L'incompetenza degli psicoterapeuti, parliamone...

  • Non necessariamente, è semplicemente che bisogna accettare che avere a che fare con la psiche umana non è come aver a che fare con un batterio che uccidi con un antibiotico.


    Aggiungo che anche la medicina in realtà non è una scienza esatta.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Ci sono persone che non traggono giovamento dalla psicanalisi, anche per causa loro eh, cioè perché non applicano nulla di ciò che dice il terapeuta (io sono fra questi), però a quel punto il terapeuta dovrebbe capirlo perché è il suo mestiere, ed essere lui a interrompere, no che ti tiene in terapia 15 anni senza che ci siano risultati. Guarda caso quando vai in alcune comunità per tossicodipendenti col servizio pubblico, se inizi a sgarrare, tipo ti beccano con il telefono, ti cacciano subito perché per loro sei irrecuperabile.

  • Ciao Francesca, in primo luogo mi spiace molto per questa brutta esperienza.

    Ho una domanda, scusa se è fuori luogo: ma tu sei mai andata da un medico ginecologo, o ancora meglio, da uno specialista della fertilità a esporre la tua situazione in questi anni?

    Non spetta sicuramente a uno psicologo determinare che a 42 anni è impossibile avere figli, per quanto ovviamente la strada sia in salita. Mi spiace se questa dipendenza dalla terapeuta ti abbia in qualche modo impedito di cercare consulti medici veri, questo è indubbiamente un danno che ha fatto.

    Sono andata dalla mia ginecologa a 45 anni e lei era favorevole alla maternità, si è subito precipitata a farmi gli esami e ad individuare i giorni giusti con la temperatura basale. L'anno successivo sono andata da un'altra ginecologa che aveva anche una formazione da analista junghiana e anche lei non mi ha posto limiti, mi ha fatto un'ecografia e mi ha detto di provarci e basta. Mi ha consigliato piuttosto di parlare con il mio compagno, perché ci vuole anche l'energia dell'uomo in questa scelta. Devo dire che i medici (razionali, scientifici) sono stati i migliori in questi frangenti, quelli che invece si occupano di anima era meglio se facevano i ragionieri nella loro vita.

  • Ecco infatti, se uno vuole decidere se cercare una maternità può essere utile parlarne con lo psicologo, ma non spetta di sicuro a lui stabilire qual è l'età giusta!

    Ma visto che citi il tuo compagno, lui in tutti questi anni non ha mai manifestato un desiderio deciso? Bisogna essere in due a cercare i figli, specialmente a un'età in cui non è facile che capitino proprio per caso (e io ne so qualcosa). Comunque mi spiace per questa situazione!

  • Ecco infatti, se uno vuole decidere se cercare una maternità può essere utile parlarne con lo psicologo, ma non spetta di sicuro a lui stabilire qual è l'età giusta!

    Ma visto che citi il tuo compagno, lui in tutti questi anni non ha mai manifestato un desiderio deciso? Bisogna essere in due a cercare i figli, specialmente a un'età in cui non è facile che capitino proprio per caso (e io ne so qualcosa). Comunque mi spiace per questa situazione!

    No, lui non ha un desiderio deciso, anzi lui sta bene così, ed è qui che è sorto un problema di mancanza di sintonia tra noi. Problema non piccolo. Inoltre, avendo io molta paura della maternità, avrei avuto bisogno di un compagno che mi incoraggiasse e mi supportasse. Mi sono resa conta nel tempo e solo con il "senno di poi" che per quelle che sono le mie paure avrei avuto bisogno di un compagno diverso per realizzare la maternità, uno che desiderasse il figlio e riuscisse a supportarmi. Lui ha più paura di me. Non ci siamo incastrati bene su questa cosa.

  • Cara Francesca24, mi ritrovo molto nella tua storia: anche a me il tema maternità ha messo in crisi, anche io non ho un compagno supportivo in tal senso, anche io sono incappata in una terapeuta per tre anni che non mi ha aiutato nei miei blocchi se non a tratti e purtroppo nel mentre sono rimasta incinta, entrata nel panico e quando stavo realizzando che lo volevo mentre lo avevo in grembo... ho avuto un aborto spontaneo (che dai medici mi è stato detto non era per un problema di età ma capita sovente anche alle giovani). Ho interrotto la terapia perché la terapeuta non ha saputo gestire questo lutto con me, mi ha suggerito una terapia di coppia e non è riuscita ad ammettere di essere inadeguata. Ora di anni ne ho 44 e non mi fido più di nessun psicoterapeuta, anche perché ci ho riprovato con un'altra ma questa fortunatamente, dopo poche sedute, ha subito ammesso di non sentirsela di seguirmi. Il nostro problema è che la questione maternità non è una malattia come l'ansia o l'attacco di panico o i disturbi alimentari... non è un sintomo da curare, ma una questione complessa da affrontare. Purtroppo nessuno può "curarci" dalle nostre paure e neanche da certi lutti invisibili, temo. Sto male e posso capire il tuo dolore.

  • Cara Francesca24, mi ritrovo molto nella tua storia: anche a me il tema maternità ha messo in crisi, anche io non ho un compagno supportivo in tal senso, anche io sono incappata in una terapeuta per tre anni che non mi ha aiutato nei miei blocchi se non a tratti e purtroppo nel mentre sono rimasta incinta, entrata nel panico e quando stavo realizzando che lo volevo mentre lo avevo in grembo... ho avuto un aborto spontaneo (che dai medici mi è stato detto non era per un problema di età ma capita sovente anche alle giovani). Ho interrotto la terapia perché la terapeuta non ha saputo gestire questo lutto con me, mi ha suggerito una terapia di coppia e non è riuscita ad ammettere di essere inadeguata. Ora di anni ne ho 44 e non mi fido più di nessun psicoterapeuta, anche perché ci ho riprovato con un'altra ma questa fortunatamente, dopo poche sedute, ha subito ammesso di non sentirsela di seguirmi. Il nostro problema è che la questione maternità non è una malattia come l'ansia o l'attacco di panico o i disturbi alimentari... non è un sintomo da curare, ma una questione complessa da affrontare. Purtroppo nessuno può "curarci" dalle nostre paure e neanche da certi lutti invisibili, temo. Sto male e posso capire il tuo dolore.

    Ciao, ti ringrazio moltissimo della tua testimonianza che mi fa sentire meno sola. E' vero la questione maternità non è una malattia o un sintomo da curare, non c'è niente da "curare", forse qualche psicanalista classico è un po' più preparato su questi temi di vita, i terapeuti attuali non mi sembrano proprio preparati.

  • Ciao, ti ringrazio moltissimo della tua testimonianza che mi fa sentire meno sola. E' vero la questione maternità non è una malattia o un sintomo da curare, non c'è niente da "curare", forse qualche psicanalista classico è un po' più preparato su questi temi di vita, i terapeuti attuali non mi sembrano proprio preparati.

    In realtà io non mi sono mai rivolta a psicoanalisti: la psicoanalisi è troppo profonda e lunga e, per certi versi, superata. Gli psicoterapeuti, su un tema del genere, purtroppo sono poco preparati perché, come dicevamo, non è un "sintomo" ma riguarda una questione che si intreccia alla propria storia personale, alla propria storia di coppia e ad una società più complessa e con un ruolo della donna che sta cambiando. Probabilmente ci vorrebbe comunque uno psicoterapeuta di grande esperienza e sensibilità, al di là dell'orientamento terapeutico...purtroppo a cercarne su internet non se ne trovano. Chi sta su internet è per farsi pubblicità, per procacciarsi clienti. Quelli bravi probabilmente hanno già l'agenda piena e neanche stanno su internet. Ti auguro di trovare la tua strada e lo auguro anche a me stessa. Per me è ancora più complicato, perché io madre lo sono stata anche se per pochi mesi...

  • Ciao a entrambe, premetto che questo tema fa soffrire abbastanza anche me, anche io ho avuto un aborto spontaneo ed è una cosa che non auguro a nessuno, posso aggiungere uno spunto di riflessione, sperando che non risulti offensivo? Premettendo che di psicoterapeuti cialtroni ce ne sono a bizzeffe, figuriamoci io avevo trovato una che mi aveva detto 2 giorni dopo l'aborto spontaneo che questo era successo perché ero in ansia, e il bambino l'aveva percepito. Pensate voi che s∙∙∙∙∙∙∙a e che bel modo di colpevolizzare una donna che sta già soffrendo! Questo peraltro detto da una psicoterapeuta DONNA, che evidentemente non si è mai premurata di informarsi che gli aborti spontanei avvengono per ragioni non controllabili, ovvero nella maggior parte dei casi l'embrione non è destinato a svilupparsi per ragioni genetiche.

    Detto questo, non è che questo proiettare la mancata maternità come colpa dello psicoterapeuta o del partner poco "pressante" sia un modo per non accettare il fatto che a volte le cose vanno come non vorremmo, e non è colpa di nessuno? Neanche vostra sia chiaro. Lo dico solo come spunto se può esservi utile a trovare un po' di pace.

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie" 477

      • giuseppex
    2. Risposte
      477
      Visualizzazioni
      16k
      477
    3. fran235

    1. La giornata perfetta? 36

      • Andre73
    2. Risposte
      36
      Visualizzazioni
      1.4k
      36
    3. Ailene

    1. Tradimento della donna... ma anche dell'uomo 92

      • Horizon
    2. Risposte
      92
      Visualizzazioni
      2.4k
      92
    3. fran235

    1. Cosa spinge i bulli a prendere in giro? 34

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      34
      Visualizzazioni
      862
      34
    3. Andre73

    1. Gli evitanti esistono davvero? 5

      • Stregatta@
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      179
      5
    3. Stregatta@

    1. Telefonate personali sul luogo di lavoro 16

      • mpoletti
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      479
      16
    3. Andrea70