Sto subendo mobbing, ma non intendo darla vinta

Citazione da Dragontry

Ciao a tutti!

Lavoro da oltre due anni in un negozio e ho sempre dato il massimo. Lavoro con precisione e faccio il mio dovere.

Da alcuni mesi, colui che controlla noi dipendenti (che poi è il padre del titolare) non perde occasione per mettermi in "punizione" anche quando non faccio nulla. Mi ha cambiato pure la mansione. Mi fa stare sempre in cucina perché crede che per me sia umiliante.

Non ho un altro lavoro in questo momento. I miei colleghi dicono che sta cercando di mettermi pressione affinché io dia le dimissioni. Vogliono farmi fuori ma non sono persone che licenziano, ti mettono nelle condizioni di farlo. A volte ho pensato di andare via ma poi, visto che mi mantengo da me, desisto. Cerco di non dargli soddisfazione e di continuare a fare il mio dovere. Mi sta facendo una guerra psicologica ma credo che abbia sbagliato avversario perché non intendo dargliela vinta.

Scusate, ma avevo bisogno di dire a qualcuno cosa sta succedendo.

Ho scelto di andare avanti e vincere questa guerra psicologica che mi sta facendo quella sorta di pazzoide.

Non so fino a dove si spingerà, ma credo si possa superare questo momento non dando importanza a ciò che fa.

Ignorarlo credo sia la cosa migliore.

Se qualcuno si trova in una situazione simile, possiamo scambiarci consigli in merito.

Grazie

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Perfetto. Vai dai Sindacati.

Vedi che passa loro la poesia.

Citazione da Dragontry

Ho scelto di andare avanti e vincere questa guerra psicologica che mi sta facendo quella sorta di pazzoide.

Con il titolare-figlio hai parlato?

Visto che vuoi rimanere sarebbe utile fargli capire che sai identificare quello che stanno facendo (demansionamento, mobbing).

Sindacati, senz'altro. Vai ad esporre la questione e loro ti consigliano, così se intendi portare avanti la battaglia ti aiutano anche a non fare passi falsi, e senti di avere qualcuno alle spalle che ti tutela ed è dalla tua parte.

Citazione da Dragontry

Loro non licenziano, ma ti mettono nelle condizioni di farlo. In quel caso dovrei dare io le dimissioni (e mi spetta il TFR). Nel frattempo cerco di tenere duro e tirare avanti.

Ho scelto di ignorare chi mi sta facendo mobbing perché mi serve il lavoro, come a tutti. L'unico modo è quello di essere indifferente.

Eh no. non funziona così.

Ti mettono in condizione di andartene un paio di maroni.

Se vuoi mettermi in condizione di andarmene come minimo mi firmi una liberatoria in cui di comune accordo si procede alla risoluzione contrattuale. E così facendo almeno accedi alla cosiddetta "Naspi" (disoccupazione. Che però per accederci devi avere almeno tot tempo di lavoro alle spalle).

Altrimenti ti metto io in condizione di andarmene si, ma con minimo 6 mesi di stipendi come buonauscita + TFR + Naspi.

Ricordati che tu sei li per prestare le TUE competenze e il TUO tempo in cambio di denaro. Non sei li né per farti andare in burnout né per farti diventare vittima del tuo lavoro.

Citazione da Dragontry

Sì, ho parlato con il titolare. Lui sembra intenzionato a farmi restare, anche se si è accorto, dal mio umore, che le cose non vanno molto bene.

Bene, se fosse una persona saggia, ti prenderebbe in disparte e ti chiederebbe da cosa è dovuto il tuo umore. Li devi farti coraggio e dire le tue perplessità e disagi. Se è una persona intelligente (e mi auguro lo sia) probabilmente agirebbe in modo consono.

Un dipendente che rischia il burnout, specie se diagnosticato e se dovuto all'ambito lavorativo... poi dopo per lui sono dolori.

Contestualmente a quanto ti hanno saggiamente suggerito, stai cercando un nuovo lavoro?

Citazione da Dragontry

Sì, ho parlato con il titolare. Lui sembra intenzionato a farmi restare, anche se si è accorto, dal mio umore, che le cose non vanno molto bene.

Loro non licenziano, ma ti mettono nelle condizioni di farlo. In quel caso dovrei dare io le dimissioni (e mi spetta il TFR). Nel frattempo cerco di tenere duro e tirare avanti.

Ho scelto di ignorare chi mi sta facendo mobbing perché mi serve il lavoro, come a tutti. L'unico modo è quello di essere indifferente.

È una contraddizione: ti vuole far rimanere ma ti mette in condizione di dimetterti? Vuol dire che non gli hai detto quello che sta facendo suo padre?

Il tuo datore di lavoro ti deve mettere nella condizione di poter lavorare bene, senza ammalarti o farti stare male.

Ti consiglio di rivolgerti ad un sindacato/avvocato per capire come muoverti al meglio. Se prima o poi devi uscire da quel lavoro è meglio prepararsi delle prove.

Citazione da Dragontry

Sì, ho parlato con il titolare. Lui sembra intenzionato a farmi restare, anche se si è accorto, dal mio umore, che le cose non vanno molto bene.

Considera che sono padre e figlio, quindi molto probabilmente ne avranno parlato tra di loro, è probabile che ci sia dietro una sorta di accordo del tipo "Io che sono il titolare faccio vedere che tratto bene i miei dipendenti e tu invece fai la parte del cattivo". Quindi tu continua a rimanere in buoni rapporti con il titolare, ma non ti fidare troppo di lui.

Oltretutto domenica 8 giugno ci sarà un referendum che propone importanti riforme nel lavoro, ad esempio sarà più difficile licenziare, solo che non ne parla quasi nessuno, perchè il governo attuale non le vuole attuare, in pratica spera che non si raggiunga il quorum, così non sarà valido.

Chissà forse i tuoi datori di lavoro in vista di queste possibili riforme cercano di liberarsi di alcuni dipendenti, prima che diventi troppo complicato licenziarli.