A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie"

  • Questa è la conferma che siamo già tutti femministi, anche chi dissente tipo me è femminista, proprio a causa del nuovo paradigma post caduta del muro che ormai ha plasmato tutti.

    Il legame tra femminismo, neoliberalismo è un tema complesso che riguarda analisi sociologiche, culturali ed economiche ed è stato anche oggetto di riflessione da parte di alcune studiose femministe.


    Tale dibattito non mette in discussione i diritti acquisiti, ma si concentra su una fase secondo alcuni definita come "post-femminismo", collocabile tra la seconda e la terza ondata, nella quale emergono letture critiche circa le trasformazioni e le ambivalenze del movimento stesso in rapporto alle dinamiche del capitalismo avanzato.


    Secondo alcuni, il femminismo (post-femminismo), avrebbe quindi agevolato politiche neoliberali (entrata in massa delle donne nel lavoro, abbassamento salariale), a sfavore quindi delle stesse donne. Ma non ci sono posizioni univoche e compatte a tal proposito. Alcune teorici o teoriche (anche femministe), ritengono che il femminismo sia stato impropriamente assorbito dal capitalismo, e quale ideale radicale, non abbia parte in tutto ciò, anzi andrebbe di conseguenza preservato. Altre prospettive critiche evidenziano come i mass media abbiano manipolato l'immagine dell'emancipazione femminile, orientandola verso modelli di competitività e individualismo.


    Quindi, torniamo ai diritti. Non si tratta di mettere in discussione i diritti acquisiti, ma semmai le politiche, il tipo di attivismo, o il tipo di messaggio che è stato veicolato onde "asservire" questi diritti (in sé legittimi), al sistema neoliberale. In sostanza non si può rinunciare al diritto di decidere della propria sessualità, per evitare che una ragazzina finisca su OnlyFans...


    Se per te è essere femministi... ben venga. Sarebbe un femminismo sensato non pensare di gettare via i propri diritti.

    DALI :hibiscus:

  • Tra l'altro il nostro fran235 che non credo sia un clerico-conservatore dice spesso che i rapporti uomo/donna oggi si sono "mercificati

    Il capitalismo non lo fa apposta... è la sua natura quella di mercificare qualunque cosa... lo fa pure con la spiritualità ^^ oggi c'è un supermarket di correnti spirituali per qualunque esigenze del cliente.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • È chiaro che se è "all'insaputa", ovvero con foto fatte di nascosto e "regalate" alla mandria, la colpa è evidentemente di chi ha fatto tali foto, ma se la condivisione di un video o fotografia in "decolté" o peggio è stata già eseguita dalla ragazza/donna in questione, è già lei ad aver VOLONTARIAMENTE dato in pasto il suo corpo all'intera rete. E lì non c'è "patriarcato" che tenga.

    Per tornare in tema, in realtà dipende dalla condivisione e dalle sue finalità. Se mando una foto a te Manta, e tu la diffondi, stai commettendo un reato. Se la pubblico sui social, e tu la diffondi su un forum porno, è comunque un illecito amministrativo, Perché quella non era la mia finalità quando l’ho pubblicata.

  • Quindi in passato è stato sbagliato "includerli" nelle relazioni sentimentali? Invece era giusto che rimanessero fuori?

    Era sbagliato se la donna o l'uomo erano 'costretti' ad accoppiarsi con loro.


    Lungi da me psicanalizzarti ma secondo me tu sei uno che ha saputo vivere, cioè non mi sembri un insicuro, per questo forse non hai avuto problematiche in tal senso.

    Non da molto giovane. Ero 1.80 e pesavo 57 Kg, praticamente un insetto stecco :) Questo mi faceva sentire inferiore ai miei amici, che seppur magri, non erano nelle mie condizioni. Autostima sotto le suole e un senso di inadeguatezza quando ero di fronte ad una ragazza.

    Sono partito da li, sfondandomi di pesi. Ogni kg di muscoli era una medaglia, e da lì ho acquisito anche sicurezza e autostima. L'ansia c'era sempre, ma riuscivo a tenerla a bada.

    Riassumendo, mi sono rimboccato le maniche e, con sacrificio (allenarsi con i pesi non è una passeggiata) sono riuscito a migliorare, magari non un 'chad', ma almeno 'normale' :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Per tornare in tema, in realtà dipende dalla condivisione e dalle sue finalità. Se mando una foto a te Manta, e tu la diffondi, stai commettendo un reato.

    Vero, e fin lì siamo d'accordo.


    Se la pubblico sui social, e tu la diffondi su un forum porno, è comunque un illecito amministrativo, Perché quella non era la mia finalità quando l’ho pubblicata.

    Vero fino ad un certo punto. Se tu hai messo una foto in tenuta hard sul web (non dico in costume, ma intendo proprio in pose al limite del pornografico) in modalità "pubblica" io posso (forse, non so la legge nello specifico) anche legalmente perseguire, ma la domanda che ti porrei da giudice/avvocato è: "E tu perché hai postato una tua foto in tenuta hard sul web? Cosa volevi dimostrare?".

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Vero fino ad un certo punto. Se tu hai messo una foto in tenuta hard sul web (non dico in costume, ma intendo proprio in pose al limite del pornografico) in modalità "pubblica" io posso (forse, non so la legge nello specifico) anche legalmente perseguire, ma la domanda che ti porrei da giudice/avvocato è: "E tu perché hai postato una tua foto in tenuta hard sul web? Cosa volevi dimostrare?"

    Si certo, questi sono casi limite credo.

    Ho letto di gente che prendeva foto pure da siti come Vinted, quello dove si vende la roba di seconda mano, magari una fa vedere il vestito o la scarpa indossata... e questi prendevano la foto. Io boh, veramente certe malattie non le capisco.

  • Però chissà, può darsi che il tema in futuro comincerà ad essere preso in considerazione...

    Né dubito, almeno per come è impostato ora.


    Hai mai letto la massima dei due monaci fumatori di Ramesh Balsekar? (In caso basta googlarla). Non conta solo qual è la natura di un problema, a volte conta di più come un problema viene esposto.


    Attualmente, certe correnti, come avevo già scritto, agendo di pancia, a mia opinione, vanno contro il loro stesso interesse, perché non sensibilizzano al problema, bensì si rendono antipatiche, dunque creano un muro.


    Se non si vuole che un problema sia male accolto, a mia opinione, innanzitutto non deve sfiorare interessi, dunque in questo caso non dovrebbe porsi in antitesi al femminismo. Anzi, sarebbe meglio che non toccasse proprio alcun tema caldo, anche per non dirottare l'attenzione dal focus.


    Questo, a mio avviso, è più che possibile, perché, come grossomodo penso intendesse Alba, la parità ha solo fatto emergere un problema che esisteva già da prima, ovvero quello della naturale selettività biologica. Dunque non è in diretta connessione al femminismo, essendo antecedente.


    E come tale, potrebbe essere presentato oppure, a livello più vasto, vagliando i numeri di quante persone giovani oggi finiscano socialmente isolate: "Gli introversi senza amici". Verrebbe dunque incluso in un problema più vasto di tipo unisex e, a mia opinione, potrebbe trovare maggior seguito.


    Ovvero, si potrebbe integrarlo in un problema più vasto e provare a risolverlo non direttamente, bensì collateralmente. Anche se queste rimangono chiacchiere da bar.

    Però sì, l'idea di fondo era giusta: creare degli ambienti adatti per persone che hanno più difficoltà ad aprirsi all'altro.

    Ed ora che ricordo, in Giappone che sta avanti (purtroppo) in questa problematica, metà under 40 sono single senza speranza e ciò è anche una piaga per la nazione.

    Perché un problema venga preso in considerazione, ne andrebbe valutato l'impatto sociale sotto più fronti, ad esempio...

    Ma questa tipologia di uomini che teniamo lontani dalle donne credo che hai capito chi sono...

    Sono tendenzialmente i più timidi, i più introversi, insicuri, sicuramente nevrotici, ansiosi, depressi ecc., poi forse anche qualche sociopatico veramente pericoloso (lo si capisce dalle gigantesche red flag).

    A parte l'ultima categoria e i depressi, credi che anche timidi e nevrotici siano il male assoluto per le donne?

    Pongo un'ipotesi: è ipotizzabile che questi timidi introversi (o anche introverse), a seguito della prolungata solitudine relazionale, diventino depressi? Sarebbe, penso, curioso verificare, perché se l'ipotesi avesse riscontro reale, il problema potrebbe porsi anche come un problema sanitario.


    Parlando invece di soluzioni, tu avevi sottolineato una parte di un mio intervento e penso che tale sottolineatura potrebbe forse suggerire uno sbocco, per quanto ci vorrebbe qualcuno di competente per trovare soluzioni.

    Né potrebbero nascere sia di specifici per incontri relazionali, sia di specifici per incontri strettamente amicali, perché vedo che al giorno d'oggi tante persone fanno fatica anche a trovare amici e non solo partner.

    Insomma, si vede anche qui nel sito, in quanti si presentano con: "Non ho amici o amiche".


    Avere amici o amiche, a mia personalissima opinione, nella maggior parte dei casi non è sufficiente per un benessere individuale. Tuttavia, è il primo passo per poter trovare partner, perché è il primo passo fuori dall'isolamento sociale.


    Dunque, si potrebbero appunto creare iniziative volte a risolvere questo aspetto. Se ti preoccupano i "Siffredi", dubito che essi si inserirebbero in luoghi dove ci sia il cartello: "adibito a fare amicizia", anziché il cartello "adibito a trovare partner".

    Ora contano le qualità, non il ruolo imposto dalla società.

    Più per i maschi che per le femmine, data la minor selettività naturale maschile: è qui il punto nodale in cui si consumerebbe la discussa disequità.


    Ma comunque sia, potrebbe venir incluso nel più vasto problema dell'isolamento sociale tra i giovani, se l'isolamento sociale fosse realmente un fenomeno di rilevanza numerica. Personalmente non lo so, perché io non conosco i numeri.

  • E - riguardo il vecchio patriarcato - tu mi dirai che anche in passato questa tipologia di soggetti faceva danni, possibile, ma se esageravano c'erano i pater familias che li prendevano e li eviravano. ;) Oggi con la parità non mi sembra che vengano contenuti, anzi sono incentivati.

    In una società più coesa sotto il punto di vista amicale, forse sarebbe la rete sociale stessa a poter rivestire un ruolo simile a quello dei vecchi pater familas su questo tema, anche a livello di banali consigli tra amici sulle corrispettive relazioni, qualora si rivelassero delle problematiche.

  • Tra l'altro il nostro fran235 che non credo sia un clerico-conservatore dice spesso che i rapporti uomo/donna oggi si sono "mercificati".

    Indubbiamente, sebbene i paradigmi del sistema neoliberale si riflettono nei comportamenti degli individui all'interno della società, tu sembri estendere però il principio di competizione, responsabilità personale, e orientamento al profitto alle dinamiche relazionali, sostenendo che il raggiungimento della parità abbia prodotto disuguaglianze di tipo "sentimentale".


    Ed è proprio nel campo sentimentale che, a mio avviso, si crea il cortocircuito, poiché si finisce per toccare il principio della libertà personale, non solo delle donne, ma, per riflesso, anche degli uomini.


    È dunque necessario distinguere il principio della libertà personale, che fu l'ideale portato avanti dalle prime ondate femministe, da un discorso più complesso di natura etico-morale sul come gestire al meglio la libertà individuale in modo che non si leghi a logiche individualistiche e consumistiche.


    Infatti ieri parlandone con Garden gli risposto che secondo me non c'è soluzione: aggiusti da una parte e sfasci da un'altra e viceversa.

    Ad ora se vuoi buttarti nel mercato delle relazioni sta a te, timido o non timido.

    La società si modifica quando ciascuno cambia sé stesso, non sperando che un sistema dall'esterno aggiusti le cose.

    Spesse volte gli uomini sono i primi a dare per scontato che le relazioni umane siano un sistema neoliberale e quindi obbediscono a logiche capitalistiche come aumentare il proprio status, o essere competitivi, oppure esaltare di sé e degli altri solo il valore di mercato e non il valore umano. Critichiamo molto il sistema neoliberale ma quanto poi lo replichiamo?

    DALI :hibiscus:

  • Polemiche ridicole, sia quelle riguardanti il gruppo "mia moglie" che il forum Phica.


    Questioni che sono state strumentalizzate per mescolare insieme polemiche di tutti i tipi, senza un apparente coerenza logica. Infatti pure questa discussione mi pare abbia toccato temi di tutti i tipi, fino ad arrivare agli incel, al patriarcato, il femminismo, e ogni tipo di tematica possibile.


    Non vorrei dilungarmi, perché potrei scrivere veramente troppo, ma tanto per fare un esempio potrei far notare che i 30.000 del gruppo mi risulta siano "iscritti", non "mariti". Tra foto prese online da altre parti, foto di altri hackerate, foto create con l'intelligenza artificiale, foto fatte di nascosto a sconosciute, foto fatte a prostitute, foto a trombamiche, foto fatte consenzientemente per promuovere servizi tipo Onlyfans o prostituzione, quante saranno state veramente le foto di mogli reali, fatte da mariti reali? Io non ne ho idea, ma immagino siano molto poche. Perciò non sarebbe stato concettualmente molto diverso da un sito porno, di quelli che esistono da prima che io nascessi.


    Un'altra cosa importante che vorrei far notare è che nelle varie polemiche si tende spesso a fare confusione tra diritti civili ed istinti e fantasie sessuali. Nella vita reale, in un paese civile, la donna deve avere gli stessi diritti dell'uomo, dal punto di vista lavorativo ed economico ad esempio. Ma nella sfera sessuale privata, l'uomo e la donna hanno il diritto di dire e praticare ogni porcheria che gli possa piacere, consenzientemente, inclusi insulti sessisti, violenza fisica, sottomissione, eccetera.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

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