Sai qual è il mio problema? È che io non riuscirei a tacere per principio, perché ritengo che all'interno di una discussione in cui mi trovo a interagire mi sento in "dovere" di esprimere la mia opinione condivisibile o meno che sia. Hai ragione, il problema è mio, perché la gente la maggior parte delle volte si limita a tacere, ma non perché questi siano dei buon samaritani. Credo piuttosto che lo facciano principalmente per due ragioni: 1) vogliono evitare un possibile conflitto; 2) non sono realmente interessati a ciò che il loro interlocutore dice.
La mia psicologa usava un'immagine: se hai dieci paia di scarpe, tra cui delle ciabattine e uno scarpone di montagna perché dovresti sempre girare con le ciabatte?
Tradotto: cosa ti induce a dover tenere un comportamento di "principio" quando sulla tua strada puoi trovare il conoscente paziente psichiatrico, l'amico intrappolato in una relazione o il genitore cieco dinanzi a realtà che non comprende (presumibilmente bisognosi di sentire "verità")?
Sui conflitti ci lavoro, per cui sono sufficientemente ferrata: sono più che altro causati dalla forma non dalla sostanza. Chi tende a trovarsi in molti conflitti ha difficoltà comunicative perché tutte le altre situazioni sono confronti, scambi di opinioni, anche accesi ma non conflitti.
Che gli altri siano poco interessati al proprio interlicutore lo trovo alquanto possibile, lo darei quasi per certo. Ma questo vale per dispensatori di verità, bugie e silenzi... forum docet.