Purtroppo i 4 punti che ho indicato sono la norma nel nostro paese e pertanto per quanto non ci sia nessuna invasione (lo stava diventando quando gli sbarchi superavano le mille persone a fine settimana), il cittadino costretto a fare i conti con una vita sempre più difficile non è in grado di accettare chi vede come una fonte di prevaricazione.
Credo che sia più giusto temere e prendersela con uno stato che permette queste cose e non con le persone.
Non posso, ad esempio temere o emarginare i disoccupati se lo stato decide di dare loro un sostegno economico (pur non lavorando)
Non posso prendermela con i pensionati se lo stato aumenta le pensioni (semmai dovesse succedere )
Siamo ben disposti fin quando il "diverso" non rappresenta una minaccia. Se il "diverso" è un immigrato regolare, studia, lavora e paga le tasse non sorge alcun problema. Il problema sorge qualora:
È la nostra politica che gestisce male le cose e non permette alle persone ( che vengono con tutte le buone intenzioni di questo mondo) di studiare, lavorare e pagare le tasse regolarmente!