Messaggi di AndreaC

    Se non il genitore di un minore: chi poteva/doveva accorgersi del malessere di un minore?

    Il Genitore Poteva/Doveva accorgersi del malessere di un giovane per fare cosa?


    Per affidare i propri figli agli specialisti?

    Nei casi di giovani che potrebbero compiere stragi (vallo a capire come fare a prevederlo) tu, Bruce, come agiresti?

    Ne abbiamo sentite tante di tragedie simili compresa la strage alla Columbine High School e questi ragazzini erano spesso già seguiti da "specialisti".


    I due autori della strage alla Columbine è documentato che assumessero SSRI.

    Cosa concretamente avrebbero fatto gli "esperti" per farli stare meglio o per prevenire una possibile tragedia?

    I loro tratti "Psico Apatici" sono stati risolti dalle terapie o dalle molecole?

    Non mi pare proprio.

    Questi sono problemi che ci poniamo a posteriori.

    Concretamente non credo si possa fare nulla.

    Comunque, hai un link alla notizia? Perché mi suona strano un intervento di questo tipo senza aver avvisato i genitori. Grazie.

    Come ho scritto, no, e ho messo in dubbio che fosse attendibile anche se ricordo di averlo cercato quando avevo ancora il vecchio smartphone con il link salvato ed è possibile che sia stato oscurato.


    Ad ogni modo anche a me fecero l'antiepatite B a scuola, due iniezioni.

    Ma i miei genitori furono avvisati, sebbene fosse diventato obbligatorio con una tangente all'allora Ministro della salute di ben 600 milioni e ci fossero seri rischi per la salute.

    Cosa che, nel 1994 ovviamente non poteva sapere nessuno perché i giornali certo non affrontavano queste tematiche, come del resto non lo fanno oggi.

    Se devi iniettare sali di mercurio e di alluminio ad un bambino devi avvisare i genitori. Saranno poi loro a decidere in base alle informazioni di cui dispongono.


    Se tocchi il loro corpo senza avvisare i genitori stai commettendo un abuso e se porto mio figlio a scuola e sono un genitore devo dare per scontato che tutto quello che lo riguarda dovrà essermi comunicato, soprattutto se riguarda la sua salute.

    Io non demonizzo gli psichiatri, ma non servono a tutti, solo che non sta a noi capirlo serve un medico che sappia indirizzare ecco.

    Ad ogni modo il supporto psicologico a scuola sarebbe un servizio di livello elevato, rappresenterebbe un costo non indifferente e al momento nella scuola pubblica non ci sono i soldi per la carta igienica...quindi stiamo parlando del nulla.

    Io nemmeno demonizzo la psichiatria, penso solo che facciano molti più danni di quanti ne risolvano. Negli USA mi risulta esserci questa abitudine di "diagnosticare precocemente" disturbi dell'attenzione nelle classi facendo compilare dei moduli ai genitori.


    Trovai nel 2018 un articolo piuttosto inquietante in cui si diceva che nella regione Lazio, se ben ricordo, il personale dell'AUSL si presentò in una scuola primaria ed esegui un vaccino ai bambini di alcune classi senza avvisare i genitori, si presentarono con un furgoncino, vaccinarono e se ne andarono.


    Cercai in seguito quell'articolo senza più trovarlo. Ecco, se l'articolo fosse vero e se io fossi stato il genitore di uno di questi bambini avrei rischiato di diventare anche io un Killer Seriale, ma a ragion veduta.

    Probabilmente avrei cercato questi personaggi per "ruotarli" uno ad uno con l'auto.


    A me queste intromissioni nelle classi quando i genitori sono assenti non piacciono, mi inquietano oltremodo, come detesto che vengano indottrinati con la Propaganda gender fluid, fenomeno che sta tentando di attecchire anche da noi.

    I genitori devono essere sempre informati e spetta a loro decidere.

    Mi pare però che la tendenza sia quella di escludere sempre di più i genitori per portare avanti queste Agende idiote e criminali.

    Certo può essere.

    Però poi ne ha combinate altre in carcere, nel quartiere lo chiamano il mostro. Raccontano che da piccolo è sempre stato violento e prepotente. Una certa predisposizione l'ha sempre avuta, non credo che l'omicidio della madre sia solo una conseguenza del trattamento psichiatrico subito.

    Purtroppo sentimenti di auto/etero lesionismo generati ad esempio dall'Acatisia sono documentati come effetti "collaterali" delle potenti molecole usate in ambito psichiatrico, cito:


    "Per quanto riguarda le cause, si può classificare in: Acatisia psichica che sfocia nel terrore irrazionale all'idea di sedersi. Acatisia iatrogena causata da alcune cure farmacologiche, ad esempio per l'utilizzo di antipsicotici, antidepressivi e neurolettici.".


    "L'acatisia è una forma di irrequietezza estrema, che alcuni pazienti descrivono come voler “saltare fuori della propria pelle” e che può aumentare il rischio di suicidio e violenza.".


    Se prendiamo in esame soggetti che già da prima erano problematici o comunque privi di empatia, nel momento in cui vengono trattati con questi "farmaci" la loro condizione non penso possa migliorare.

    La psichiatria non ha a disposizione strumenti a mio avviso validi per recuperare questi soggetti, semmai li danneggia ulteriormente.

    Scombinare la chimica dell'intero organismo nel tentativo di ripristinare un "equilibrio" che non può nemmeno essere diagnosticato (come sostenuto da molti addetti ai lavori tra i quali Allen J. Frances) non è una soluzione.

    Quindi concordo con diverso e col materiale da lui condiviso anni fa.

    E anche se oggi si sostiene esistano esami in grado di diagnosticare questi fantomatici "squilibri chimici", almeno fino al 2010 non è stato possibile.


    "Non ci sono test oggettivi in psichiatria, nessuna radiografia, laboratorio o esame che dice definitivamente che qualcuno ha o non ha un disturbo mentale".

    Allen J. Frances


    https://www.psychiatrictimes.c…ic-fads-and-overdiagnosis


    Nel momento in cui un soggetto compie una strage però, diagnosi o no, è un pericolo per la società e dovrebbe essere messo nelle condizioni di non nuocere ancora.

    La questione della pena è un altro aspetto sempre molto dibattuto.

    Mentre è giusto che i responsabili di crimini così gravi siano puniti, è altrettanto importante riflettere sulla funzione della pena stessa. La vendetta non è una soluzione, ma la giustizia deve anche avere una funzione rieducativa e di protezione della società.


    In questi giorni mi chiedevo: fino a che punto siamo in grado di comprendere (nel senso di "avere comprensione per", "essere empatico") realmente le motivazioni che spingono una persona a commettere un crimine così efferato?

    Ma non si tratta certo di vendetta, Courtney, semplicemente, avendo dimostrato di essere pericolosi per la società, vanno messi nelle condizioni di non nuocere.


    Ci fu un caso trattato da una youtuber famosa, questo ragazzo già da bambino fu preso in cura, portato via dalla famiglia, imbottito di psicofarmaci e sottoposto a "terapie" varie perché soffriva di crisi violentissime.


    Verso i 18 anni finí per compiere una strage ugualmente e, prima di uccidere non so quanta gente a fucilate in un centro commerciale cercò di far bere il diserbante alla moglie di suo padre, quindi anche quando la famiglia si accorge che c'è qualcosa che non funziona e affida il figlio agli "specialisti", nemmeno quando si tenta di fare qualcosa di "concreto" si può quindi avere la certezza di recuperare questi soggetti.


    Non siamo una automobile che esce con un difetto di fabbrica e si può aggiustare sostituendo un pezzo o facendo un tagliando.

    Gli "specialisti" hanno dimostrato di andare a tentoni e a colpi di fortuna; non ci saltano fuori nemmeno loro.


    Non ci è dato di capire cosa abbiano che non va queste persone.

    Sì è parlato di genetica, e non esiste il gene del killer, si è parlato di traumi alla testa e non tutti questi killer (ad esempio quelli seriali) hanno riportato questi traumi, si è parlato di segnali precoci, ma non tutti sono presenti nei soggetti che poi compiono queste stragi.


    A maggior ragione la famiglia non ne ha colpa.


    Potrai tentare di riabilitare un ladro, un truffatore, tentare di riabilitare qualcuno che abbia ucciso inavvertitamente e senza premeditazione posto che questi soggetti sia possibile riabilitarli e non vorrei mai avere la responsabilità di dover decidere il destino di queste persone, ma chi imbraccia un fucile e compie una strage o stermina la famiglia come lo recuperi?

    non considero la psicologia ancora una scienza esatta

    Appunto, le competenze per cavare un ragno dal buco non le hanno nemmeno coloro che dovrebbero averle, figurarsi le famiglie.

    È il principio: prevenire è meglio che curare, anche se si, a volte la prevenzione non basta comunque.

    Il problema è che hanno già qualcosa che non funziona di molto grave non avendo alcuna empatia. Ma quando compiono una strage per motivi inesistenti, oppure atti come la decapitazione e infieriscono sul corpo come faceva Kemper, o il ragazzo in questione infliggendo al fratellino la maggior parte delle coltellate, come puoi pensare di riabilitarli, quindi guarirli?

    Mi viene in mente il padre di Erika del delitto di Novi Ligure del 2001; il padre, l'unico superstite della strage, aveva sempre difeso sua figlia.

    Personalmente mi sono sempre chiesto nel caso in cui fosse tornata a vivere con lui se non si sarebbe chiuso a chiave in camera da letto, la notte.

    Anche se era stata la mente ed Omar il braccio, ora non ricordo di preciso anche se mi pare di ricordare che avessero ammazzato il fratellino di lei insieme salvo poi darsi la colpa a vicenda, era comunque stata la mandante che aveva premeditato la carneficina.

    Simili crimini non possono essere cancellati con un colpo di spugna o deliberatamente ignorati.

    E come è normale che accada non possono essere previsti.

    È velleitario pensare di poterci riuscire.

    Un conto è uccidere per legittima difesa, ma non c'è alcun movente che sia lontanamente logico o accettabile alla base di queste stragi.

    L'atto stesso dimostra che sono pericolosi per la società.

    Gli psicopatici possono sì in alcune circostanze adattarsi e inserirsi in posizioni di potere, usando la loro intelligenza per manipolare gli altri, ma questo non significa che i loro comportamenti diventino normali o che cambino profondamente. Anche se possono fare calcoli razionali, la loro mancanza di empatia e il focus sui propri interessi personali limitano pesantemente la loro considerazione del benessere altrui.

    Aprii un thread sui Serial Killer qualche mese fa, e tra le tante motivazioni per porsi domande su come funzionassero le menti di questi criminali mi chiedevo come fosse possibile "prevenire" e "prevedere" le loro azioni. Cosa che non riuscì a fare nemmeno una commissione di psichiatri nei confronti ad esempio di Edmund Kemper, il quale dopo aver ammazzato i nonni a fucilate a 14 anni e dopo aver dichiarato alla polizia di aver ammazzato prima la nonna (per la curiosità di sperimentare cosa si provasse ad ammazzare un parente) e, una volta rincasato il nonno, disse di aver ammazzato a fucilate anche lui perché se no si sarebbe arrabbiato.


    Una volta internato in un ospedale psichiatrico ed essere stato giudicato qualche anno dopo "riabilitato", la prima cosa che fece fu procurarsi una pistola e immediatamente dopo ammazzare di nuovo.


    Tornò poi ad una visita con questi psichiatri il giorno dopo aver ammazzato una ragazzina di 15 anni. Da questa commissione fu giudicato "soggetto affidabile" e raccontò di avere ancora nel baule la sua testa mozzata. Uccisa proprio perché nemmeno una commissione intera di psichiatri fu in grado di accorgersi che fosse un pericolo per la società.

    Il punto è proprio questo: anche se un ambiente positivo o insegnamenti razionali possono influenzare alcuni aspetti del comportamento, non possono eliminare alla radice i tratti psicopatici innati.

    Appunto.

    Può rimanere "in incognito" a lungo, rendendo così difficile (se non impossibile) per chiunque riconoscerla o gestirla prima che diventi un problema serio e, putroppo, drammatico come in questo caso. In assenza di segni evidenti o di una diagnosi precoce, non trovo quindi né giusto né corretto cercare in ogni modo di attribuire alla famiglia una qualunque responsabilità per quanto accaduto, così come "alcuni" hanno cercato di fare in questo thread.

    Mi domando più che altro come sia stato possibile definire (nel caso di Kemper) questo soggetto "affidabile" dopo che aveva dichiarato lui stesso di aver ammazzato la nonna a fucilate solo per sapere cosa si provasse.

    Mi domando come si faccia a ritenere possibile che un pazzo scatenato come questo possa ritenersi mai più affidabile.

    La motivazione stessa dell'uccisione dei nonni è così folle che il solo fatto di rimetterlo a piede libero mi sembra una follia.

    Abbiamo già discusso di questo: ciò che proponi non garantirebbe comunque una soluzione al problema poiché la psicopatia, essendo una condizione innata, non può essere "curata" ma solo eventualmente gestita. Anche con un intervento precoce, non c'è garanzia che il soggetto non possa manifestare comportamenti antisociali in seguito, tenendo anche sempre ben presente come gli psicopatici sono noti per l'abilità nel mascherare le loro reali intenzioni, il che complica oltremodo il compito di prevenirli o di stilare una diagnosi accurata.


    Il problema quindi non risiede solo nella difficoltà di individuare i segnali, ma anche in quella di affrontare e gestire la psicopatia in modo efficace, visto che i comportamenti manipolatori e antisociali possono "covare sotto la cenere" ed emergere in modo subdolo e non riconoscibile.

    Lo stesso Ted Bundy era molto intelligente, oltre ad essere un avvocato ben integrato nella società lavorò per un periodo in una sorta di Telefono Amico. Sembrava quindi anche abile nel fingere empatia con gli altri esseri umani. Oltre che nell'escogitare stratagemmi per ingannare le sue vittime.

    Si lo so che è un atteggiamento che spesso accade in un certo tipo di contesti diciamo perbenisti, l'ho visto accadere sia a casa di un mio amico che in famiglia da me in determinati frangenti, nel mio caso erano tante le cose che non si volevano vedere.

    Ma anche avendole "volute" vedere queste "cose" che certezza abbiamo di poter prevenire i crimini di questi soggetti? O dopo che si sono consumati, di poterli addirittura riabilitare? Non credo si possa. Chi ammazza con tanta facilità altri esseri umani non potrà mai essere considerato non pericoloso per la società.

    Ma se sei in una famiglia "del mulino bianco" o comunque in una di quelle famiglie ostentatamente descritte come "perfette": non ammetti le normali discordie, figurati se ammetti una "macchia" come questa. Per questo dico che, caso di quel tizio a parte: la famiglia ha sempre un ruolo, anche quando questo è il tacere un'evidenza.

    Nemmeno una commissione di psichiatri fu in grado di intuire che un pazzo come Kemper avesse ripreso ad uccidere.

    Che responsabilità potrà avere mai una famiglia? Ma anche ammesso fosse stata la famiglia Addams se stermini il fratellino e i genitori sei da rinchiudere per non nuocere alla collettività, che speranze potranno mai esserci di considerarti un "soggetto affidabile" o in qualche modo "riabilitato"?

    Di certo questo non è un caso come quello che raccontavo nella parte citata, ma potrebbe avvicinarcisi nonostante i tradimenti multipli, sempre se ovviamente Paolo è l'unico "terzo incomodo" della situazione.

    Se non mi è sfuggito mi pare che a questa domanda da parte di un utente l'opener non abbia risposto, sebbene successivamente sia intervenuto per rispondere ad altri interventi. Ritengo che questo aspetto sarebbe importante, se non fondamentale capirlo, soprattutto per marco.milano, ammesso che non ne abbia avuto la possibilità o, addirittura, la forza per sincerarsene, magari per non scoprire tutti gli altarini insieme.

    Hai fatto una ottima analisi, mi auguro di cuore per l'opener che sia come dici.

    Se la partner che tradisce lo fa con una sola persona una sola volta e ne porta chiare conseguenze emotive: lo scenario è diverso da quello che indichi qui.

    Ciao Bruce, non mi pare sia questo il caso, con Paolo la ragazza dell'opener è andata anche dopo il primo tradimento mentre continuava a frequentare la stessa compagnia.

    Non è stata quindi una unica volta, seppur con una sola persona.

    È stato l'opener stesso a specificare che nella lettera lei parlava di più tradimenti.


    C'è ancora qualcosa da capire secondo te?

    Stando così le cose pensi che un recupero sia possibile?

    Tu come la vedi?

    A volte i traditori cercano solo conferme e apprezzamento, e invece di cercarlo all'interno della relazione, dove è scontato la otterranno, la cercano fuori

    Perché?

    Perché far patire alla persona con cui hanno una relazione un simile inferno?

    Lasciare il partner prima è tanto difficile?

    Non dovrebbe esserlo.

    Avere la corte di pretendenti ai quali succhiare energia e attenzioni è una necessità imprescindibile solo per coloro che vivono un grave squilibrio emotivo.

    E "mettere alla prova" il partner solo per vedere fino a che punto potrai spingerti la volta successiva infliggendogli sofferenze gratuite serve solo a soggetti che non sono in grado di vivere un rapporto basato sulla stima e sulla fiducia.


    Non c'è alcuna giustificazione valida; chi fa sesso in giro tradendo il partner tradisce prima di tutto se stesso.

    Ed è impossibile dialogare con queste persone.

    Per questo è inutile illudersi che possano cambiare o che siano in grado di amare.

    Per "loro" le persone sono oggetti.

    E più andranno avanti più rifiuteranno di guardarsi dentro, saranno sempre più estroiettate verso l'esterno, sempre più superficiali e anafettive.

    E vedranno le proprie vittime come degli smidollati per il fatto stesso di soffrire per questi abusi continui.

    Si convinceranno che coloro che soffrono, che coloro che sono in grado di provare sentimenti, siano persone deboli.

    Quindi le svaluteranno per passare alla vittima successiva.

    È un vortice verso l'abisso illudersi di avere le risorse per stare accanto a persone del genere.