Io e le app di incontri. Consigli?

  • Mettiamola così: in una app di incontri funziona come in un bar. Ti guardi, fai due chiacchiere, ti scambi il numero.


    È necessario vedersi e parlarsi un po’.

    È così che funziona.


    Se non piace questo approccio “non si entra al bar”.


    Ma non si può pretendere di entrare al bar e aspettarsi che la gente comprenda che tu arrivi in pigiama e ti metti in un angolo aspettando che entri un altro uguale.


    Se si vuole partire da un altro livello magari non si va al bar ma si va al “circolo culturale”.

    Lì, le dinamiche possono essere diverse.

    Ama la goccia che fa traboccare il vaso, è nascosto lì dentro ogni bel cambiamento

  • Quello che Tagi vuole dire è che lui non sceglie di parlare con qualcuno in base all'aspetto fisico, e io su questo sono d'accordissimo, però diciamo che questo si può fare (in internet, chiaramente) solo quando non si è in un contesto "di caccia". Se uno va "a caccia" sceglierà di parlare e dunque conoscere solo qualcuno che viene ritenuto di aspetto gradevole, perché il primo criterio da soddisfare non è avere una conversazione piacevole, ma quello di relazionarsi con una persona il cui aspetto fisico piace. Se uno parlasse con chiunque senza aspettative non ci sarebbe la discriminante dell'aspetto, e magari potrebbe scoprirsi attratto anche di qualcuno che inizialmente non lo aveva colpito positivamente sotto quel profilo. Comunque appunto sulle app non funziona così, Tagi, lì si sceglie di parlare con una fotografia, pertanto se Miss non la mette non ha niente da farci lì dento.

  • Ma guarda ... Per anni ho pensato di andare al bar per prendere un cornetto con la marmellata ... Frutti di bosco, integrale, al limite con la nutella, e anche un cappuccino se non c'è assembramento.


    Ora capisco perché quella ragazza mi guardava. Pensavo di averle fregato l'ultimo cornetto integrale rimasto, bello caldo e soffice, invece voleva il mio numero.


    Azz ... 8o

  • Niente da dire, hai ragione.

  • Niente da dire, hai ragione.

    Alla fine a me ricorda un po’ il vecchio sistema del locale la sera (cose che accadevano, almeno nella mia epoca…)


    Entravi, tutti belli vestiti da sabato sera, bevevi qualcosa con le amiche, tizio ti notava e veniva a fare una chiacchiera.


    Certo, in compagnia, dal vivo, mentre passi la serata, è molto meglio.

    E lo consiglio a tutti i giovani come scelta primaria.

    Ma per chi ha meno giro… e qualche esigenza diversa, perché no?

    Bisogna prenderla “easy”, come al localino la sera.

    Qualche volta incontri gente interessante, qualche volta no.

    Vabbè, fai due chiacchiere (chat) e morta lì.


    Se ci pensate bene, vista così, è molto più naturale e meno orientata al “solo scopo” di quanto sembri.


    Io credo che molti siano reticenti perché le scambiano per dei posti squallidi popolati da morti di f*, ma in realtà c’è molta più gente normale di quanto si pensi.

    Ama la goccia che fa traboccare il vaso, è nascosto lì dentro ogni bel cambiamento

  • Se ci pensate bene, vista così, è molto più naturale e meno orientata al “solo scopo” di quanto sembri.


    Io credo che molti siano reticenti perché le scambiano per dei posti squallidi popolati da morti di f*, ma in realtà c’è molta più gente normale di quanto si pensi.

    Tu con quante persone normali hai chattato? E quante altre ne hai scartate? Te lo chiedo per pura curiosità.

  • Tu con quante persone normali hai chattato? E quante altre ne hai scartate? Te lo chiedo per pura curiosità.

    In qualche ora (ho eliminato il profilo in meno di 24 ore) ho beccato 7 persone papabili.

    Ragazzi nella media, bei ragazzi. Direi che se non ci fosse stato l’interesse specifico per uno, sarei uscita per un aperitivo con almeno 3 o 4 degli altri.

    Nei primi due o tre giorni ho intrattenuto un minimo di conversazione con tutti e penso sarebbero state piacevoli conoscenze.


    Magari anche solo per organizzare altre uscite in amicizia, un giro a cavallo, una giornata in montagna.

    Tutte cose che, in meno di 24 ore, non avrei potuto fare in nessun altro modo.


    Nb. Ho scartato centinaia di profili e non li ho visti assolutamente tutti. Ma se ti ci metti un’oretta, tiri su comunque delle opzioni di conversazione interessanti.


    Come dicevo, sono stata sorpresa di trovare gente, per così dire, normale.

    Alla fine è solo un modo per aprirsi ad opportunità, poi l’amore arriva se deve arrivare (come in tutti gli altri casi).

    Diciamo che io lo prenderei ancora in considerazione “per conoscere gente”. Che è il suo scopo.


    Detto ciò, grazie all’app, è un mese e mezzo che vedo cose nuove e conosco gente nuova.

    Dal vivo.

    Sono piena di impegni tutti i weekend.

    Direi che lo scopo è stato centrato.

    (Per non parlare del fatto che è tornato a battermi il cuore 😉)


    Nb. Ho parlato solo con le sette persone ed erano tutte “normali”. Avendo, appunto, la foto e la bio, vedi subito chi è nelle tue corde.

    Quello che voglio dire è che non parte alcuna chat in ‘automatico’ con gente che ti scrive ‘ciao bbbella’


    Ultimissima cosa: hai talmente tanta scelta da poterti permettere di selezionare - e tentare di conoscere - gente che magari non avevi modo di trovare (ma che magari avresti voluto conoscere). Che so, un musicista, piuttosto che un medico o un artista poliglotta.

    Nelle nostre vite siamo limitati dagli spazi che frequentiamo. Lì, no.

    Ama la goccia che fa traboccare il vaso, è nascosto lì dentro ogni bel cambiamento

    Modificato una volta, l'ultima da Lily20 ().

  • Cavolacci, ottimo lavoro, Lily20 :) . Io la pensavo come te già da prima, ma sinceramente ho avuto meno risultati, specie su questo versante:

    Detto ciò, grazie all’app, è un mese e mezzo che vedo cose nuove e conosco gente nuova.

    Dal vivo.

    Sono piena di impegni tutti i weekend.

    Direi che lo scopo è stato centrato.

    (Per non parlare del fatto che è tornato a battermi il cuore 😉)

  • Ecco io vorrei avere esattamente questo spirito, ma non so cosa mi blocca. Cioè, mi convince assolutamente l'approccio, lo consiglierei pure ai miei amici o qui sul forum, eppure, io non mi ci vedo. Sempre quella sensazione di non essere abbastanza (capace, fortunata, ecc), di perdere tempo e di sentirmi sempre più "sfigata", di fare paragoni col mio ex, e simili. In questo senso parlo di blocco.

  • Cavolacci, ottimo lavoro, Lily20 :) . Io la pensavo come te già da prima, ma sinceramente ho avuto meno risultati

    Bisogna anche pensare meno al risultato e più al metodo.


    Alcuni/e pensano che siccome è "un app" allora è "una cosa finta, leggera, trascurabile, come se fosse un gioco. No, non lo è più. Dapprima con l'invenzione e applicazione degli algoritmi, poi con il cambiare della società e degli approcci sociali: i metodi di approccio un tempo considerati "non convenzionali" sono diventati i più importanti. Le statistiche indicano che sono quelli che in proporzione generano più relazioni durature.


    Per pensare al metodo bisogna non ignorare tutte le informazioni che l'app ci richiede: interessi, tendenze, a che ora andiamo a dormire, se fumiamo, se mangiamo una cosa o l'altra, se sappiamo cucinare, se preferiamo un'approccio di un tipo o dell'altro, etc.

    In un tempo che varia da situazione a situazione, i server dell'app selezionano i profili con cui potremmo aver a che fare secondo criteri eterogenei (ovvero non secondo le affinità meccaniche di un tempo, ma secondo reali affinità e un tot di casualità).


    Ovvio che conta anche l'aspetto fisico e l'apparenza estetica, esattamente come di persona.


    lo consiglierei pure ai miei amici o qui sul forum, eppure, io non mi ci vedo. Sempre quella sensazione di non essere abbastanza (capace, fortunata, ecc), di perdere tempo e di sentirmi sempre più "sfigata", di fare paragoni col mio ex, e simili. In questo senso parlo di blocco.

    Il problema è il tuo "blocco", non tanto l'app o altri sistemi di approccio.

    Qualsiasi tipo di approccio ti farà sentire "non abbastanza" se hai una bassa autostima o sei in preda a una qualche forma di distimia.


    Per poter trovare qualcuno e starci bene assieme bisogna imparare a stare bene con se stessi, altrimenti la relazione non la si cerca nemmeno, oppure la si cerca per poi sabotarla con comportamenti diffusionali che auto-avverano la profezia di non poter avere una relazione.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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