Messaggi di danielegb

    Qualunque strumento nelle mani sbagliate può diventare un'arma.


    I social (come pure il 90% di internet) sono purtroppo diventati tale, un'arma in mani sbagliate.

    La cosa peggiore è che sono mani inconsapevoli spinti ad abusare dei social, come giustamente definisci, "obbligo sociale", ma che di obbligo c'è ben poco e oserei dire pure di sociale c'è ben poco.


    Fortunatamente hai avuto questo "risveglio" e ti sei resa conto della futilità dei social, e ti faccio i complimenti perchè non è cosi evidente.

    Non devi sentirti in colpa a staccare la spina, ma capisco che chi era abituato a "seguirti" possa sentirsi abbandonato.

    Ma basterebbe un semplice messaggio dove spieghi questa volontà di staccarsi per risolvere.


    Poi se viene o non viene accettato non è un tuo problema.

    L'idea di un laboratorio artigianale ad esempio. Dove si costruiscono pezzi unici. Così si lavora per sé stessi e non per gli altri...

    lavorare per se stessi e non per gli altri è il sogno di molti, ma è più difficile di quanto si pensi.

    L'artigianato è ormai diventato un costoso hobby, impossibile coprire i costi delle ore lavoro e del materiale con un prezzo accessibile al cliente finale.

    E' possibile unicamente con dei prodotti di nicchia dove gli acquirenti siano disposti a spendere qualunque cifra.


    L'industria è ormai in grado di fare qualunque prodotto decine di volte più economico di qualunque prodotto artigianale.


    E' triste perchè si perdono molti lavori e molte capacità, ma alla società di oggi non importa più.

    Potrebbe essere un'idea quella di trovare soluzioni lavorative per le quali i giovani, con idee nuove, riescano a condividere le spese, condividendo gli spazi, creando attività per le quali gli uni sostengono gli altri (tipo co-working) studiate in modo da stabilire delle regole comuni, studi di mercato e quant'altro.

    Tipico ambiente da "startup", dove apparentemente è un sogno quando uno è giovane e non ha famiglia o esigenze particolari.

    Ma non appena la situazione famigliare cambia diventa un incubo.

    Per questo nelle aziende tipo Google, FB, ecc. sono principalmente giovani, pieni di energia e solo tutto da guadagnare.

    Poi una volta spremuti...

    Per gli anziani invece il valore primario pare essere ancora il denaro.

    Il denaro è una gratificazione.

    Se una persona sente come maggior gratificazione e quindi sulla sua "bilancia" ha più valore allora si sentirà gratificato.

    Se invece il denaro non è gratificante ma si sente il bisogno di averne sempre di più perchè si pensa che possa gratificare allora è un problema.

    Ma per alcuni il denaro è molto gratificante, per molti invece è una falsa gratificazione per il fatto di credere che il denaro possa risolvere tutti i problemi.

    Quale sarebbe il lavoro ideale realizzabile (potendo scegliere)?

    La parola magica è "gratificazione".


    Qualunque lavoro, o anche qualunque cosa nella vita, se è gratificante diventa il lavoro ideale.


    Potresti avere un lavoro pagato poco ma estremamente gratificante, oppure un lavoro pagato molto ma per niente gratificante.


    Cosa è gratificante per una persona è totalmente personale, potrebbe essere l'ambiente di lavoro, i colleghi, o i soldi.

    Per la maggior parte è l'insieme di tutte queste cose, in equilibrio, ed è qui che nasce il problema, perché è quasi impossibile trovare una situazione dove tutto è perfettamente equilibrato secondo il nostro "essere".


    Quindi il lavoro ideale è quasi una leggenda.

    ho 66 anni e 31 anni fa ho sofferto di attacchi di panico e depressione, e sono stato curato con psicofarmaci e psicoterapia. Durante quel periodo ho sofferto tantissimo e, dopo un anno di cure, ne sono uscito fuori e sono stato benissimo fino a febbraio di quest'anno

    Ciao, credo che il tuo racconto, malgrado tu abbia dubbi, contiene la risposta non solo per te ma per tutti. Sei la prova che una cura può essere efficace.

    Hai fatto una cura per un anno e poi per 30 anni sei stato benissimo.

    Con una storia così perché ancora dubbi?

    Dici che se esci con amici, disco, cena, balli, ridi e chiacchieri.

    Da ansioso sono proprio questi i momenti dove starei male, nel tuo caso invece sei a tuo agio sembrerebbe, tranne altri frangenti che però non hai specificato.

    Di quale momenti parli?

    A casa mia sto bene.

    Stai bene o stai meglio?


    Io soffrendo di ansia ho problemi quando mi trovo in situazioni non di "zona comfort".

    Anche io dico che a casa sto meglio, perchè è la mia zona comfort, dove non devo confrontarmi e posso "nascondermi".


    Se a casa stai bene, e non è dettato dal fatto che sia l'alternativa al stare male, allora non vedo nessun problema.

    Se invece stare in casa è l'alternativa che ti fa stare meglio allora alla base c'è altro.

    Io anche sto usando citalopram (elopram), ho passato le pense dell'inferno le prime 3 settimane, addirittura non dormivo la notte, è stato proprio brutto... Dal 15 aprile lo prendevo a 20 mg poi da 2 settimane a 40 mg e ho ripreso a dormire la notte. Mi ero molto angosciata... Anche adesso non ne sono completamente uscita, ci vorrà tempo. Nel frattempo vorrei iniziare una psicoterapia, non è facile se non si è aiutati... non si possono prendere solo farmaci, che Dio ci aiuti!

    Io ho iniziato con citalopram da 5 giorni, mi sembra che faccio fatica ad addormentarmi ma poi dormo. Ieri e oggi ho sensazione di stordimento, ma non so se è legato al medicamento oppure ad altro.

    Prendo anche xanax 2-3 volte al giorno metà da 0.25, quindi massimo 0.75 al giorno (molto bassa), quando sento che l'ansia è in aumento.

    Una psicoterapia la sto già seguendo.


    Ho iniziato con i farmaci perchè il periodo ansioso e di attacchi di panico stavano diventando troppo frequenti e prolungati.

    L'ansia non se ne va mai veramente, ma finché è gestibile è una cosa, ma quando ti invalida la vita è dura.


    Non so se Dio ci possa aiutare, per ora confido nei medicamenti.