Purtroppo provare disgusto per il proprio lavoro è quasi la normalità.
Ma bisogna fare un importante distinzione, provi disgusto per il lavoro, per l'ambiente di lavoro, per i colleghi, o per altro?
Anche io dico sempre che non mi piace il mio lavoro e che se potessi tornare indietro farei altro, ma in realtà non è che non mi piace il lavoro in sé (essendo molto curioso penso che mi piacerebbe fare qualunque cosa in realtà), non mi piace il posto di lavoro, cosa che poi si ripercuote sul lavoro.
Come succede a me troppo spesso vorrei fare altro, ma poi anche se potessi cambiare professione mi potrei trovare comunque in una situazione sul posto di lavoro (e non il lavoro in sé) che mi possa far odiare il lavoro.
Ovviamente a questo punto non odiando il lavoro, ma il luogo, allora bisogna cercare un approccio differente.
Capire perché si odia il posto di lavoro, cosa ci urta a tal punto da provocarci questo odio.
Spesso e volentieri ci danno fastidio situazioni che toccano un problema nostro, un qualcosa di non risolto.
Tutto quello che disturba non è un vero problema, ma semplicemente fa emergere qualcosa che dovremmo affrontare.
Per dirla in breve, una persona totalmente equilibrata (esistono?) potrebbe fare qualunque lavoro senza provare disprezzo.
Ma questo meccanismo accade per ogni cosa, quando qualcosa ti da fastidio cerca di capire perché ti da fastidio e non la causa (apparente) scatenante.