Questa donna è tornata a tradirti continuando a frequentare la stessa compagnia di Paolo, ora dice di sentirsi pentita perché non vuole rimanere sola, mi pare evidente. Verissimo che non può essere guardata a vista, sarebbe folle, ma nemmeno permetterle di fare sesso ripetutamente con un pusillanime che continua questa torbida relazione sapendo che lei ti sta tradendo.
Nemmeno lui quindi la stima o la può amare perché lo sfogo dei loro reciproci bassi istinti si basa sul tradimento di lei.
Anche questo mi pare lapalissiano.
Lei non ama né rispetta nemmeno se stessa nel momento in cui tradisce il padre di suo figlio.
Chiaro, lei ha visto che tu continuavi a darle fiducia nonostante il tradimento e ha dimostrato, reiterando quel tradimento, di fregarsene completamente di te e del nucleo familiare che avevate precedentemente costruito.
Come fai a fidarti di una così?
Non puoi, e nemmeno puoi rimanere in un limbo ad attendere che possa cambiare perché ti ha già dimostrato di non essere in grado di farlo.
L'avesse fatto una sola volta e avesse dimostrato (coi fatti) di essere pentita, allora avrebbe avuto un senso, forse, la terapia di coppia.
Visti però i precedenti a questo punto ti puoi aspettare qualunque cosa da lei, persino che faccia sesso con altri, non però la sua fedeltà o il suo amore.
In primis il rispetto per sé stessa, l'amore per sé stessa. Di quello manca.
Te lo dico da cornuto e mazziato e sto parlando anche a me stesso.
Giurava di non avermi tradito, che aveva fatto sesso solo dopo avermi lasciato, e avrei anche potuto accettare lo squallore di una sveltina subito dopo la rottura. Fu troppo pigra però persino per cancellare i vocali in cui mi prendeva in giro, insieme a lui, dopo averci fatto sesso.
Noi almeno non avevamo figli in comune.
Lei però sì, e soffre molto, ha crisi di rabbia e di pianto. Gli volevo bene, alla fine ho dovuto decidermi (a scoppio ritardato) a lasciarli andare tutti e due.
Sempre che sia in grado di farlo e non ne sono ancora sicuro. Quindi penso di poter capire.
L'attaccamento però non è amore.
Amore è impegnarsi quotidianamente e reciprocamente per costruire qualcosa.
Infatti una parte di me la disprezza per quello che è stata in grado di fare.
A me, a sé stessa, a noi tre.
E disprezzo me stesso anche per averle permesso di arrivare a tanto.
Non so se psichiatricamente ci siano etichette valide per descrivere soggetti del genere.
Penso abbiano tratti narcisistici e nichilistici, forse una ipersessualitá da disturbo borderline.
Di sicuro una ostentata sicurezza di sé che prende le mosse da una autostima inesistente.
Usano il sesso per sentirsi onnipotenti mentre dovrebbero disprezzare anche i loro partner più o meno occasionali, i quali si umiliano in primis accettando di essere complici di questo schifo.
Coinvolgendo terzi che non c'entrano nulla.
E fregandosene bellamente.