Al netto dei dati, secondo me, bisognerebbe tenere conto del ventaglio di reazione tipiche al tradimento. Hilman parla di quattro macro-reazioni:
1) vendetta
2) negazione dell'altro
3) cinismo - nichilismo
4) negazione di sè
5) la scelta paranoide
La storia del 2% è semplice cinismo.
Questa però, considerati i tuoi trascorsi con la "tua" massaggiatrice da uomo sposato, potrebbe apparire come una visione di comodo del tipo "tutti colpevoli, nessun colpevole". Almeno questa è l'impressione che ne ricavo io...
Si, potrebbe anche essere uno spargere in giro le proprie responsabilità, ma per quanto "brutto" possa apparire il messaggio: corrisponde alla tendenza maschile generale e più precisamente a quella genetica della strategia riproduttiva.
Questo non significa che tutti gli uomini vadano a prostitute, ma che la stragrande maggioranza ne abbia il desiderio o l'intenzione. Ed è davvero così, perché la mente maschile ragiona con un sottofondo inamovibile di "diversificazione" che lo spingerà sempre a cercare stimoli diversi (donne diverse) a prescindere da quanto si senta appagato nella propria vita di coppia. Questo _ovviamente_ non significa che tutti tradiranno (anche perché nell'applicazione pratica è più semplice per le donne), ma che la pulsione la avranno. Semplicemente devono controllarla. Per alcuni è facile, per altri è impossibile.
Ma sono davvero importanti poi le percentuali?
Sì, sono fondamentali, perché rappresentano la forza di gravità psichica che spinge un individuo che fa parte di un insieme ad andare in una direzione o nell'altra. Tutto l'universo è governato dalla forza di gravità. Nessun corpo celeste può considerare la propria esistenza al di fuori di quella tendenza ad andare verso un'altra massa. Idem siamo noi umani che abbiamo una impostazione di base e che nei momenti estremi emerge sempre per quella che è. Conoscerla è anche un modo di esorcizzarla. "Fare finta" che ogni persona sia un universo a se stante è una teoria fallace o, se preferisci: una teoria che regge fin tanto che non interviene la gravità.
Questo non significa che tutti gli uomini vadano a prostitute, ma che la stragrande maggioranza ne abbia il desiderio o l'intenzione. Ed
Non sarà gratificante per il pensiero femminile ma temo tu abbia ragione. Tutti gli uomini con cui mi è capitato di parlare di questo, non solo quelli con cui ho avuto una relazione ma anche amici o colleghi, hanno sempre sdegnosamente affermato che loro non avrebbero mai pagato una donna per il sesso eppure... Non ci credo ecco. È un impulso, anche solo una curiosità, però sono abbastanza convinta che nella mente maschile sia presente. Poi ovviamente ci saranno quelli che lo fanno, e non lo dicono, e quelli invece che non vi daranno corso per i motivi che hai illustrato tu.
ma per quanto "brutto" possa apparire il messaggio: corrisponde alla tendenza maschile generale e più precisamente a quella genetica della strategia riproduttiva.
In natura non esiste il preservativo e le malattie veneree diventano anche fatali, dato che il nostro sistema immunitario è più fragile di quello animale, ma considerata vita media dei mammiferi, poco importa, perché maggior parte dei mammiferi hanno concluso il loro ciclo vitale alla stessa età in cui un essere umano è maturo sessualmente (15-20 anni)... La natura sembra avere previsto una legge del contrappasso per l'uomo che non si evolve dai suoi istinti e li sfoga senza freni. Quindi non pare "brutto", perché a ogni causa mossa, la vita nella sua funzione di far imperare l'equilibrio, farà corrispondere una conseguenza.
Per me è sempre questione di evoluzione: la donna poco evoluta si fa mettere incinta in maniera totalmente irresponsabile, mettendo a rischio se stessa e le sue creature, l'uomo poco evoluto invece è trascinato dal desiderio di "diversificare" e lo mette finanche in pratica con costanza.
Molti uomini (e questo è di conforto), dopo aver provato, hanno trovato l'esperienza del sesso a pagamento vuota e non così appagante come immaginavano. A mio avviso molti, è vero, provano, ma non tutti riescono a diventare degli abituali consumatori della prostituzione.
A volte il desiderio è generato dall'uomo e dalle sue tendenze, ma è anche vero che c'è un mondo esterno che getta in faccia il sesso a ogni angolo a fomentare questi desideri finché l'uomo crede che sia il trailer di un grandioso film che vale la pena vedere, salvo uscire deluso dalla sala dopo averlo visto.
In Thailandia vi sono alcuni quartieri dove centinaia di ragazze giovanissime e svestite fuori dai locali a luci rosse "tirano" letteralmente i clienti turisti stranieri per la giacca, o gli toccano i genitali come "invito" e questi fuggono imbarazzati mentre loro ridono. A un certo punto è difficile dire dove cominci il desiderio dell'uomo e dove è l'uomo vendere a se stesso questi desideri.
Boh...sono proprio strano, a me l'idea di pagare mi ha sempre fatto crollare l'ormone, però è giusto così il mondo è bello perhè vario.
Molti uomini (e questo è di conforto), dopo aver provato, hanno trovato l'esperienza del sesso a pagamento vuota e non così appagante come immaginavano. A mio avviso molti, è vero, provano, ma non tutti riescono a diventare degli abituali consumatori della prostituzione.
A volte il desiderio è generato dall'uomo e dalle sue tendenze, ma è anche vero che c'è un mondo esterno che getta in faccia il sesso a ogni angolo a fomentare questi desideri finché l'uomo crede che sia il trailer di un grandioso film che vale la pena vedere, salvo uscire deluso dalla sala dopo averlo visto.
Sì in ciò che dici mi trovi d'accordo. Qui però bisognerebbe sentire il parere maschile di chi ha fatto l'esperienza e la vedo dura. Penso che esistano uomini che diventano frequentatori abituali di sex worker, anche se impegnati in relazioni ufficiali, per una serie di motivi di cui ho un'idea ma che non mi sembra opportuno esprimere, altri lo fanno una volta e rimanendone delusi non lo rifanno più, altri ancora che non lo fanno mai. Non ho alcuna idea delle percentuali in merito onestamente 
Nessun corpo celeste può considerare la propria esistenza al di fuori di quella tendenza ad andare verso un'altra massa
Sulla tendenza siamo d'accordo.
Però se il desiderio/impulso è più o meno simile in tutti gli uomini, ciò che li rende diversi è come vivono l'esperienza e in che periodo storico della loro vita si trovano.
Ad ogni modo, io - in teoria e da fuori - non vedo il fatto in oggetto così grave.
Vedo che certe pulsioni sono ancora demonizzate (lo leggo nelle risposte di certi utenti) ...
Conoscere il mondo femminile e maschile nelle loro sfaccettature aiuterebbe.
Conoscere la biologia e la psicologia evoluzionistica aiuterebbe a comprendere (per questo molti utenti, io compresa, chiediamo l'intervento di bruce0wayne, perchè ci serve anche un po' di razionalità. Ci serve che qualcuno abbandoni la narrazione romantica).
A me personalmente non da minimamente fastidio il pensiero di un uomo che ricorre al sesso a pagamento (finché non diventa una cosa morbosa).
Mi sento talmente tanto in contatto e sono in pace con la mia, di sessualità, che riesco ad essere in pace verso quella degli altri, che comprende per forza di cose delle differenze.
Qui però bisognerebbe sentire il parere maschile di chi ha fatto l' esperienza e la vedo dura. Penso che esistano uomini che diventano frequentatori abituali di sex worker, anche se impegnati in relazioni ufficiali, per una serie di motivi di cui ho un' idea
Sì esistono eccome, non volevo dire che non sia così, nel Forum ricordo alcune testimonianze.
Ma a mio avviso, il desiderio della sex worker (che alcuni mettono in pratica e altri no), ma che si dice sembra accomunare gran parte degli uomini (anche impegnati) poiché generato dall'istinto riproduttivo o di diversificazione, a mio modo di vedere, non è quest'ultimo l'input principale. Penso invece alla base i motivi più forti (e determinanti) siano di natura psicologica (e condizionamenti a seguito, come il sesso ormai onnipresente nella nostra società, di cui parlavo nel post precedente) e qui si apre un "mondo" (ogni uomo, pur andando dalla stessa prostituta, in essa cerca sicuramente qualcosa di diverso), ma come tu stessa dici non è opportuno parlarne qui.
E per tornare in Thread: quando l'autrice afferma che il marito se n'è pentito e che non è stata un'esperienza edificante, secondo me v'è buona probabilità che dica il vero, ovviamente previa certezza che si è trattato di un episodio isolato nell'arco di tutta la vita.
A me personalmente non da minimamente fastidio il pensiero di un uomo che ricorre al sesso a pagamento (finché non diventa una cosa morbosa).
Mi sento talmente tanto in contatto e sono in pace con la mia, di sessualità, che riesco ad essere in pace verso quella degli altri, che comprende per forza di cose delle differenze.
Visione molto aperta e lungimirante, me ne compiaccio. Ma se l'uomo che usufruisce di tale servizio fosse il tuo? Solo per tornare al quesito dell'opener 
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