Mio marito è stato con una prostituta e non riesco a perdonarlo

  • Visione molto aperta e lungimirante, me ne compiaccio. Ma se l'uomo che usufruisce di tale servizio fosse il tuo? Solo per tornare al quesito dell'opener :/ :|

    Mi dispiacerebbe di non aver saputo instaurare un legame così profondo e autentico, visto che in questo caso il marito non ha mai espresso verbalmente questo desiderio.

    E chi lo farebbe?

    - Scusa cara, domani vorrei andare a tradirti con una prostituta, perchè è emersa questa necessità. Cosa ne pensi? - :D


    Non esiste.

    Però esistono coppie in cui certi contratti impliciti vengono rivisti e modificati nel corso degli anni. O addirittura ci sono coppie che vivono liberamente il poliamore (ma quì si aprirebbe un capitolo a parte, io attualmente simpatizzo in maniera teorica, anche se conosco due uomini che sono poliamorosi) e che quindi riescono, tramite una comunicazione cristallina e autentica a comunicare al partner i propri bisogni senza PAURA.

    Non credo sia così utopistico.


    Se dopo 20/30 anni, ma anche 5 o 10, il mio compagno sentisse la necessità di variare lo capirei.

    Diverso è se s'innamorasse di un'altra.

    Lì son c∙∙∙i.

  • Vedo che certe pulsioni sono ancora demonizzate (lo leggo nelle risposte di certi utenti) ...

    Conoscere il mondo femminile e maschile nelle loro sfaccettature aiuterebbe.

    Personalmente (anche se non ti riferisci a me immagino), non le demonizzo.


    E' meglio che le pulsioni siano espresse, quindi che l'essere umano "sbagli" (virgoletto), piuttosto che reprimerle dietro un moralismo: non farebbero altro che diventare morbose ed ossessive e in ogni caso si sbaglierà comunque e forse in maniera più grave e compulsiva.


    Però, il punto è un altro: legittimate le pulsioni provenienti dalla nostra natura istintiva, dopo, rimane la questione "morale" (quella vera) aperta, altrimenti è difficile darsi una prospettiva che non si esaurisca nella "miseria" delle nostre tendenze istintive.


    Poniamo un uomo che tradisce la moglie con una prostituta perché sappiamo in preda ad un impulso meramente sessuale: bisogna perdonare l'impulso perché tale, condonandolo, sapendo che non è grave dato che non ci ha messo il "cuore", e finché non ci sono i sentimenti in gioco tutto è lecito?


    Io penso, invece, che se ci dimentichiamo della morale (non i moralismi, ma la morale che è dentro di noi, quella del non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te), forti dell'evoluzionismo e le sue leggi, da lì in poi diventa tutto lecito, al punto in cui viene a mancare il significato dei sentimenti a forza di scinderli dalla propria parte "sessuale".


    Mi sento talmente tanto in contatto e sono in pace con la mia, di sessualità, che riesco ad essere in pace verso quella degli altri, che comprende per forza di cose delle differenze.

    Se quell'uomo è il tuo come dice Lupettadibosco è probabile che quella pace verrà messa in discussione dal fisiologico fatto che ognuno di noi, sempre per le sopracitate leggi evoluzionistiche, sente di "possedere" il partner. Nessuno possiede nessuno in verità, ma è umana la gelosia, come è umano il sentirsi traditi...

  • Poniamo un uomo che tradisce la moglie con una prostituta perché sappiamo in preda ad un impulso meramente sessuale: bisogna perdonare l'impulso perché tale, condonandolo, sapendo che non è grave dato che non ci ha messo il "cuore", e finché non ci sono i sentimenti in gioco tutto è lecito?

    Io parlo come persona estranea ai fatti, come te e come gli altri.


    Non sto dicendo che rimarrei zen, infatti, come dicevo, per prima cosa soffrirei del fatto che il mio compagno non abbia condiviso con me una forte necessità per paura della mia reazione (a meno che l'eccitazione non derivi proprio dalla clandestinità).


    Ma la necessità la comprenderei.


    Non riesco bene a seguirti sul discorso "perdoniamo solo se non ci sono i sentimenti".

    Se si va con una prostituta per una curiosità o impulso sessuale di diversificare, potrebbe essere meno grave, ma non tanto per una questione di etica, quanto perché potrebbe essere una cosa estemporanea, che muore lì e che nulla toglie al rapporto di coppia.

    Se ci sono in ballo sentimenti, ossessioni, legami emotivi sarebbe più grave certamente (per me) perché sottintende bisogni molto diversi, vuoti e lacune affettive di cui in coppia non si parla...


    Mi spiace un po' polarizzare le due cose. Per questo sono una fan del "guardiamo il contesto e il caso specifico"... ci sono tante sfumature in queste situazioni!

  • BlueFox sono d'accordo che il caso dell'autrice non rientri fra i più gravi tradimenti e che (come scrissi), è probabile il marito sia pentito essendosi trattata di una sola volta, almeno, a quanto ho capito.


    Magari ho frainteso il senso del tuo post, ma mi era parso volessi dire che essere in pace con la propria sessualità vuol dire accettare che un uomo possa andare a pagamento, alla luce (così ho inteso) delle differenze evoluzionistiche di cui parla Bruce.


    Ho notato che hai precisato che per TE è così, ma a giudicare dallo svolgimento per cui sei giunta a questa conclusione, e che hai parlato di demonizzazioni e visioni romantiche in contrapposizione a ciò, ho intenso che lo ritieni anche un principio a validità generale. E obiettavo appunto il principio, non tanto che sia il tuo pensiero personale, ci mancherebbe.

    DALI :hibiscus:

  • BlueFox ho sperimentato il tradimento, nel mio caso non con una professionista (a quanto mi risulta perlomeno perché in realtà non si può essere sicuri di nulla per quanto riguarda l'altro) e anch'io la prima cosa che ho fatto è stato mettermi in discussione, forse che non sono stata abbastanza complice? Non lo soddisfavo a sufficienza? Nel mio caso era una relazione che durava da un paio d'anni. Ho deciso di passarci sopra perché lui ha giurato e spergiurato che non l'avrebbe rifatto più, che era pentito, che comunque non gli era piaciuto ecc ecc. Solo che l'ha rifatto e lì mi sono i∙∙∙∙∙∙∙a come una biscia. Ma non perché pensassi che lui era mio, ma proprio per l'inganno, per l'incapacità di rinunciare alla soddisfazione di un istinto (come giustamente dice Juniz ) in nome di un legame che secondo me aveva implicazioni morali. Faccio presente che io sessualmente sono molto aperta e disposta a sperimentare. Quindi il problema non era in me, credo, era proprio lui che era fatto così. Inoltre scusatemi eh, lei era una donna che non era per niente attraente, e questo mi ha gettato nella confusione totale. E a detta sua manco brava a letto. Poi è da vedere se mi ha detto la verità, ma qui è un altro discorso.

  • ho sperimentato il tradimento, nel mio caso non con una professionista (a quanto mi risulta perlomeno perché in realtà non si può essere sicuri di nulla per quanto riguarda l'altro) e anch'io la prima cosa che ho fatto è stato mettermi in discussione, forse che non sono stata abbastanza complice? Non lo soddisfavo a sufficienza? Nel mio caso era una relazione che durava da un paio d'anni. Ho deciso di passarci sopra perché lui ha giurato e spergiurato che non l'avrebbe rifatto più

    Aspetta, io non intendevo che mi colpevolizzerei! Anche perchè se la relazione non si instaura sulla complicità o sulla sincerità, sicuramente non è solo per responsabilità del singolo...

    Anzi, se uno dei due parte limpido e genuino e l'altro no, il problema è dell'altro.


    Soffrirei del fatto che non si sia riusciti (entrambi) ad instaurare quel tipo di rapporto di cui parlavo prima...

    Però, tutto ciò in teoria eh ragazze, sono di mentalità aperta, ma poi chi lo sa!

    Magari una che dice che non sopporterebbe mai un tradimento poi sarebbe la prima a legittimarlo... è tutto da vedere.


    Per questo chiedevo a Sunflower che tipo di comunicazione avesse col marito...

  • In natura non esiste il preservativo e le malattie veneree diventano anche fatali, dato che il nostro sistema immunitario è più fragile di quello animale, ma considerata vita media dei mammiferi, poco importa, perché maggior parte dei mammiferi hanno concluso il loro ciclo vitale alla stessa età in cui un essere umano è maturo sessualmente (15-20 anni)... La natura sembra avere previsto una legge del contrappasso per l'uomo che non si evolve dai suoi istinti e li sfoga senza freni. Quindi non pare "brutto", perché a ogni causa mossa, la vita nella sua funzione di far imperare l'equilibrio, farà corrispondere una conseguenza.

    In natura _paradossalmente_ è estremamente più difficile prendersi malattie veneree, poiché non esiste Ryanair, ovvero: le persone non possono spostarsi così tanto da spargere virus, morte e distruzione in ogni angolo della terra, come abbiamo fatto noi esseri umani con HPV, HIV e mille altre malattie. Il massimo che accade in natura è una epidemia localizzata, ma quella una volta iniziata è chiaramente rilevabile.


    Molti uomini (e questo è di conforto), dopo aver provato, hanno trovato l'esperienza del sesso a pagamento vuota e non così appagante come immaginavano. A mio avviso molti, è vero, provano, ma non tutti riescono a diventare degli abituali consumatori della prostituzione.

    La trovano poco appagante se hanno avuto un'esperienza appagante da usare a confronto. Per certi uomini l'esperienza a pagamento resta l'unica via e "piena o vuota" che sia è tutto.


    Alcuni nemmeno provano ad accedere al sesso a pagamento. In generale quello che l'uomo cerca inconsciamente è il sesso con più donne, diverse. Si arriva al sesso a pagamento perché, salvo rari casi di uomini particolarmente potenti: non hanno la possibilità di fare diversamente. Lato universo femminile questo problema non c'è, infatti molte donne si comportano come gli uomini, solo che non devono pagare. La pulsione è la medesima da entrambe le parti, ma per ragioni diverse.


    A me personalmente non da minimamente fastidio il pensiero di un uomo che ricorre al sesso a pagamento (finché non diventa una cosa morbosa).

    E' la stessa cosa che una donna fa quando he ha necessità e "si regala" a uno senza pensarci troppo. La differenza è che da una parte è necessario pagare, dall'altra no.


    Poniamo un uomo che tradisce la moglie con una prostituta perché sappiamo in preda ad un impulso meramente sessuale: bisogna perdonare l'impulso perché tale, condonandolo, sapendo che non è grave dato che non ci ha messo il "cuore", e finché non ci sono i sentimenti in gioco tutto è lecito?

    No, non "bisogna perdonare". Una perdona se ce la fa, ma in generale il comportamento scorretto è quello che è. Ritengo utile comprenderne le ragioni profonde, non per obbligarsi a perdonare, ma per dare il giusto peso alla vicenda.


    Da un punto di vista (erroneo) totalmente femminile lei avrebbe reagito mettendosi in discussione, pensando di avere responsabilità dirette, mentre nella stragrande maggioranza dei casi quando un uomo fa questo è perché ha quella pulsione, fine.


    ho sperimentato il tradimento, nel mio caso non con una professionista (a quanto mi risulta perlomeno perché in realtà non si può essere sicuri di nulla per quanto riguarda l'altro) e anch'io la prima cosa che ho fatto è stato mettermi in discussione, forse che non sono stata abbastanza complice? Non lo soddisfavo a sufficienza?

    Esatto, è quello che scrivevo poco sopra.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Soffrirei del fatto che non si sia riusciti (entrambi) ad instaurare quel tipo di rapporto di cui parlavo prima...

    Però, tutto ciò in teoria eh ragazze, sono di mentalità aperta, ma poi chi lo sa!

    Magari una che dice che non sopporterebbe mai un tradimento poi sarebbe la prima a legittimarlo... è tutto da vedere.

    Dispiace dirlo e non vorrei essere tacciata come nazifem ma alcuni uomini non possono fare a meno di tradire (anche alcune donne eh ). Non voglio dire sia il caso del marito dell'opener, anzi probabilmente il suo è stato un episodio isolato, credo. Poi il fatto che il maschio sia programmato per spargere il seme per me è ascrivibile a una scusa bella e buona per farsi i cavoli suoi. Cosa ti succede se non timbri tutte quelle che ti tirano? Ti casca l'uccello? No per capire. Perché anch'io allora, in quest'ottica, mi concedo al ventenne aitante e oggettivamente bello che mi fa capire che vorrebbe :/ :|

  • Dispiace dirlo e non vorrei essere tacciata come nazifem ma alcuni uomini non possono fare a meno di tradire (anche alcune donne eh ). Non voglio dire sia il caso del marito dell'opener, anzi probabilmente il suo è stato un episodio isolato, credo. Poi il fatto che il maschio sia programmato per spargere il seme per me è ascrivibile a una scusa bella e buona per farsi i cavoli suoi. Cosa ti succede se non timbri tutte quelle che ti tirano? Ti casca l'uccello? No per capire. Perché anch'io allora, in quest'ottica, mi concedo al ventenne aitante e oggettivamente bello che mi fa capire che vorrebbe :/ :|

    Ahahahah I love u!

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