molto fortemente recepita.
Come posso fare per superare queste offese gratuite?
Hai detto bene, sono "gratuite" e, quasi sempre, sono il frutto di pessimi sentimenti (invidia, ostilità, ecc.). Semplicemente, non te ne curare e lasciali cuocere nel loro brodo.
Se dopo 25 anni tua moglie non ti ha dato motivo di dubitare del suo affetto e della sua lealtà, quello che ha fatto prima non conta affatto e devi guardare al futuro che aspetta lei, la bimba e te.
Il silenzio (ed il tuo non considerare le malelingue) è la migliore risposta, perché tendenzialmente tende a fare estinguere le maldicenze.
Se invece reagisci, crei clamore e provi a chiudere loro la bocca, alimenti ancora più le ragioni di quelle persone per continuare a farlo finché campano.
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