Leggo spesso i vari thread e quello che mi ha sempre colpito è che tutti, o quasi, raccontano storie o situazioni che oggettivamente giustificano ansie e depressioni.
Certo, non possono essere la causa principale, ma in ogni caso esiste un fattore scatenante spesso importante.
Ecco, io soffro di ansia e ultimamente il morale è spesso giù (per questo stavolta scrivo sotto "umore depresso"), ma al contrario della maggior parte delle discussioni che leggo, non ho nessun motivo per esserlo. E questo a volte mi fa stare ancora peggio, perché non ho nulla su cui scaricare le colpe, posso solo riversarle verso di me.
Il pensiero che non vi sia motivo per star male fa in modo di convincermi sempre di più che non sia un problema mentale, per questo poi si scatena l'ipocondria.
Certo, il mio carattere molto sensibile in teoria è la causa di tutto, ma ci sono giorni, periodi, dove nemmeno questo mi sembra possa essere il motivo.
Nei periodi non stressanti (apparentemente forse) dove tutto va bene, spesso l'ansia se ne esce cosi dal nulla.
Mi sembra di vivere ogni giorno nell'attesa di un qualcosa, ho l'impressione che ogni giorno sia solo una fase di transizione.
Come quando aspetti con ansia un evento che avrà luogo fra qualche giorno e passi i giorni prima in agitazione e senza combinare nulla perchè l'attesa ti occupa tutti i pensieri.
Ogni giorno sembra così, ma senza nemmeno sapere cosa sto aspettando.
Vorrei riuscire ad avere delle giornate "compiute", godute, sfruttate nella sua interezza, e non come ora vissute in fretta e in ansia nella speranza che finisca presto cosi "magari domani....".
Qualcuno si vede in queste parole?