Tutto sugli Asperger

  • Bravissima Juniz .


    Ma quando si fa la diagnosi ci si basa sui comportamenti, non sulle cause. Esiste un test per diagnosticare l'autismo e l'asperger a partire dalle cause? Quali cause, neurologiche? Se non esiste questo tipo di diagnosi, allora siamo alle solite: la diagnosi e' basata sui sintomi, ma i sintomi sono variabili, interpretabili, cosi' come il loro impatto che dipende dal contesto sociale in cui ci si trova.

    Anche se non ancora in modo definitivo e preciso: ci sono test addirittura prenatali che si possono fare in gravidanza per capire se c'è questo rischio. Quel tipo di test analizza le cause. La diagnosi definitiva viene fatta sulle conseguenze, ovvero sul comportamento del soggetto.


    A questo punto mi chiedo quali siano le terapie che vengono usate per "curare" la sindrome di asperger.

    Come dice Juniz , più che terapie vere e proprie si insegna al soggetto a interagire in modo più funzionale all'ambiente neurotipico che è quello assolutamente prevalente. Molto spesso la "terapia" comprende anche i parenti più prossimi o comunque i caregiver che vengono a loro volta "addestrati" a capire "come fare".


    Dipende sempre dalla funzionalità del soggetto. Di solito gli Asperger non sono così disfunzionali da necessitare interventi "pesanti", tuttavia se vivono in condizioni stressanti o particolarmente avverse al loro modo di essere: possono sviluppare altri disturbi che andrebbero curati con le terapie "classiche".

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Poi non e' detto che non parli, magari parla solo quando gli interessa farlo, e non gli interessa farlo con te.

    È come ho scritto, fidati.

    Se gli interessano i trattori ne avra' uno anche lui.

    No, mai avuto uno, è per questo che forse sono diventato aspie/bipo/autistico.

    Perché non ho mai potuto essere autista di trattori a pedali.

    Finalmente ho ricevuto l'illuminazione!!!

    :saint: :S E posso uscire dal thread :D

  • si tratta di essere diversi

    Penso che diverso non avrà dubbi in merito ;)

    Non esiste una cura,

    Torno subito serio: se esistesse sarebbe criminale oltre che assurda, come criminale ed assurda sarebbe la pretesa di "curare" una semplice modalità di stare nel mondo e di relazionarcisi.

    Storicamente questo purtroppo è accaduto frequentemente.

    La diversità è un dato di fatto, come ieri pioveva ed oggi c'è sole.

    Se, SE! crea importanti malesseri al "diverso" o ad altri bisogna proporre e modulare ad personam gli strumenti cui fran ha accennato ed andare per tentativi scientificamente ed/od (Cit.^^) empiricamente fondati senza nulla escludere, dato che diverse sono le tipologie dei "diversi"...

    Credo che il primo gradino da salire sia il far accettare serenamente all'individuo i dati di fatto e che questi non rappresentano necessariamente qualcosa di terribile, anzi, se accettati ed adeguatamente elaborati possono essere una preziosa risorsa.

    Questo primo step può essere il più difficile da superare, in quanto quasi sempre il "diverso" ha una seria storia di importanti traumi e sofferenze alle spalle, dunque avrà una percezione molto distorta del mondo e tenderà a difenderla ad oltranza, perché è la sua realtà.

    In un certo senso è un processo di liberazione e di profonda identificazione del Sè, che è certamente determinato dall'esperienza indelebile (traumi) ma che è a livello profondo anche "altro" che l'esperienza ha sovrascritto, ma senza cancellare.

    Superato questo primo difficilissimo ostacolo, può iniziare un processo di progressivo adattamento che dovrebbe avere carattere eminentemente concreto pratico e funzionale e ben poco teorico.

    Tutto questo non è da tutti, servono competenze molto specialistiche da aggiungere a skills innate e non apprendibili/trasmissibili accademicamente.

    È probabile che queste ultime siano proprie di "terapeuti" che hanno vissuto la diversità per esperienza diretta.

  • Questo primo step può essere il più difficile da superare, in quanto quasi sempre il "diverso" ha una seria storia di importanti traumi e sofferenze alle spalle, dunque avrà una percezione molto distorta del mondo e tenderà a difenderla ad oltranza, perché è la sua realtà.

    Non è solo la sua realtà: al netto di personalismi e filtri che può avere anche un asperger (di solito sono enfatizzazioni di alcuni aspetti e soppressioni di altri): la realtà che vede un asperger di solito è più realistica di quella che vede un neurotipico.


    Nella versione neurotipica dell'interpretazione della realtà sono presenti innumerevoli fattori di natura culturale e convenzionale; compresi i famosi bias cognitivi, ovvero quelle scorciatoie pregiudiziali che semplificano l'elaborazione delle convenzioni sociali e di fatti comuni della vita, ma che comportano un enorme errore sistematico.


    Per fare un esempio idiota: un neurotipico potrebbe farsi ingannare dal fatto che la pizzeria dove mangia è quella di Cracco e pensare che la pizza sia buona solo per quello: un asperger di solito no: valuta la pizza, ogni pizza, come se fosse la prima e fuori da ogni contesto. Se fa cacare: fa cacare; anche se è di Cracco.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Bravissima Juniz .

    Wow andiamo d'accordo su qualcosa vedo. Quanto durerà? ^^


    la realtà che vede un asperger di solito è più realistica di quella che vede un neurotipico.

    ... ecco è durata poco :D


    Ovviamente non sono d'accordo. La mente nello spettro vede altri particolari che possono sfuggire ai tipici e quindi trova percorsi logici spesse volte alternativi alla visione tipica, ma non per questo più vicini alla realtà "reale".


    E' importante che vi sia corretta consapevolezza della propria condizione nei limiti e nei talenti, perché sono appunto i tratti autistici a dare una percezione falsata e distorta di se stessi oltre che del mondo esterno. Infatti per questo si parlava di sintomi sovrapponibili con il bipolarismo proprio perché la tendenza al pensiero estremo e polarizzato è uno dei tratti più tipici dell'asperger fra cui le altre distorsioni di Back, come dissi ieri poi molti si evolvono durante il percorso ma scientificamente parlando questo è.


    Poi ci sarà l'asperger cosciente che riesce a usare la sua intelligenza per superare i suoi limiti ed eccellere, ma c'è anche l'asperger che si chiude nella sua torre d'avorio e guarda il mondo con arroganza. Lo dice Juniz? No, l'ha detto Vagni che ne ha trattati a migliaia, ed pure asperger.

  • Per fare un esempio idiota: un neurotipico potrebbe farsi ingannare dal fatto che la pizzeria dove mangia è quella di Cracco e pensare che la pizza sia buona solo per quello: un asperger di solito no: valuta la pizza, ogni pizza, come se fosse la prima e fuori da ogni contesto. Se fa cacare: fa cacare; anche se è di Cracco.

    Ma l'asperger poi magari ha una sua visione di cosa vuol dire "far cacare", quindi magari ad un asperger piace una pizza con il logo di Batman sopra disegnato con la maionese, mentre ad un neurotipico fa orrore. Non sono sicuro che l'asperger abbia una visione piu' reale.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Non è solo la sua realtà: al netto di personalismi e filtri che può avere anche un asperger (di solito sono enfatizzazioni di alcuni aspetti e soppressioni di altri): la realtà che vede un asperger di solito è più realistica di quella che vede un neurotipico

    Trascurando opportunamente la questione di pura astrazione metafisica riassumibile nella domanda "che cosa è reale?" che sarebbe pesantemente Ot e pressoché infinita: fino a qui tutto bene.

    Nella versione neurotipica dell'interpretazione della realtà sono presenti innumerevoli fattori di natura culturale e convenzionale; compresi i famosi bias cognitivi, ovvero quelle scorciatoie pregiudiziali che semplificano l'elaborazione delle convenzioni sociali e di fatti comuni della vita, ma che comportano un enorme errore sistematico.

    È verissimo, ma bisogna andare oltre e fare un ragionamento concreto e finalistico.

    La psiche umana è plastica ed adattiva (plasticità che tendenzialmente cala con l'avanzare dell'età ma ora non è importante).

    Il "diverso" non fa eccezione, ma tendenzialmente si adatta ai suoi traumi che sono reali e generalmente questo implica proporzione inversa relativamente alle aspettative sociali: mentre mi adatto ai miei traumi alla ricerca di un individuale equilibrio psichico (e lo devo fare perché costretto per non dis-integrare la mia identità) mi disadatto alle istanze mondane che sono prevalentemente neurotipiche.

    Questo comportamento è potenzialmente pericoloso in quanto (auto)lesionista.

    Detta diversamente: il mondo è sbagliato, ingiusto, irrazionale, pieno di bias.

    Ma è molto più grosso di me ed i rapporti di forza sono totalmente squilibrati.

    Devo adattarmi, altrimenti soccombo, divento un martire, certamente purissimo e bellissimo, ma è la pura bellezza di un cadavere.

    Il martire non fa compromessi, piuttosto si lascia ammazzare, non si adatta, non abiura.

    Un martire della fede è certamente "diverso" e molto probabilmente è a pieno titolo nello spettro.

    È un esempio estremo, ma credo che l'attitudine a minori martirii sia tipica degli AS/autistici.

    Per questo ho introdotto l'argomento "propensione al compromesso", a me pare molto importante in questa discussione.

    Detto questo, concretezza finalistica proiettata alla sopravvivenza ed al benessere individuale e non al martirio significa diventare abili nel trovare ed applicare nel quotidiano strategie di adattamento ad un mondo imperfetto e contemporaneamente ai propri traumi.

    In pratica il "diverso" non si può permettere distrazioni, fa più fatica della media a relazionarsi al mondo, cammina sempre su un crinale scivoloso con precipizio a Dx e Sx, si deve proteggere e procedere con imbragatura, caschetto, cordino di sicurezza e piccozza in mano.

    Con il tempo si impara e ci si abitua.

    Poi, come detto ci sono benefits, telefono, auto aziendale con manutenzione inclusa etc etc, certamente.


    LA PIZZA DI CRACCO


    Prendo in prestito il tuo esempio: il "diverso martire" va da Cracco, assaggia la pizza, fa schifo, costa 40 € (la marinara eh, non quella con gli optionals). Si inc∙∙∙a perché quella dell'egiziano sotto casa costa 3,50 € ed è buonissima.

    La tira contro il muro, spacca la bottiglia di vino da 300 €, si ferisce, sanguina ma non sente nulla perché è in botta adrenalinica, con la mezza bottiglia rotta come arma impropria prende in ostaggio un cliente, sale su un tavolo, sbraita che se Cracco non si presenta per conferire con lui entro 15 minuti lo sgozza etc etc.

    Questo è un "diverso" che si sta adattando ai suoi traumi, non al mondo (sbagliato).

    Se non elabora strategie adattive mondane finisce malissimo, ma è stato coerente con se stesso, bello, puro, ma quasi morto.


    Il "diverso non-martire" declina con una scusa credibile (strategia di adattamento mondano) l'invito da Cracco, va dall'Egiziano, con 7,5 € mangia la pizza più full optionals che c'è ed è felice.

    Ha preso le misure con se stesso, con il mondo.

    È bello anche lui, e soprattutto vivo.


    ...strategie...

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. A proposito del gruppo Facebook "Mia Moglie" 477

      • giuseppex
    2. Risposte
      477
      Visualizzazioni
      16k
      477
    3. fran235

    1. La giornata perfetta? 36

      • Andre73
    2. Risposte
      36
      Visualizzazioni
      1.4k
      36
    3. Ailene

    1. Tradimento della donna... ma anche dell'uomo 92

      • Horizon
    2. Risposte
      92
      Visualizzazioni
      2.4k
      92
    3. fran235

    1. Cosa spinge i bulli a prendere in giro? 34

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      34
      Visualizzazioni
      853
      34
    3. Andre73

    1. Gli evitanti esistono davvero? 5

      • Stregatta@
    2. Risposte
      5
      Visualizzazioni
      172
      5
    3. Stregatta@

    1. Telefonate personali sul luogo di lavoro 16

      • mpoletti
    2. Risposte
      16
      Visualizzazioni
      478
      16
    3. Andrea70