Questa è la conferma che siamo già tutti femministi, anche chi dissente tipo me è femminista, proprio a causa del nuovo paradigma post caduta del muro che ormai ha plasmato tutti.
Il legame tra femminismo, neoliberalismo è un tema complesso che riguarda analisi sociologiche, culturali ed economiche ed è stato anche oggetto di riflessione da parte di alcune studiose femministe.
Tale dibattito non mette in discussione i diritti acquisiti, ma si concentra su una fase secondo alcuni definita come "post-femminismo", collocabile tra la seconda e la terza ondata, nella quale emergono letture critiche circa le trasformazioni e le ambivalenze del movimento stesso in rapporto alle dinamiche del capitalismo avanzato.
Secondo alcuni, il femminismo (post-femminismo), avrebbe quindi agevolato politiche neoliberali (entrata in massa delle donne nel lavoro, abbassamento salariale), a sfavore quindi delle stesse donne. Ma non ci sono posizioni univoche e compatte a tal proposito. Alcune teorici o teoriche (anche femministe), ritengono che il femminismo sia stato impropriamente assorbito dal capitalismo, e quale ideale radicale, non abbia parte in tutto ciò, anzi andrebbe di conseguenza preservato. Altre prospettive critiche evidenziano come i mass media abbiano manipolato l'immagine dell'emancipazione femminile, orientandola verso modelli di competitività e individualismo.
Quindi, torniamo ai diritti. Non si tratta di mettere in discussione i diritti acquisiti, ma semmai le politiche, il tipo di attivismo, o il tipo di messaggio che è stato veicolato onde "asservire" questi diritti (in sé legittimi), al sistema neoliberale. In sostanza non si può rinunciare al diritto di decidere della propria sessualità, per evitare che una ragazzina finisca su OnlyFans...
Se per te è essere femministi... ben venga. Sarebbe un femminismo sensato non pensare di gettare via i propri diritti.