Continuo a non capire quale natura dovrebbe avere per te questa supposta tutela.
Tale tutela, come ho scritto, è un po' un'utopia, perché vorrebbe dire che una famiglia dovrebbe accorgersi da piccolo che il bambino ha qualcosa che non va, che le emozioni le simula soltanto (camaleontismo?) e portarlo a far vedere.
Ma il problema, come ho scritto, è che non è facile rendersene conto, tra stress lavorativo, fretta, "parcheggio presso i nonni" o attività doposcuola varie che tengono il bambino più fuori casa che a casa, o anche, come è stato detto, semplice mancanza di competenza e formazione.
Ci vorrebbe una società più lenta e allora sarebbe più facile rendersi conto dei problemi individuali e di tutti, non solo in questo caso; anche nelle depressioni spesso non ci si accorge fino a che non è troppo tardi.
Non che una volta fosse meglio.