Incontro con l'amante della moglie

  • Non sono d'accordo, proprio per niente.


    Ma non centrano le conseguenze, è una questione di ricostruzione. Ricostruire le responsabilità per la fine del matrimonio non é cosa che si possa fare in tribunale.


    Se poi parliamo della voglia o capacità di assumersi le responsabilità non è una decisione che scaturisce dal matrimonio ma dalla serietà delle persone.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • A me arriva che "lo capisci perfettamente".

    Ed è proprio quello che non capisco io.


    Intanto ti ringrazio anche della risposta che gentilmente mi hai dato. Ma in proposito : ...non potrebbe essere che i tuoi tentativi di fargli razionalizzare la cosa risultino meno efficaci dello sperato...proprio perchè tu stesso in qualche misura trovi che lui sia "nel giusto" ?

    L'ho capito perfettamente perché mi sono trovato nella sua condizione tempo fa, ma mia moglie ha ammesso, una volta scoperta, di essere in colpa e mi ha chiesto scusa. Se avesse fatto come sua moglie, non so cosa avrei fatto ... probabilmente avrei combattuto con il coltello tra i denti.


    No, per rispondere alla tua domanda, il mio amico sa perfettamente che disapprovo il suo atteggiamento. E gli ho spiegato, per filo e per segno, il mio punto di vista: quel tipo di eventi vanno, alla fine gestiti, e va trovato un accordo, meglio da una posizione di forza. E poi si chiude ... ogni contatto non necessario va cancellato.

    Ognuno, finito il rapporto, se ne va per la sua strada.


    Il mio pensiero in pillole.

    Hai voluto liberarti di me, facendo una scorrettezza ? Bene, ne hai diritto.

    Però è altrettanto giusto che, di converso, io mi liberi di te, alle migliori condizioni possibili per me.

    Liberi tutti ...


    (------------ 8) -----------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Non sono d'accordo, proprio per niente.


    Ma non centrano le conseguenze, è una questione di ricostruzione. Ricostruire le responsabilità per la fine del matrimonio non é cosa che si possa fare in tribunale.


    Se poi parliamo della voglia o capacità di assumersi le responsabilità non è una decisione che scaturisce dal matrimonio ma dalla serietà delle persone.

    Rispetto il disaccordo, è il succo del confronto.


    Ma un obbligo per la cui inosservanza non sia prevista una sanzione, non è un obbligo, è una libera scelta.

    Il matrimonio è - piaccia o meno - un insieme di reciproci obblighi e doveri che formano una coppia qualificata.

    Continuo a chiedere: dove sta scritto che ci si debba sposare per essere coppia ?

    Non ho letto una risposta sul punto ...


    Infine, non ci si può concentrare nelle patologie della coppia, direi, senza considerare la qualità delle persone.


    Una persona non seria tende a non assumersi le responsabilità delle proprie scelte ed attribuire agli altri quelle responsabilità, quando le cose non vanno per il verso sperato. Ci si assolve e si butta la colpa sull'altro. Non è egoismo puro ? Non è in-giusto ?


    Se si è capaci di assumersi le responsabilità ci sono più probabilità di rispettare gli impegni presi o, comunque, di saper chiedere all'altro di essere liberato/a dagli impegni (certo, pagando un prezzo in termini di vantaggi).



    (------------- 8) -------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • Pensierini sparsi, ma non credo OT.

    Ma sarà possibile che la percentuale degli uomini innamorati delle proprie mogli registri picchi altissimi solo tra quelli che dalle mogli sono stati traditi e lasciati ?

    Ma non sarà che scambiano per "amore" (loro amore verso la moglie) quello che è solo il loro attaccamento ad un certo assetto e la loro rabbia feroce per non averci capito niente e non essere stati gli artefici di ciò che si sono trovati a subire (per di più pubblicamente) ?

    non ne farei una questione di genere

    Eh...ma come non farle in un rapporto in cui le questioni di genere sono la trama e l'ordito su cui si tesse il rapporto?

    Anche qui pensierini sparsi.

    Cominciando da quello più leggerino : intanto...non si sa come e perchè (se non lo si vuol sapere) resiste nel profondo collettivo il concetto che la donna che tradisce il marito è una poco di buono, mentre l'uomo che tradisce la moglie...eh..."si sa che l'uomo è cacciatore!"... E questo resiste nel profondo collettivo, e anche in quello femminino.

    Poi, secondo me, corrisponde ad una mezza verità che affonda proprio nelle differenze di genere, essendo straprovato che il bisogno di sesso sia molto più spiccato al maschile.

    Resta però che una moglie che tradisce, nella stragrande maggioranza dei casi, non è una poco di buono, ma solo una che sta cercando vie di fuga dal sepolcro imbiancato in cui si ritrova da viva.


    Concludendo sul meno leggero e sempre legato alla differenza di genere : per quanto si giochi a fare i "fifty/fifty"...sempre resta che chi normalmente porta avanti gravidanze e allattamenti e maternage...sia la moglie, assolutamente insostituibile in questo. Senza contare quanti mariti - come Legislatore sa benissimo - siano cresciuti anche economicamente grazie alla Stabilità e Dedizione di mogli ancora innamorate...

    E a tanti uomini che guardano il patrimonio...forse sarebbe il caso di ricordare quali altri patrimoni abbiano avuto dalle mogli, figli in primis, anche se non risultano da nessun estratto bancario...


    Per finire un'altra sciocchezzina un po' da crash logico : questi uomini si dicono innamorati traditi, di una donna che sposarono, er amre appunto.

    Domanda : quando realizzano di essere stati traditi e trattano la moglie come poco di buono, e la dipingono così anche ai figli partoriti e accuditi da quella moglie...come funziona?

    A casa mia funzionerebbe che se mi ritrovo cornuto metto in discussione anzitutto me, e le mie sottovalutazioni e i miei errori di relazione. Ma se dovessi concludere che ho proprio sposato una poco di buono...me lo terrei rigorosamente per me, anche solo per amor proprio : vorrebbe dire che fui così tonto da legarmi a vita a una poco di buono!

    E in ogni caso scinderei il MIO rapporto coniugale dal rapporto che i NOSTRI figli hanno con la madre, la quale potrebbe essere un'ottima madre anche quando "poco di buono di professione addirittura" (Filumena Marturano docet).

    E invece...nel caso di questo signore...la confusione o solo la rigidità mentale è tale e talmente devastante che...su quella che a tutti descrive come poco di buono continua a masticare bile pensando ai soldini; così ha distrutto il rapporto tra i figli e la madre con sicuro handicap indotto nei figli; e dopo anni non si è rassegnato all'idea di essere stato lui a non capire niente, mentre continua a non capire che masticare bile potrà solo rinnovare quotidianamente il suo amaro nella sua bocca...

    Il mio pensiero in pillole.

    Hai voluto liberarti di me, facendo una scorrettezza ? Bene, ne hai diritto.

    Però è altrettanto giusto che, di converso, io mi liberi di te, alle migliori condizioni possibili per me.

    Liberi tutti ...

    Quasi concordo. :)

    Il <quasi> è perchè, almeno quando davvero si è stati innamorati, e poi se addirittura ci sono figli, non esiste il "liberarsi".

    Esiste il sapersi dire che è finito qualcosa; che se era importante sarebbe (secondo me) solo stupido cancellarlo tamquam non esset.

    E in questa "cancellazione giustizialista" ci perderebbe tanto di sè chiunque ci avesse creduto quando c'era da crederci. Oltre a perderci maledettamente i figli, sempre.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • E invece...nel caso di questo signore...la confusione o solo la rigidità mentale è tale e talmente devastante che...su quella che a tutti descrive come poco di buono continua a masticare bile pensando ai soldini; così ha distrutto il rapporto tra i figli e la madre con sicuro handicap indotto nei figli; e dopo anni non si è rassegnato all'idea di essere stato lui a non capire niente, mentre continua a non capire che masticare bile potrà solo rinnovare quotidianamente il suo amaro nella sua bocca...

    Il punto è che questa oltre a tradirlo ha cercato pure di portargli via tutto quello che poteva arraffare.
    Mi sembra pure normale avere un certo rancore verso una persona che amavi e si comporta così..

  • In ultima analisi, lei era una "bottana".

    E per rinunciare io a fare un'analisi filosofico-psicologica ... ce ne vuole.

    Il mio pensiero è che se non ci si intende su certe cose, credo che spiegarsi sia una ripetizione inutile.

    DALI :hibiscus:

  • In ultima analisi, lei era una "bottana".

    E per rinunciare io a fare un'analisi filosofico-psicologica ... ce ne vuole.

    Il mio pensiero è che se non ci si intende su certe cose, credo che spiegarsi sia una ripetizione inutile.

    Perfetta sintesi....


    gloriasinegloria

    Ho capito in tuo "farne una questione di genere" che è diverso da quello che avevo capito quando hai risposto ad anonimo. In questo senso, dati (storici ed attuali) alla mano, non posso che darti ragione.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • mai detto nè pensato.

    Ma sicuramente non l'esempio dell'etica.

    Ma non mi riferisco specificatamente a te.

    Io la mia considerazione l'ho fatta, ripetere più forte che è una "bbottana", non cambia cio' che volevo indicare. Per questo non mi ripeto, perché se non ci si intende su certi punti, è inutile che entrambe le parti si spendano in spiegazioni che sarebbero di fatto delle ripetizioni.

    DALI :hibiscus:

  • In ultima analisi, lei era una "bottana".

    In pratica sì 8)

    Dopo non si capisce come faccia un masculo integerrimo e 'nnammurato/ferito a viverla come bottana + disintegrare la psiche dei figli + continuare a trovare come scopo della propria vita quello di "vendicarsi"...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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