Negli ultimi giorni ho avuto modo di leggere diversi articoli riguardanti la nuova modella di Gucci, l'armena Armine Harutyunyan, e le polemiche sul suo aspetto e sul concetto di bellezza "moderna". Per chi non la conoscesse, questa è una sua immagine:
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Personalmente credo che ormai da qualche tempo sia in atto un tentativo di imporre culturalmente dei criteri estetici dissonanti rispetto a quelli classici ed anche, perché no, naturali che conducono inevitabilmente a ripercussioni psicologiche nell'inconscio collettivo. Ovviamente la ragazza in questione non ha alcuna colpa, così come la sua fisicità non pregiudica affatto altre potenziali qualità che potrebbero comunque renderla attraente, ma il punto a mio avviso è che una modella (categoria che comunque già avverso di principio, poiché perpetra inevitabilmente l'oggettivazione femminile) dovrebbe, a prescindere da altre considerazioni, essere "bella" nel senso compiuto del termine (e qui so già che mi attirerò gli inevitabili strali dei "relativisti assoluti") e non generare incertezza sul proprio sentire. Non nego che, in certi casi, le provocazioni possano servire per abbattere dei luoghi comuni o dei pregiudizi, ma non trovo corretto voler imporre figure così palesemente ed oggettivamente inadatte per il ruolo assegnatogli, volendo far passare per retrogradi e "fascisti" (termine ormai buono per tutte le stagioni) chi invece non accetta di sottostare acriticamente al pensiero "politicamente corretto".
Detto in altre parole, se riescono a far passare l'idea e, soprattutto, a convincere le masse che questa ragazza è "bella", significa che il potere ormai è in grado di imporre canoni assolutamente stranianti ed alienanti, e plasmare le menti ed il pensiero dominante a proprio piacimento. Tra l'altro il fatto che la moda sia dominio degli omosessuali molto probabilmente "aiuta" questo tentativo di androginizzare il femminile, insieme a tutte le altre ideologie gender fluid e LGBT(QIA+ ed altre lettere assortite). Esiste un'agenda precisa in continua evoluzione, a mio avviso molto negativa.
Voi cosa ne pensate?

La relativizzazione del bello ed il politicamente corretto
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Secondo me è marketing e basta. Tutti ne parlano e la casa di moda che l'ha ingaggiata ne trae vantaggio
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Secondo me è marketing e basta. Tutti ne parlano e la casa di moda che l'ha ingaggiata ne trae vantaggio
Così la penso anch'io.
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E' marketing.
Provocazioni e polemica sono un modo assicurato per farsi un'impareggiabile pubblicità. -
anche secondo me è marketing e basta
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Il marketing certo gioca un ruolo importante in questa vicenda, ma il mio ragionamento vorrebbe essere un pochino più ampio ed evidenziare come sia in atto, da tempo ormai, una progressiva tendenza all'androginizzazione dell'essere umano ed al ribaltamento dei canoni estetici consolidati riguardanti la bellezza, come nel caso di Armine, di cui la moda è uno dei principali - e più efficaci - vettori. Ormai questi concetti vengono sistematicamente messi in discussione e silenziosamente fatti scivolare verso un ideale "gender fluid/neutral", in ossequio al nuovo pensiero imperante che vorrebbe cancellare le differenze, anche quelle più manifeste, tra i due generi sessuali.
Questi sono alcuni degli esempi di "top model" attuali, il cui aspetto non è giustificabile con mere considerazioni pubblicitarie, ma che stabiliscono un trend ormai consolidato volto ad una potenziale "neutralizzazione" dell'appartenenza di genere, foriera di ulteriore confusione sull'identità di molti giovani in formazione e potenziali vittime di tali ambiguità, come se le modelle anoressiche non avessero prodotto già sufficienti danni psicologici a loro carico, proponendo un ideale assurdo e criminale di bellezza inarrivabile se non a costo di una compromissione grave della propria salute. Non stupisce quindi (anzi è piuttosto una logica conseguenza) che il numero di adolescenti incerti sulla propria appartenenza di genere sia in continua ascesa, aumentando di conseguenza la presa ed il potere delle lobby LGBT.
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Giusto per precisare, ogni immagine rappresenta una singola persona nella duplice veste maschile/femminile. -
Ma sei sicura che ci sia un "trend"? A parte qualche programma televisivo o qualche articolo di giornale, in cui puo' esserci l'apparenza di questo trend, nel complesso io questo trend non lo vedo. Per curiosita' sono andato a guardarmi quanti followers su Instagram ha quella modella, Armine, e poi sono andato a confrontarli con i followers di un po' di influencer italiane a caso. Armine e' insignificante. Se proprio devo individuare un trend direi che dobbiamo parlare di c∙∙i, tette grosse e rifatte, abbronzature, tatuaggi, e maschi palestrati. Non vedo molta androginia.
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Io dissento da quello che hai scritto appunto perché non credo agli standard, poi ammesso che dobbiamo parlare di standard noi in Occidente ne abbiamo uno, in Asia ne avranno altri.
Poi penso rappresenti un po' la bellezza del suo Paese ed è bello che ogni "etnia" abbia la sua rappresentante nella moda e negli altri ambiti. Quindi vada per l' eterogeneità!
Ricordiamo anche che moda implica il vedere sfilare vestiti, le modelle sono quelle che li portano. -
su queste cose ho un'opinione molto più "basic" o cinica, se vogliamo
gli stilisti non sanno più che inventarsi, s'è visto di tutto e di più: oltre alle questioni di genere (maschi che sembrano femmine o viceversa oppure generi non riconoscibili) abbiamo visto modelli e modelle conciate in tutti i modi. Robe che per strada, nemmeno a Londra o NY vedi replicate.
Per cui penso che sia un mercato saturo dal punto di vista creativo, per emergere bisogna far parlare di sé.
Guardo più quello che vedo per strada....ragazzi vestite stile anni 80 e pressoché nessuno che gioca sul proprio genere. -
Dice bene huesera e Diverso ma anche altri...Un po si cerca di stupire, di far parlare, ma anche di proporre modelli più vicini a una bellezza mediocre o assente.
Daltra parte anche chi è brutto, o poco bello, non dovrebbe essere colpevolizzato o emarginato per questo.
Ma è vero che tutti, o quasi, gli stilisti sono omosessuali o degenerati, per cui non stupisce se i loro canoni sono a dir poco discutibili.
Io mi domando perchè ci sia gente che va a vedere le sfilate di questi pagliacci agghindati in modo ridicolo e fuori dal mondo, e burattinai che si beano dei loro disturbi mentali, che vorrebbero far passare come normalità.
E se ti permetti di criticare sei un incompetente, un omofobo, un ignorante, un retrogrado, un moralista, un insensibile, un violento, un intransigente, un intollerante, ecc. Ma un esame di coscienza no, è?
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