Messaggi di Paoletta90

    Ai tempi peggiori avevo uno specchietto da borsa che portavo con me per guardarmi in qualsiasi momento, era diventato un incubo. Per fortuna un giorno si ruppe la vite che lo teneva aperto quindi non esitai e lo gettai via, mai più ricomprato un altro. Mi ero da poco trasferita da sola e per scelta, a parte quello del bagno, non volli altri specchi. Ti assicuro che non avere specchi in casa aiuta tantissimo, quindi se puoi levali e se sono pesanti ti farai aiutare da qualcuno...

    E le distrazioni aiutano quindi quando riconosci che sei nel loop imponiti di fare altro o meglio ancora uscire di casa...

    Io somatizzo sulla pelle quando sono triste o in sovraccarico di emozioni e, quando succede, ho la tendenza a guardarmi mille volte allo specchio per vedere come appare la mia pelle, ai miei occhi ogni volta sempre peggio della precedente. Da qui nasce un loop infinito di passaggi davanti allo specchio. Lo so, è sfiancante e io non ho mai trovato una strategia per evitare di farlo.

    Ai tempi succedeva che, dopo qualche giorno, l’ossessione passava da sola e, così com’era arrivata, lentamente andava via. A volte, quando ero più in forze, mi imponevo di non guardarmi allo specchio, oppure uscivo di casa così da evitare di farlo.

    Con la terapia riesco a contenere meglio le emozioni e, quindi, le volte in cui queste “strabordano” sono diminuite. Quindi fai bene a continuare le sedute.

    Nel tuo caso, cosa pensi si possa nascondere dietro questa ossessione?

    Tu ti rendi conto che fai qualcosa di profondamene sbagliato e innaturale però questa cosa la fai lo stesso e questo significa che hai un problema serio che va attenzionato, subito, e curato. Prenditi cura di te, non indugiare oltre.

    Quello che racconti è estremamente grave:

    ma soprattutto da questo nostro rapporto di sesso, anche se, ripeto, non mi sento un depravato o malato perché, al di fuori dal contesto "letto", è tutto abbastanza normale, anche per lei, diciamo

    Tu non ti senti così, ma fidati che la situazione è molto, molto malata. Chiedi subito aiuto e cerca di prendere autonomia nella tua vita, cercati una tua casa, anche in condivisione con altri coinquilini, e cerca di costruirti la tua esistenza uscendo da questa dipendenza insana e disturbante...

    Mi sembrano ottimi presupposti per intraprendere un buon percorso terapeutico! Hai fatto bene a seguire il tuo istinto e a agire di conseguenza.

    Anche io non scenderei nei dettagli, dille semplicemente che desideri annullare l’appuntamento, la ringrazi e arrivederci…

    Ora, da padre di 3 figli, posso comprendere quella frase "potere rimanere quanto volete", ma, in una situazione come quella descritta sopra, non credo che i miei figli, se economicamente indipendenti, lascerebbero me in affitto, per godersi il lusso di 300 mq.

    Io la penso così...

    Al netto che se il padre possiede una “splendida villa di 300mq” probabilmente non fa fatica a vivere garantendosi il medesimo stile di vita, ma di questo ovviamente non possiamo avere certezza, ma è solo una mia suggestione. Cioè se il padre facesse fatica ad arrivare a fine mese si sarebbe mosso in maniera diversa secondo me.


    Poi i figli probabilmente non vogliono, ancora, lasciare la casa dove sono cresciuti e qui si può discutere o meno sul loro grado di maturità / indipendenza . Ma, e qui mi immagino nei panni di genitore, io farei molta fatica a dire ai miei figli “e ora via di casa!” Così come farei fatica a “imporre” loro una convivenza con il mio nuovo compagno con relativi figli. Probabilmente il padre sta aspettando che i figli maturino indipendentemente il loro desiderio di volare via dal nido e costruirsi la propria vita. Si sa che oggi, con la precarietà e il rincaro costante, è molto difficile farlo e perciò i tempi si sono allungati. E poco importa che i figli abbiano una buona posizione lavorativa, saranno all’inizio della carriera con stipendi in linea a questa fase lavorativa…


    Marilu74 se posso chiedere, dove vivete adesso? Vivete insieme? Con i tuoi figli anche?

    in aggiunta mi sembra che la sua scala di valori metta me nettamente in secondo piano. E' questo che vorrei capire. Preferisce litigare aspramente con con me che imporsi con i suoi figli per una pretesa assolutamente legittima. Per me è inconcepibile da parte di un compagno. E' questo che mi fa soffrire, non tanto la questione della casa in sè...

    Avevo un po' il dubbio, ma leggendo questo tuo passaggio ho la certezza: non è tanto la questione della casa, degli (eventuali) problemi economici, le questioni legali ecc ma a te dà molta rabbia questa situazione perché ti senti messa in secondo piano rispetto ai figli.


    Nelle famiglie allargate è possibile sentirsi così, ma i figli del tuo compagno in ogni modo verranno sempre prima di tutto, com'è naturale che sia, così come immagino che i tuoi figli abbiano il primo posto nella tua vita. Su questo non c'è gara, ed è anche un dispendio inutile di energie continuare ad alimentare questo tipo di competizione, oltre che potenzialmente dannoso (potrebbe causare danni molto gravi col tuo compagno).


    Il tuo compagno ha molto ben chiaro come agire, ti consiglio di accettare la sua decisione senza ostacolarlo, ma anzi supportandolo... la casa è la sua, lascia fare a lui come reputa sia meglio.