Paura di non salvare in tempo chi?
Se stessa. Solo che dopo aver fatto controlli su controlli (ben 7) è una evidente esagerazione.
Significa non fidarsi degli specialisti che hanno sufficiente esperienza nel campo.
Non uno, ben sette. In questi casi c’è un involontario compiacimento nel provare paura nonostante le “rassicurazioni”.
Credi debba lavorare su questo aspetto.
Mostra di Piùpapavero1978, senti questa: nel 2019 mi faceva male lo stomaco. Faccio gli esami, gastroscopia, etc. etc... Insisto, insisto, non rassegnandomi all'ansia. Poi chiedo, boh, esame HIV, epatite etc. Chissà. Il pistolino non l'ho tenuto sempre nella fondina.
Come una bomba mi cade addosso la diagnosi: l'epatite B virale. Marcatori positivi. In ospedale. Hai letto bene. N.B. L'epatite B in genere si prende avendo rapporti con prostitute o passandosi l'ago dei tossici. O un caso su milione dal dentista. Chiedo se i markers possono avere falsi positivi: la risposta è "no".
Non puoi capire che cosa terribile per me sia stata informare mia moglie, la quale si fa gli esami ed è pulita. Stranissimo perché è contagiosissima, ma bene per lei. Dopo due mesi di controlli e ricontrolli, fibroscan, analisi etc. tutto nella norma. Mi dicono: bene, sei nella fase iniziale.
Vado avanti oramai rassegnato a fronteggiare l'avversità. Sorpresa: scoprono che hanno scambiato la provetta del sangue o comunque si sono sbagliati. Il malato non sono io, almeno di epatite B.
Nel frattempo il male di stomaco, causato dall'ansia ovvero dalla mia fissazione, era scomparso. Perché preso da una preoccupazione maggiore.
Le fissazioni sono inutili perché complicano la vita, che offre di per sé sorprese.
Pazzesco.
Mostra di Piùpapavero1978, senti questa: nel 2019 mi faceva male lo stomaco. Faccio gli esami, gastroscopia, etc. etc... Insisto, insisto, non rassegnandomi all'ansia. Poi chiedo, boh, esame HIV, epatite etc. Chissà. Il pistolino non l'ho tenuto sempre nella fondina.
Come una bomba mi cade addosso la diagnosi: l'epatite B virale. Marcatori positivi. In ospedale. Hai letto bene. N.B. L'epatite B in genere si prende avendo rapporti con prostitute o passandosi l'ago dei tossici. O un caso su milione dal dentista. Chiedo se i markers possono avere falsi positivi: la risposta è "no".
Non puoi capire che cosa terribile per me sia stata informare mia moglie, la quale si fa gli esami ed è pulita. Stranissimo perché è contagiosissima, ma bene per lei. Dopo due mesi di controlli e ricontrolli, fibroscan, analisi etc. tutto nella norma. Mi dicono: bene, sei nella fase iniziale.
Vado avanti oramai rassegnato a fronteggiare l'avversità. Sorpresa: scoprono che hanno scambiato la provetta del sangue o comunque si sono sbagliati. Il malato non sono io, almeno di epatite B.
Nel frattempo il male di stomaco, causato dall'ansia ovvero dalla mia fissazione, era scomparso. Perché preso da una preoccupazione maggiore.
Le fissazioni sono inutili perché complicano la vita, che offre di per sé sorprese.
Pazzesco, sono rimasta senza parole.
E grazie per aver condiviso una tua storia personale.
Un abbraccio.
Ciao papavero. Ho letto che sono 4 mesi che sei in fissa, parti dal presupposto che non hai niente in quanto, se era qualcosa di brutto, saresti già al camposanto. Altra soluzione per non controllarti assiduamente, togli temporaneamente tutti gli specchi.
Ciao Gab69, sì, 4 mesi.
Il grosso problema è che io mi guardo per tenere sotto controllo la situazione e, ovviamente, scongiurare il peggio. È questo il loop.
Il dubbio è quello che non riesco più a gestire.
Avevo pensato di togliere gli specchi, ma non sono pochi e sono pesanti.
Comunque è pura follia, me ne rendo conto, eh.
È come se fossi qui in attesa che arrivi il tumore.
Mostra di PiùSe stessa. Solo che dopo aver fatto controlli su controlli (ben 7) è una evidente esagerazione.
Significa non fidarsi degli specialisti che hanno sufficiente esperienza nel campo.
Non uno, ben sette. In questi casi c’è un involontario compiacimento nel provare paura nonostante le “rassicurazioni”
Credi debba lavorare su questo aspetto.
Esattamente.
Ma io mi fido, invece, di loro. La mente malata è la mia, che esplora alla ricerca estenuante con la paura di trovare qualcosa.
Il Dr. Google, in questo, è stato fantastico. Tra leucoplachia, eritroplachia e via dicendo, mi sono fatta una cultura e, purtroppo, da quello che ho letto sono tutte cose che, se non ti guardi, non danno sintomi. E da lì nasce la paranoia.
Esattamente.
Ma io mi fido, invece, di loro. La mente malata è la mia, che esplora alla ricerca estenuante con la paura di trovare qualcosa.
Il Dr. Google, in questo, è stato fantastico. Tra leucoplachia, eritroplachia e via dicendo, mi sono fatta una cultura e, purtroppo, da quello che ho letto sono tutte cose che, se non ti guardi, non danno sintomi. E da lì nasce la paranoia.
Ascolta, il mio dottore mi disse che, se pretendere di fare il medico con Google fosse sufficiente, non occorrerebbero i cinque anni di studio universitario, altri dieci anni di pratica e specializzazione e via discorrendo.
Mi disse, per chiudere: "È come se lei si sentisse un avvocato avendo letto qualche libro di legge o avendo visto tutte le puntate di Forum su Canale 5."
Capisci che la tua fissazione è a un punto morto. Comunque, rassegnati: sia che tu lo voglia o no, abbiamo come certezza solo l’attimo presente. Al proprietario di Balocco è caduto un fulmine in testa mentre faceva bici in montagna.
I rimuginii si superano scherzando sulle malattie oppure semplicemente facendo altro: pulizie di casa, ecc. anziché stare al PC.
Ai tempi peggiori avevo uno specchietto da borsa che portavo con me per guardarmi in qualsiasi momento, era diventato un incubo. Per fortuna un giorno si ruppe la vite che lo teneva aperto quindi non esitai e lo gettai via, mai più ricomprato un altro. Mi ero da poco trasferita da sola e per scelta, a parte quello del bagno, non volli altri specchi. Ti assicuro che non avere specchi in casa aiuta tantissimo, quindi se puoi levali e se sono pesanti ti farai aiutare da qualcuno...
E le distrazioni aiutano quindi quando riconosci che sei nel loop imponiti di fare altro o meglio ancora uscire di casa...
Mostra di PiùSe stessa. Solo che dopo aver fatto controlli su controlli (ben 7) è una evidente esagerazione.
Significa non fidarsi degli specialisti che hanno sufficiente esperienza nel campo.
Non uno, ben sette. In questi casi c’è un involontario compiacimento nel provare paura nonostante le “rassicurazioni”
Credi debba lavorare su questo aspetto.
Sì, ma cosa è successo per portarla a questa fobia? Papavero, cosa ti è successo?
Sì, ma cosa è successo per portarla a questa fobia? Papavero, cosa ti è successo?
Ti quoto.
Secondo me ha avuto un'esperienza legata a qualcuno che è stato male per un tumore.
Cosa mi è successo? È partito tutto una sera, quando mangiando una pizza mi sono sentita una pallina sul palato... Da lì, paranoie su paranoie.
Ripensandoci, negli anni ho avuto a che fare con parecchie persone che sono morte di tumore, ma sì, ok, ci ho pensato, ma mai così.
Mio padre stesso è morto per una mielodisplasia, che in parte è un tumore del sangue, ma vi assicuro che, nonostante gli ultimi due anni essendogli stata accanto, ho vissuto la sua morte serenamente.
Purtroppo, in questo momento non ho possibilità di svagarmi per varie situazioni e quindi passo tutte le giornate a casa, da sola, con Ugo, il mio cane vecchietto (lo dico perché so che qualcuno mi dirà "vai a passeggiare con lui", ma è vecchio e cammina pochissimo).
Non sono una sfigata senza amicizie, ma si sa che se certe cose non le vivi, la maggior parte delle persone non le capisce e ti fa sentire ancora peggio.
Non è una situazione facile, come per tutti, ci mancherebbe.
Fatto sta che non saprei dire perché questa fissa. Probabilmente ho pensato che mi sia venuta per non pensare al resto.
Comunque oggi, dai, mi sono guardata per ora solo 10 volte.
Non lo dico per essere compatita, ma ho davvero paura di non uscirne più e di finire ricoverata senza più sapere dov'è chi sono.
Mio padre stesso è morto per una mielodisplasia, che in parte è un tumore del sangue, ma vi assicuro che, nonostante gli ultimi due anni essendogli stata accanto, ho vissuto la sua morte serenamente.
Questa cosa non è da sottovalutare, anche se l'hai vissuta serenamente. Forse non l'hai metabolizzata del tutto (mi riferisco alla paura del tumore).
Fatto sta che non saprei dire perché questa fissa, probabilmente ho pensato che mi sia venuta per non pensare al resto.
Questo è molto interessante. Il resto sai cos'è? O non riesci a parlarne ancora?
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
